l'intervista
MotoGP, Rins: ¡°Honda non si arrende, Austin lo dimostra. Ecco le differenze con Suzuki¡±
Sorridente e fiducioso. Alex Rins si presenta cos¨¬ all¡¯appuntamento coi media presso l¡¯azienda Givi, storico partner del team Lcr Honda, a Flero, in provincia di Brescia. Lo spagnolo, ingaggiato dalla squadra italiana dopo ben sei stagioni in Suzuki, ¨¨ reduce da una prima parte di Mondiale MotoGP ricca di alti e bassi. Non poche le difficolt¨¤ di adattamento a una nuova moto, anche se spicca la soddisfazione per la bella vittoria in Texas, la prima del colosso giapponese dopo oltre un anno di digiuno. Emozioni riscontrabili nella sua analisi.
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Alex, qual ¨¨ il suo bilancio delle prime gare di questa stagione?
¡°Sicuramente ¨¨ positivo. Ho ottenuto una vittoria e questo ¨¨ ottimo per me e per la Honda. Dopo quel successo abbiamo faticato, ma siamo in una fase di evoluzione¡±.
Lei si sarebbe mai aspettato di essere l¡¯unico pilota Honda con una vittoria dopo cinque GP?
¡°Onestamente no. Non pensavo che avrei vinto cos¨¬ presto. Abbiamo lavorato tanto e quando ci si impegna cos¨¬ a fondo, prima o poi, i risultati arrivano¡±.
Quella vittoria ha dato ossigeno alla Honda che ha la fama di essere una moto difficile. ? davvero cos¨¬ complicata da guidare?
¡°S¨¬, ¨¨ una moto difficile. Certo, ad Austin abbiamo vinto, ma era una pista larga. Quando siamo passati a circuiti pi¨´ stretti, come Jerez e Le Mans, sono emerse le difficolt¨¤, almeno per quanto mi riguarda. Honda si sta dando tanto da fare. So che stiamo lavorando su un telaio diverso che sembra funzionare bene. Vediamo se possiamo provarlo e quale sar¨¤ il feeling¡±.
Lei ¨¨ passato dalla Suzuki alla Honda: quali sono state le differenze principali?
¡°Sono due moto completamente diverse. Suzuki era una moto molto facile da guidare, ma con cui era difficile fare la differenza. Honda ¨¨ pi¨´ complicata, ma, quando si trova la linea giusta, consente di andare molto forte¡±.
In Suzuki ha lavorato con Davide Brivio e Livio Suppo. Ora si trova nel team di Lucio Cecchinello. Dunque dirigenti sempre italiani. Qual ¨¨ il suo rapporto con l¡¯Italia?
¡°Direi che ¨¨ una relazione bellissima. Ho lavorato con team manager e anche meccanici provenienti da questo paese. Mi sono sempre trovato bene con gli italiani¡±.
In un¡¯intervista nelle settimane precedenti lei ha definito una sorpresa l¡¯inserimento di Mir nel team ufficiale. Le d¨¤ soddisfazione la possibilit¨¤ di giocarsela con Joan in pista?
¡°Alla fine, quando sono in pista, i primi piloti da battere sono i compagni di marca. Questa ¨¨ stata una scelta della Honda, non posso farci niente. Devo solo pensare a dare gas¡±.
Il suo stile di guida ricorda a molti quello di Kevin Schwantz: spettacolare e coi gomiti larghi. C¡¯¨¨ un pilota del passato da cui copierebbe qualcosa?
¡°Beh se potessi imitare qualcuno, sceglierei proprio Schwantz. ? stato un pilota molto spettacolare. Ora io fatico maggiormente a mantenere lo stesso stile perch¨¦ il serbatoio della Honda ¨¨ pi¨´ largo di quello della Suzuki, ma comunque mi sto trovando a mio agio¡±.
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