Alla vigilia del GP d'Italia il ravennate ha parlato della MotoGP attuale e della sua carriera: "Pecco ¨¨ il pi¨´ completo, io mi rivedo in Bastianini. Marc ¨¨ quello che ha usato il corpo in una maniera unica. Ho avuto un'occasione per la F1 e ho un rimpianto"
Da Pecco Bagnaia a Enea Bastianini, passando per la top 3 di tutti i tempi e la Formula 1 solo sfiorata. Marco Melandri ha fatto il punto sul Motomondiale e sul mondo dei motori a Planetwin365.news.?Dalla stagione in corso agli anni in cui vi ¨¨ stato protagonista, Melandri ha anche risposto alle domande arrivate dai tifosi. Sul favorito per il titolo 2023 in MotoGP non ha dubbi: "Pecco Bagnaia, perch¨¦ ¨¨ il pilota pi¨´ completo. Come testa ¨¨ quello pi¨´ pronto, ¨¨ consapevole della sua forza e della sua velocit¨¤ perch¨¦ ha vinto lo scorso anno e ha la moto migliore, che guida meglio di tutti".?
stile di guida
¡ª ?Sullo stile di guida, invece, il ravennate si rivede in Enea Bastianini: "Sia per la posizione di guida in sella, sia come attitudine alla gara, pi¨´ di attesa nella prima parte e in cerca soluzione della parte finale". Fin qui in MotoGP la Ducati ¨¨ andata fortissimo, ma secondo Melandri ci¨° non la rende meno competitiva della Superbike: "Anche l¨¬ vedo un dominio Ducati, per¨° solo con Bautista, mentre in MotoGP vince con tanti piloti diversi. Dipende da quello che accade nelle singole gare, alcune sono divertenti, altre meno, ma questo sia in MotoGP che in Superbike".?
i pi¨´ forti
¡ª ?Parlando dei campioni del presente e di quelli del passato, Melandri d¨¤ poi la sua personale classifica dei piloti per lui pi¨´ forti: "Quello che mi ha impressionato appena l'ho visto ¨¨ stato Marc Marquez, nel 2015. Mi resi conto che aveva spostato il limite e il modo di guidare, usava il corpo come non avevo mai visto fare prima a nessuno. Sicuramente - prosegue - sul podio c'¨¨ anche Valentino Rossi, non tanto per la velocit¨¤ pura, ma il modo in cui otteneva sempre il risultato, in qualsiasi condizione. Sull'asciutto, sul bagnato, sull'intermedio, era sempre tra i migliori". Al terzo posto, una sorpresa: "Un pilota giapponese che ho conosciuto in 125, Tomomi Manako. Ricordo che era il primo anno che correvo il mondiale, avevo 15 anni; prima di allora lo guardavo in tv, lo osservavo con ammirazione e da lui ho imparato tantissimo".
pedrosa e il sic
¡ª ?Il campione del mondo classe 250 ricorda con affetto anche Dani Pedrosa e Marco Simoncelli. Sullo spagnolo dice che "era il pilota pi¨´ pulito in pista, ma non perch¨¦ fosse debole psicologicamente. Per¨° era talmente piccolo e minuto che nel corpo a corpo aveva sempre la peggio; quindi, doveva cercare di mantenere la distanza il pi¨´ possibile dagli altri. Questo l'ha portato a essere sempre super pulito". Riguardo il Sic, Melandri ricorda il suo primo anno in MotoGP, nel 2010, quando erano compagni di squadra: "Ero come un fratello maggiore, visto che io ero al mio ottavo anno. Abbiamo fatto tante riunioni tecniche insieme, analizzando i dati, e anche quando era serio prendeva la vita come un gioco".?
la gara pi¨´ bella e la f1
¡ª ?Tra i suoi ricordi pi¨´ belli rimane la gara al Mugello del 2005: "In fondo al rettilineo davanti al pubblico di casa passai Rossi e Biaggi in una volta sola. Quel sorpasso ¨¨ valso quasi come un mondiale". A quasi tre anni dal suo ritiro, Melandri racconta infine chi ¨¨ oggi: "? un uomo, mi sembra difficile dirlo perch¨¦ mi sento sempre un ragazzino. Le giornate e gli anni difficili da sportivo mi hanno fatto crescere ancora di pi¨´ come essere umano. Sicuramente sono grato per quello che mi ¨¨ successo, che mi ha portato a quello che sono oggi". Con un solo piccolo rimpianto: "Nel 2005 a fine stagione la Toyota mi propose di provare la Formula 1 per due giorni a Le Castellet. Purtroppo, la Honda me lo imped¨¬, ma ancora ci penso spesso".
Gazzetta dello Sport
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