l¡¯ANNIVERSARIO
Laguna Seca 2005: il giorno in cui Hayden inizi¨° a sognare davvero
Si pu¨° sognare cos¨¬ forte da far diventare un sogno realt¨¤? Guardando alla storia di Nicky Hayden viene da rispondere di s¨¬. Quella del ragazzo del Kentucky in MotoGP ¨¨ stata un¡¯avventura straordinaria, iniziata a Valencia in un luned¨¬ di novembre in un silenzio rotto solo dal latrato degli scarichi e culminata quattro anni dopo sullo stesso circuito, questa volta nel fragore assordante delle tracas, in un pianto liberatorio che ¨¨ diventato simbolo stesso della perseveranza. Nicky ce l¡¯aveva fatta, contro ogni pronostico, contro un circus che non aveva mai creduto davvero in lui e che forse non l¡¯avrebbe fatto nemmeno in seguito. Ma lui s¨¬ che ci aveva creduto, soprattutto dopo quel 10 luglio 2005, il giorno in cui sotto il sole della California il gregario di Owensboro si era trasformato in un mattatore. Kentucky Kid era diventato il Mostro della Laguna.
CAMPIONE AMA
¡ª ?Nicky era arrivato nel Motomondiale in punta di piedi, con l¡¯umilt¨¤ che l¡¯ha sempre caratterizzato, nonostante fosse salito subito sul palcoscenico principale. Il 21enne del Kentucky aveva fatto la gavetta nella Superbike a stelle e strisce e, senza passare dalle classi cadette, aveva esordito direttamente nella categoria regina, la MotoGP. Per giunta con una squadra di primo piano come il team Hrc, visto che a Tokyo non disdegnavano affatto un pilota che potesse fare presa sul pubblico statunitense per ¡°trainare¡± anche il mercato nordamericano. Cos¨¬, da illustre sconosciuto, Nicky si ritrov¨° sulla moto pi¨´ desiderata della Terra, la RC 211V, dopo aver conquistato il titolo Ama Sbk diventando tra l¡¯altro il pi¨´ giovane campione della categoria. Tanto sottolineare che s¨¬, sebbene da questa parte dell¡¯Atlantico il suo nome non dicesse molto al pubblico generalista, non stiamo certo parlando di uno capitato l¨¬ per sbaglio.
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DEBUTTO IN HRC
¡ª ?E infatti Nicky, che nel team ufficiale Honda affianca nientemeno che Valentino Rossi, sulla cinque cilindri giapponese si trova subito a suo agio. Al primo anno con i prototipi, proprio mentre il suo compagno di squadra mette le mani sul suo ennesimo titolo mondiale, il rookie statunitense riesce a salire due volte sul podio e a conquistare il quinto posto finale in campionato. Nonostante ci¨° nelle gerarchie interne di Honda Nicky ¨¨ e rimarr¨¤ sempre un secondo pilota, un ottimo gregario il cui compito ¨¨ regolarmente quello di fare da scudiero al Top Rider di turno (dopo Valentino arrivano Barros, Biaggi e infine Dani Pedrosa). Nel 2004, dopo l¡¯addio di Rossi, per il team Hrc inizia una sorta di temporaneo declino: in quella stagione a secco di vittorie per la formazione interna dell¡¯Ala Dorata Kentucky Kid si porta a casa altri due terzi posti, ma per la svolta bisogna aspettare il 2005. E non solo da un punto di vista tecnico: Dorna, la societ¨¤ che gestisce il business dei gran premi, ha firmato un contratto per riportare il Motomondiale negli Stati Uniti. E precisamente a Laguna Seca, il toboga californiano teatro di tante battaglie mozzafiato a due e quattro ruote.
RITORNO A LAGUNA
¡ª ?Laguna ¨¨ una pista strana per i canoni europei: corta, priva di veri e propri rettilinei, molto movimentata con i suoi saliscendi mozzafiato. Come il mitico Cavatappi, una esse in discesa che risulta ripida pure a percorrerla a piedi. Nicky, che nei primi sette round stagionali non ¨¨ riuscito ad andare oltre il quarto posto, quel tracciato lo conosce bene perch¨¦ ci ha corso fino a qualche anno prima ai tempi dell¡¯Ama Superbike. E questo ¨¨ un bell¡¯asso nella manica visto il layout atipico di un circuito che si rivela decisamente ostico per chi non ha mai avuto l¡¯occasione di girarci. Lo yankee di casa Honda questo lo sa, ed ¨¨ consapevole che il GP degli Usa ¨C tornato in calendario a undici anni dalla sua ultima edizione ¨C sar¨¤ un¡¯ottima occasione per ben figurare, per mettere in scena una bella prova di fronte al pubblico di casa. Ma in griglia ci sono alcuni rivali da cui Nicky deve guardarsi particolarmente le spalle: sono i pi¨´ anziani (Alex Barros, Loris Capirossi e il compagno di squadra Max Biaggi) che Laguna la conoscono perch¨¦ ci hanno corso all¡¯inizio degli anni Novanta. Oppure Troy Bayliss e Ruben Xaus, ex del mondiale Superbike che hanno avuto modo di impararne i segreti ai tempi delle derivate. E c¡¯¨¨ ovviamente la concorrenza a stelle strisce come John Hopkins e Kenny Roberts Junior ¨C entrambi su Suzuki - ma soprattutto Colin Edwards, che guida una Yamaha molto competitiva.
CASCO FORTUNATO?
¡ª ?A Monterey i giochi iniziano l¡¯8 luglio con le prove del venerd¨¬, una manciata di giorni dopo l¡¯anniversario dell¡¯Indipendenza statunitense: non sorprende affatto che il circuito sia un tripudio di bandiere a stelle strisce, come per altro vuole la tradizione americana quando si parla di eventi sportivi. Anche i piloti e le case festeggiano il ritorno del gran premio degli Stati Uniti con tute e caschi celebrativi: gli ufficiali Yamaha portano in pista la storica colorazione giallo-nera per ricordare i 50 anni di corse, mentre le Suzuki sfoggiano un¡¯inedita livrea blu scuro su cui campeggiano i loghi dello sponsor. E Nicky? Nicky indossa un casco speciale con i colori nazionali, che visto il risultato continuer¨¤ ad utilizzare anche nella seconda parte di stagione a mo¡¯ di portafortuna. Appariscente e sufficientemente tamarro, com¡¯¨¨ giusto che sia un casco da corsa.
DOMINATORE
¡ª ?La pressione ¨¨ tanta perch¨¦ molti dei riflettori sono puntati proprio su di lui, ma Hayden sa di potersela giocare. E infatti fin dalle prime prove l¡¯americano si dimostra in grande spolvero, lasciando a Troy Bayliss solo le FP1: Nicky domina prima le libere e poi la qualifica, stampando un 1'22.670 che gli vale la pole position davanti a Valentino Rossi. Nel warm up della domenica la Honda numero 69 si dimostra ancora una volta imprendibile, ed ¨¨ il preludio ad una gara da dominatore. Allo spegnersi dei semafori, dopo che due caccia militari hanno sorvolato la pista archiviando il solenne rituale patriottico dell¡¯inno nazionale, Nicky scatta come un fulmine prendendosi subito la testa della corsa. Qualche curva dopo, quando per la prima volta il serpentone di moto si avvita sul Corkscrew in una danza ipnotica, il suo vantaggio ¨¨ gi¨¤ sopra il secondo.
IL MOSTRO DELLA LAGUNA
¡ª ?Tornata dopo tornata la musica non cambia e per gli avversari sembra non esserci speranza: prima di met¨¤ gara Hayden arriva ad avere un margine di quasi tre secondi. Solo nella seconda parte della corsa il capofila ¨¨ costretto ad amministrare il tentativo di Colin Edwards di riaprire i giochi. Ma ¨¨ tutto inutile, perch¨¦ l¡¯hondista rintuzza puntualmente gli attacchi cronometrici del texano che ¨¨ costretto a guardarsi le spalle anche dal teammate Rossi. Il gran premio di Laguna Seca si chiude com¡¯¨¨ iniziato, come una passerella per Hayden e la sua RC 211V. Un dominio totale, che spinge il telecronista Guido Meda a coniare il soprannome di ¡°Mostro della Laguna¡± rifacendosi alle creature dei film hollywoodiani. A premiare un raggiante Hayden sul podio del GP degli Usa c¡¯¨¨ Eddie Lawson, quattro volte iridato nella 500 e leggenda americana delle due ruote.
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IL SOGNO SI AVVERA
¡ª ?Con il successo di Laguna Nicky riport¨° alla vittoria il team Honda Hrc dopo un digiuno durato un anno e mezzo, regalandosi anche la prima vittoria in un gran premio del mondiale della classe regina. Ed ¨¨ forse proprio quel giorno che il 24enne di Owensboro inizi¨° ad avere la consapevolezza che, con il duro lavoro e un po¡¯ di fortuna che non guasta mai, si pu¨° pure sognare in grande, sfidando i mostri sacri del Motomondiale anche per l¡¯obbiettivo pi¨´ importante. Quello che fa tremare le ginocchia solo a pronunciarlo. E infatti da allora l¡¯americano mise in mostra un costanza invidiabile, conquistando di l¨¬ a fine stagione cinque podi e altri buoni piazzamenti che gli valsero il terzo posto in classifica generale davanti ad una schiera di campioni del mondo. Non male per un pilota considerato da tutti un gregario. Ma un gregario che alla terza gara della stagione successiva si ritrov¨° in testa al Mondiale e ci rimase fino alla penultima gara. Per poi ritornarci al fotofinish, quando ormai tutto sembrava finito e il sogno troppo bello per essere vero. Ma questa ¨¨ un¡¯altra storia, che si chiude con il pianto di Valencia di cui abbiamo parlato all¡¯inizio.
VITTORIA SPECIALE
¡ª ?Nicky vinse il GP degli Usa anche nel 2006, la stagione del titolo mondiale in cui si port¨° a casa anche la rocambolesca gara di Assen. Ma delle sue tre vittorie in MotoGP quella di Laguna Seca 2005 ha un sapore speciale, perch¨¦ segna l¡¯inizio di una favola bellissima. Una storia in cui un ragazzo del Kentucky, non un predestinato o una campione annunciato, pu¨° arrivare a salire sul tetto del mondo per toccare il cielo con un dito. Grazie alla perseveranza e alla capacit¨¤ di non mollare mai anche quando tutto quanto sembra crollare. Come nella ghiaia dell¡¯Estoril, quando la polvere si mischi¨° a lacrime che ¨C quella volta s¨¬ ¨C non erano certo di gioia. E forse a qualche parolaccia nei confronti di Pedrosa, il compagno di squadra che l¡¯aveva steso a inizio gara. A memoria, l¡¯unica concessione alla rabbia incontrollata di un pilota che si ¨¨ sempre contraddistinto per un grande fair-play sportivo e una dolcezza che raramente si ritrova in un mondo, quello dei GP, in cui a vincere sono quasi sempre i cannibali.
CAMPIONE
¡ª ?Non vogliamo essere fraintesi: il talento non gli mancava di certo. Ma rispetto ad altri fuoriclasse macinatori di vittorie il cui nome ¨¨ decisamente pi¨´ ingombrante negli albi d¡¯oro, Nicky era ¡°solo¡± un ottimo pilota, un manico strepitoso a cui forse mancava quella cattiveria agonistica capace di trasformarlo in un fenomeno assoluto. Ma ¨¨ proprio per questo che siamo convinti che la sua parabola sportiva, compreso quel titolo 2006 che lo incoron¨° campione del mondo, abbia il valore di cento Mondiali. ¡°The best reward for all the hard work - c¡¯era scritto sulla maglietta indossata dai meccanici di Hayden dopo la sua ultima gara in MotoGP - is not what you get but who you become¡±. Ecco, ¨¨ per questo che Nicky ci manca, non solo come pilota ma anche come uomo. Perch¨¦ al di l¨¤ di un titolo meritatissimo siamo convinti che tra luci sfavillanti, rivalit¨¤ sopra le righe, fiumi di denaro e interessi economici che spesso finiscono per inquinare la passione, un ragazzo come Nicky Hayden fosse un personaggio di cui il motociclismo aveva e ha disperatamente bisogno. Perch¨¦ le emozioni dello sport sono fatte s¨¬ di vittorie e sconfitte, ma anche di molto altro che n¨¦ rimane nelle statistiche n¨¦ si misura con il cronometro. E Kentucky Kid, tra un ¡°ya know¡± ed una derapata a ruote fumanti, di emozioni ce ne ha regalate troppe per non ricordarci di lui. Con un sorriso, nonostante tutto.
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