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Test MotoGP, l¡¯analisi dei tempi: chi sono i favoriti per il Mondiale
Si sa che i tempi fatti segnare nei test invernali vanno sempre presi con le pinze, stavolta ancora di pi¨´ viste le pessime condizioni della pista di Mandalika. Di fatto il primo giorno ¨¨ servito ai piloti per ¡°pulire¡± il circuito (miglior tempo Pol Espargaro 1¡¯32¡±466 con la Honda), il secondo per capire e interpretare il corridoio di asfalto creato giro dopo giro (miglior tempo Marini 1¡¯31¡± 289 con la Ducati), il terzo per fare il tempo (ancora Pol Espargaro 1¡¯31¡±060) per¨° senza assilli e, soprattutto, stando tutti ben attenti a evitare rischi inutili.
figuraccia mandalika
¡ª ?Intendiamoci, quelli alla fine sono i tempi e su quelli si deve ragionare dopo i tre giorni di test di Mandalika anche se, come si vedr¨¤ il 20 marzo nel secondo round mondiale con il circuito si spera a posto, quei tempi salteranno, con la pole sotto l¡¯1¡¯30¡±. I test in Indonesia come noto sono iniziati con forte vento e sabbia trasformata in fango per la pioggia, le condizioni della pista oltre i 60 gradi sull¡¯asfalto erano a dir poco precarie non solo in termini di sicurezza ma anche rispetto alla miglior traiettoria essendoci di fatto una sola corsia su cui passare senza danni, perch¨¦ appena fuori da quel ¡°corridoio¡± le condizioni dell¡¯asfalto diventavano pericolose costringendo i piloti a rallentare o, in caso contrario, finire a terra, come accaduto a tanti. Rischi anche per le aree di fuga, non solo infangate, ma anche l¨¬ con sassi che hanno malridotto la tuta del malcapitato Martin, come fosse stato impallinato da cacciatori. Dunque proteste e polemiche sin dal primo giorno di prove perch¨¦ i piloti, dopo una sospensione dei test di due ore nel (fallito) tentativo degli organizzatori di ripulire almeno le curve, non hanno avuto alternativa se non scendere in pista con l¡¯unico obiettivo di tracciare una sorta di corsia liberata da sabbia e detriti. Comunque , o cos¨¬ o a casa, perch¨¦ come rilevava Marc Marquez, altra via non c¡¯era, in quanto con l¡¯uso dei camion-spazzatura non si faceva altro che spostare lo sporco da un posto all¡¯altro.
proiettili in motogp
¡ª ?Una situazione fra le peggiori di sempre, per i non pochi casi di Covid nel paddock e per il fango e i detriti portati sulla pista dagli acquazzoni e per la sabbia e i sassi (s¨¬, i sassi dei tempi di Nuvolari al Circuito del Lario) sparati come proiettili dalle ruote posteriori dei bolidi contro chi aveva l¡¯ardire di prendere la scia. ¡°I sassi qui sono davvero un gran problema, un vero pericolo ¨C ha detto alla fine Pecco Bagnaia ¨C A me ¨¨ arrivata una sassata sul braccio sinistro e mi ha lasciato il segno, un buco. In gara, se sei nel gruppone, con una sola traiettoria pulita che non pu¨° essere occupata da tutti, rischi di farti davvero male e di far male agli altri¡±. Altri hanno sentito questi ¡°proiettili¡± nelle mani, sul petto e nelle gambe. I piloti, tutti, sono stati quindi concordi nel criticare la pista, peraltro giudicata spettacolare e valida tecnicamente, affermando che in queste condizioni sarebbe impossibile sorpassare in gara, di fatto dicendo che cos¨¬ non si pu¨° correre. Gli organizzatori, capita l¡¯antifona, non hanno potuto che prendere atto garantendo che il 20 marzo, per il Gran Premio, sar¨¤ tutto sistemato. Si vedr¨¤.
cosa dicono i test
¡ª ?E la classifica combinata dei tempi della tre giorni di Mandalika? C¡¯¨¨. E quella fa testo e fa notizia, con i primi 10 piloti in meno di mezzo secondo (il decimo Zarco, da Espargaro: +0¡±429) e con i piloti divisi da soli 0¡±855 secondi. Dunque Pol Espargaro (Honda) davanti a tutti, 1¡¯31¡±060 record della pista, sempre veloce e sicuro sulla nuova RC213V che riporta il sorriso in Hrc che addirittura promettono un bolide ancora pi¨´ performante per il GP del Qatar. Secondo Quartararo (Yamaha), solido pur se allarmato per la penuria di potenza del suo motore che comunque lo ha spinto sull¡¯1¡¯31¡±074. Terzo Marini (Ducati VR46) 1¡¯31¡±289 il pi¨´ veloce fra tutti i piloti con le moto di Borgo Panigale apparentemente non proprio al gancio. Quarto pi¨¨ veloce Aleix Espargaro 1¡¯31¡±385 sull¡¯Aprilia dimostratasi in questi test invernali solida nelle posizioni che contano e pronta a battersi con continuit¨¤ per la top five. Quinto Morbidelli (Yamaha) 1¡¯31¡±416 che pare tornato sulla bella via del 2020. Sesto Bagnaia (Ducati) 1¡¯31¡±436, gran passo e solido perno dello squadrone di Borgo Panigale, fiducioso per il potenziale della GP22. Settimo Rins (Suzuki) 1¡¯31¡±477, gi¨¤ da prima fila per la gran spinta del nuovo motore. Ottavo Vi?ales (Aprilia) 1¡¯31¡±478, ottimo passo pur se dubbioso sul feeling con la sua nuova RS-GP 22 e quindi col viso tirato. Nono Marquez (Honda) 1¡¯31¡±481 sempre ammirevole e competitivo e di pi¨´ ma con una smorfia malcelata perch¨¦ non al 100% fisicamente e ancora protagonista di cadute. Decimo Zarco (Ducati Pramac) 1¡¯31¡±488, coperto ma solido.
gli altri di mandalika
¡ª ?Seguono Binder non del tutto convinto (alla pari di Oliveira) dalla Ktm 2022, Mir, Bastianini assai loquace e fiducioso e di buon auspicio per la nuova avventura del Team Gresini; Alex Marquez, Oliveira, Martin (pi¨´ volte a terra e un po¡¯smarrito), Nakagami, Miller (anche lui non proprio con il feeling giusto con la nuova Ducati); Dovizioso ¡°spaesato¡±, in difficolt¨¤ nei cambi di direzione e non solo; Bezzecchi e Di Giannantonio (entrambi caduti) debuttanti di buone speranze a 0¡±841 e a 0¡±855 dalla vetta, Fernandez, Gardner, Binder. Numerose, come detto, le cadute con a terra, fra gli altri, Marc Marquez (tre volte) e il fratello Alex, Bagnaia, Miller (si ¨¨ fatto notare pi¨´ per l¡¯insulto a Aleix Espargaro dopo il tete-a-tete in pista che per i suoi tempi, forse teso per l¡¯incertezza della sua permanenza in Ducati), Vi?ales, Martin (messo poi out da un virus intestinale che ha colpito anche Joan Mir), Fernandez, costretto a chiudere le prove in anticipo dopo il gran volo di sabato, sopra i 200 all¡¯ora.
i team dopo mandalika
¡ª ?Sul piano prettamente tecnico, anche al di l¨¤ della classifica dei tempi, pare proprio che se tutte le case hanno fatto un passo avanti, Honda in primis ma anche Ducati (su un circuito non proprio su misura dei bolidi bolognesi), ne hanno fatti due. Non tanto, ripetiamo, valutando (solo) i tempi sul giro, ma mettendo sulla bilancia il passo gara, con i bolidi dell¡¯Ala Dorata e quelli di Borgo Panigale davvero ¡°da paura¡±. Per Ducati il rischio ¨¨ quello di fare confusione all¡¯interno della straordinaria onda d¡¯urto degli otto piloti in pista, a meno che non si siano gi¨¤ dati i gradi di capitano a Bagnaia che, peraltro, li meriterebbe, specie se confermasse subito il suo straordinario finale di stagione 2021. Per Honda l¡¯incognita resta lo stato di salute di Marc Marquez che pare non pi¨´ assillato dai guai agli occhi ma ancora con la spalla dolorante nel terzo giorno di test. Marquez ha apprezzato assai le qualit¨¤ del nuovo bolide Honda, specie per la gran presa sul retrotreno, sia in staccata che in accelerazione. In questo senso, bene anche le Yamaha pur se Quartararo continua a tenere il muso lungo e a borbottare, evidentemente pi¨´ in funzione contrattuale che per questioni tecniche anche se la moto dei Tre diapason quella ¨¨, di grande equilibrio ma con ¡°quel motore¡± e spazi di miglioramento ridotti davvero al lumicino: tuttavia binomio pi¨´ che solido (anzi trinomio mettendoci anche Morbidelli formato 2020) ancora in grado di battersi per il titolo. Bel salto in avanti anche per Aprilia che con Vi?ales in giornata di grazia pu¨° davvero puntare in questa stagione alla sua prima vittoria in MotoGP. Aspettative alte anche per Suzuki. Tutto ¨¨ pronto per la gran festa che inizia il 6 marzo a Losail. Basta non rovinarla gi¨¤ pensando al 2023 ¨C s¨¬ al 2003 ¨C quando comunque la stagione 2022 sar¨¤ da show. Il miracolo atteso? Il mondiale finalmente a un binomio tutto italiano.
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