Il GP d'Italia edizione 2023 ha ospitato 135.670 spettatori, in corposo aumento rispetto ai 74mila del 2022. L'introduzione della Sprint e i regolamenti tecnici comunque non bastano, i giovani sono in cerca di eventi e personaggi
Dopo il picco negativo dell¡¯edizione 2022 con gli spalti quasi deserti, il GP del Mugello 2023 ha riportato sul grande autodromo toscano il pubblico delle grandi occasioni, pur se ben lontani dai record del passato, in primis quelli del 2017 e del 2018. Facciamo parlare i dati ufficiali: in quest¡¯ultima edizione del 9-10-11 giugno 2023 135.670 presenti (77.921 domenica, 39.346 sabato, 18.403 venerd¨¬). Nel 2022, 27-28-29 maggio, il record negativo: 74.078 biglietti venduti in totale nel week-end: 43.661 la domenica, 19.602 il sabato, 10.815 il venerd¨¬. I numeri, in questi casi, vanno sempre presi con le pinze, ma anche a occhio si vede se su un autodromo come il Mugello il grande pubblico c¡¯¨¨ o non c¡¯¨¨. Nel 2022 a dominare, nelle tre giornate, erano gli spazi vuoti mentre quest¡¯anno, parliamo della domenica, gli spazi vuoti erano l¡¯eccezione. Questa la realt¨¤.?
promozione riuscita
¡ª ?Al Mugello c¡¯¨¨ stata, dunque, un'inversione di tendenza: la situazione ¨¨ migliorata, di molto, rispetto al flop 2022. Ci¨° ¨¨ dovuto alla promozione fatta dagli organizzatori, ma anche all¡¯appeal della MotoGP 2023, con gli italiani ai vertici, su tutti il binomio Bagnaia-Ducati. E¡¯ vero: il Mugello ha vissuto giornate migliori con il record di presenze del 2-3-4 giugno 2017: 164.418 spettatori (+8% sul 2016). 98.269 gli spettatori presenti la domenica. La festivit¨¤ del 2 giugno aveva portato molti spettatori sugli spalti fin da venerd¨¬ e sabato e la spinta finale per convincere molti a prendere la strada del Mugello l¡¯aveva data sicuramente Valentino Rossi, con il suo secondo posto in griglia. Cifre importanti anche l¡¯anno dopo, nel 2018. Nei tre giorni 150.129 spettatori paganti, 90.310 spettatori la domenica. All¡¯epoca due fatti importanti: meteo favorevole e pole position fatta da Valentino Rossi, una spinta per convincere gli indecisi.?
le edizioni del passato
¡ª ?Va detto che nei primi anni del Mugello, dal 1976, mai sono stati superati nel weekend di gara i 100 mila spettatori. Nel Motosport, il record assoluto di spettatori in Italia ¨¨ stato quello della Formula 1 di Monza del 9-10-11 settembre 2022: 336.647 di biglietti venduti. Sempre nel 2022, il 22-23-24 aprile 130.000 erano stati gli spettatori al GP F1 di Imola. In Italia, solo in occasione della ¡°Mille Miglia¡± automobilistica stradale in linea disputata in 24 edizioni tra il 1927 e il 1957 il pubblico era ancor pi¨´ numeroso partecipando (gratis) a bordo strada all¡¯evento sportivo italiano pi¨´ famoso al mondo. Tutto ci¨° avveniva anche per il motociclismo, con il Giro d¡¯Italia e la Milano-Taranto. Solo nel decennio 1947-1957 (con le grandi Case italiane ufficiali quali Guzzi, Gilera, Mondial, MV Agusta, Bianchi, Benelli, Ducati, Morini) il motociclismo aveva in Italia pi¨´ spettatori di oggi, anche grazie ai circuiti cittadini. Poi, nell¡¯epopea dei duelli Agostini-Pasolini, specie sui circuiti della Mototemporada emiliana romagnola, il pienone significava al massimo 50 mila paganti, poco pi¨´ a Imola e a Monza. In quegli anni, a differenza di oggi, le corse, specie quelle mondiali, non avevano la copertura della diretta tv.?
zoccolo duro
¡ª ?Questo dibattito sulle presenze al Mugello deve andare oltre la polemica per la polemica avviando una riflessione pi¨´ approfondita. I numeri degli spettatori del Mugello confermano che il motociclismo ha (anche) in Italia un suo zoccolo duro, profondo e ampio, capace di evolversi, rinnovarsi e superare situazioni difficili, come quelle del dopo Rossi. Non va dimenticato che in Italia lo sport pi¨´ praticato ¨¨ il calcio (34%), seguito da nuoto (29%), ciclismo (26%), tennis (20%), sci (16%), pallavolo (14%), pallacanestro (13%), atletica (10%), motociclismo e automobilismo (4%), rugby (3%). Altro discorso per gli sport pi¨´ seguiti, come partecipazione agli eventi e come appeal, dove il motociclismo ¨¨ sempre nella top five, dopo essere stato secondo solo al calcio, nella lunga epopea di Valentino Rossi. Non torniamo a ripetere quel che ¨¨ gi¨¤ accaduto in altri sport quando ¨¨ venuto a mancare il campione di riferimento, come nello sci Tomba, nel ciclismo Bartali, Coppi, Pantani e cos¨¬ via.?
la sprint non basta
¡ª ?Il risultato positivo di quest¡¯ultima edizione del Mugello deve comunque portare a una riflessione su questo Motomondiale e su questa MotoGP, dove evidentemente, non basta l¡¯inserimento della Sprint Race per riportare la classe regina del motociclismo ai tempi d¡¯oro. Nodi non facili da sciogliere, non solo su questioni tecniche. Il motociclismo ¨¨, come tutto e come tutti gli sport, all¡¯interno di un mondo in profonda evoluzione. Che fare? La MotoGP del post Valentino tira meno, questo ¨¨ il dato di fatto, piaccia o no. Servono campioni consacrati, campioni-personaggi, pi¨´ corse spettacolo in pista e pi¨´ show negli autodromi, nel week end e anche meno regolamenti farlocchi applicati a seconda degli umori dei soliti noti. Niente si improvvisa ma serve pi¨´ consapevolezza e decisione nel cambiare quel che va cambiato sul piano dei regolamenti tecnici e non solo. Creare nel weekend del GP altri eventi, almeno un grande evento extra motociclistico, per attirare soprattutto i giovani. In citt¨¤ ¨¨ pieno di scooter e presto saranno tutti elettrici. Il motociclista medio ¨C non solo in Italia ma in tutta Europa - ¨¨ sempre pi¨´ vecchio. Un problema aperto: c¡¯¨¨ oggi, ancora, un rapporto diretto fra l¡¯utente motociclista e l¡¯appassionato di corse che non s¡¯accontenta di guardarle in tv e va in autodromo, con quel che costa in termini di tempo, di soldi, di fatica, di rischi? Solo chi ¨¨ stato sulle colline del batticuore sa cosa vuol dire partecipare dal vivo a un round del motomondiale. Gli assenti hanno sempre torto. Ma la passione, come ogni pianta, va coltivata. Su questo c¡¯¨¨ un gran lavoro da fare.
? RIPRODUZIONE RISERVATA