Bilancio di una organizzazione che dal 1992 ha profondamente trasformato il Motomondiale: pi¨´ sponsor, piloti-personaggi, la creazione della MotoGP come brand globale, l'espansione di circuiti e costruttori
Il 7 aprile 2022 c¡¯¨¨ stata la ricorrenza per i 20 anni della MotoGP e domenica 10 aprile si corre a Austin in Texas il GP numero 500 dell¡¯era Dorna, la societ¨¤ spagnola che dal 1992 gestisce il Motomondiale rivoluzionandolo negli ultimi trent¡¯anni nell¡¯immagine e nella sostanza tecnica, agonistica ed economica. Il mondiale di motociclismo, nato nel 1949 e per 43 stagioni organizzato dalla Fim, voltava pagina diventando sport globale e mediatico passando da una gestione caratterizzata dalla passione ma anche dal dilettantismo alla professionalit¨¤, specie nella comunicazione e nello sponsoring, con al centro lo show-business, emulando la Formula 1 automobilistica.?
motogp, perch¨¦ s¨¬
¡ª ?Le cilindrate sono passate da sette a tre anche se ¨¨ la nuova classe regina, la MotoGP (dal 2002) al centro del Circus iridato, con la Moto3 (dal 2012) e la Moto2 (dal 2010) di contorno, per lo pi¨´ nel ruolo di formazione dei giovani piloti e di apertura di ogni giornata di corse. I round del ¡°nuovo¡± Motomondiale sono stati organizzati in pi¨´ di 20 Paesi, 65 piloti di dodici nazionalit¨¤ hanno vinto almeno un titolo iridato: 29 in Moto3, 24 in Moto2, 12 in MotoGP. Nell¡¯era Dorna il pilota pi¨´ vincente ¨¨ stato Valentino Rossi (9 titoli mondiali), seguito da Marc Marquez (otto titoli). Mai nella storia del motociclismo un pilota (Rossi) aveva raggiunto gradi di popolarit¨¤ in Italia e nel mondo pari o addirittura superiori alle star degli altri grandi sport quali calcio, F1, basket, tennis, ciclismo, sci, boxe. Dorna ha contribuito, non senza sbavature ed eccessi, a costruire il campione-star facendo di Valentino Rossi l¡¯emblema della ¡°sua¡± MotoGP. Un motociclismo ¡°perfetto¡±, dunque? No.?
motogp, perch¨¦ no
¡ª ?Basti pensare agli eccessi di certe tifoserie lambite da fanatismo tipiche di altri sport e anche al ridimensionamento, quanto non alla vera e propria cancellazione, dei campionati nazionali che, per decenni, specialmente in Italia con la Mototemporada, avevano tenuto alta la bandiera della passione con gare storiche di gran livello, di grande partecipazione popolare, utili anche per l¡¯immagine e il business di interi territori. Quel motociclismo de ¡°I giorni del coraggio¡± che faceva perno sulla passione di tutti rendendo tutti protagonisti aveva il limite di rimanere nei confini, pur ampi, degli appassionati: ci¨° era soprattutto dovuto alla mancanza del supporto della diretta televisiva, strumento che poi ne ha moltiplicato la platea tramutando l¡¯audience internazionale in business. Quel business che pare essere oggi l¡¯obiettivo centrale, quanto non l¡¯unico, del Motomondiale, con il rischio di trasformarlo da sport in ¡°macchina da soldi¡±.
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motogp, bilancio positivo
¡ª ?Resta il fatto che il bilancio complessivo di questi 30 anni di Motomondiale e di questi 500 GP a gestione Dorna ¨¨ positivo perch¨¦ il motociclismo ¨¨ cresciuto sotto tutti gli aspetti conquistando nel mondo una posizione di vertice. Oggi il motomondiale gestito da Dorna (con il supporto di Fim -Federazione internazionale di motociclismo -, Irta ¨C associazione dei Team- e Msma ¨C i produttori nel paddock- oltre alle federazioni nazionali) gode in pista di maggior sicurezza, si corre nei principali continenti, quest¡¯anno con il record di 21 round in 17 nazioni diverse, ¨¨ seguito da oltre mezzo miliardo di persone che s¡¯appassionano alle corse-show, ha il supporto di sponsor internazionali con un business mai visto prima nei 73 anni di motomondiale. Il Ceo di Dorna, Carmelo Ezpeleta, cos¨¬ sintetizza il bilancio: ¡°Abbiamo iniziato nel 1992 e da allora i 500 Gran Premi sono stati fantastici. E¡¯ un risultato incredibile. Il campionato ora ¨¨ molto migliorato. Il miglior risultato, secondo me, ¨¨ stato il miglioramento della sicurezza. Quando abbiamo iniziato a lavorare con Irta stavamo cercando di rendere il Campionato pi¨´ sicuro ed era questo l¡¯obiettivo principale. Il secondo obiettivo era quello di dare alla MotoGP la possibilit¨¤ di espandersi in tutto il mondo. Negli ultimi anni MotoGP, Moto2 e Moto3 hanno la possibilit¨¤ di correre con le stesse condizioni, creando una competizione incredibile in tutte le classi¡±. Come dargli torto?
il potere della tv
¡ª ?Con l¡¯avvento della Dorna, il motociclismo ¨¨ diventato sport globale e show-business, spettacolare per chi lo segue (pagando) in ogni continente sui circuiti e davanti alla tv e proficuo per l¡¯azienda sponsor, specie per i ritorni di immagine dovuti alle dirette televisive e ai media in generale. Ci¨° ha portato a un business mai visto prima nel mondo delle corse con benefici per il promoter, per Case e Team, per i piloti, per gli organizzatori dei singoli round. In particolare, negli ultimi anni i piloti (specie la top five della MotoGP) hanno goduto di contratti e ingaggi come mai in precedenza, comunque ben al di sotto di quanto guadagnano i big della Formula Uno e di altri sport quali calcio, tennis, basket e boxe Usa, golf. Tuttavia, anche oggi nel Motomondiale, specie in Moto3 ma anche in Moto2, vige tutt¡¯ora la regola del ¡°pilota con la valigia¡±. Lo stesso a.d. di Dorna Carmelo Ezpeleta ha ammesso che fino al recente passato: ¡°Ci sono state persone con tanti soldi che compravano il loro posto anche in MotoGP, ora non pi¨´¡±.
il futuro della motogp
¡ª ?Qual ¨¨ il domani di questa MotoGP? Proprio in questo 2022 il motomondiale si trova ad affrontare la prima stagione senza Valentino Rossi, simbolo dell¡¯era Dorna e del motociclismo show-business. Senza il Dottore in pista c¡¯¨¨ gi¨¤ un calo nell¡¯audience televisiva e nei ricavi generali che i pi¨´ ottimisti valutano in una perdita di oltre il 30%. C¡¯¨¨, come previsto, un vuoto sportivo e mediatico che non ¨¨ facile colmare specie con Marc Marquez, per molti l¡¯erede designato di Rossi, in condizioni fisiche non ancora stabilizzate dopo il grave infortunio del 2020 e dopo l¡¯ultimo incidente nel warm up del primo GP 2022. Dice Ezpeleta: ¡°La carriera e i successi raggiunti da Valentino sono unici. Nel nostro sport non ¨¨ qualcosa di indispensabile avere una sola icona per tanto tempo. In passato Kenny Roberts ha dominato tra il 1978 e il 1980, poi sono arrivati altri americani come Lawson, Mamola, Rainey, Spencer, Schwantz. E dopo ancora gli australiani, prima Doohan e Gardner e poi Stoner. Ci sono sempre generazioni diverse. Ma penso che Valentino sia insostituibile¡±. Poi, per¨°, proprio alla vigilia del GP di Austin Ezpeleta precisa: ¡°Se qualcuno vuole insinuare che dopo l¡¯addio di Valentino tutto nel motociclismo deve essere rifatto non ¨¨ affatto cos¨¬. In MotoGP non c¡¯¨¨ nulla da rifare perch¨¦ ha una sua entit¨¤ consolidata. Mai come Dorna abbiamo cercato intenzionalmente di creare un personaggio, alimentato una rivalit¨¤ o forzato l¡¯immagine di un pilota per renderlo pi¨´ o meno popolare. Certo, Valentino ha trainato un¡¯intera generazione, ma ¨¨ anche vero che negli ultimi anni non otteneva molti successi. E questo proprio perch¨¦ la generazione di piloti che ¨¨ venuta dopo di lui ¨¨ stata una generazione di successi¡±. In sintesi, Don Carmelo dice che questo motociclismo show-business ¨¨ il miglior motociclismo di sempre.
show motogp
¡ª ?Non mancano, ovvio, limiti e forzature specie per i regolamenti limitativi con moto tecnicamente ¡°uguali¡±, con il rischio di avere corse-trenino, corse senz¡¯anima facendo perdere al motomondiale ¡°identit¨¤¡± e ¡°cuore¡±. Ma indietro non si torna. Caso mai spetta a Dorna, sull¡¯onda di quanto fatto in questi ultimi 30 anni e in questi primi 500 GP, andare oltre, nella linea non della rivoluzione ma dell¡¯evoluzione. S¨¬ alle corse show-business perch¨¦ il concetto dello sport ¡°povero ma sano¡± porta a rinchiuderlo in un ghetto, fino a cancellarlo. Uno show-business per¨° non fine a se stesso perch¨¦ il motomondiale deve rimanere uno sport, per la promozione della motocicletta e del motociclismo oltre che per le aziende sponsor. Uno sport per tutti gli appassionati o semplici sportivi non solo per ¡°pochi ma buoni¡± avvicinando sempre pi¨´ il grande pubblico alle corse e al suo mondo, non solo in veste di spettatori sempre pi¨´ lontani ma da veri protagonisti.
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