Il circuito inglese ai Raggi X: tracciato impegnativo e difficile, spesso anche per il meteo, ma di impegno medio per gli impianti frenanti. Tre le staccate chiave, fra cui alla difficile Stowe: analizziamole
Finita la pausa estiva la MotoGP torna in pista: lo fa a Silverstone, per il nono appuntamento di stagione, sullo stesso circuito dove, il 9 luglio, Max Verstappen vinceva in F1 sull¡¯imprendibile Red Bull. Secondo i dati della Brembo, il tracciato britannico, che alterna una parte guidata, dalle curve 2 alla 5, e vari rettilinei, rientra fra quelli di impegno medio per i freni, con un indice di difficolt¨¤ di livello 3 in una scala da 1 a 6.?
buon raffreddamento
¡ª ?Le frenate a Silverstone, pista lunga 5.900 metri e che i corridori dovranno percorrere per 20 giri, sono dieci, con un tempo speso in frenata pari al 30% di quello globale del giro. Molte staccate sono poco impegnative e infatti consentono un buon raffreddamento degli impianti frenanti. Alcune frenate sono per¨° significative e le analizziamo nel dettaglio.?
le tre frenate pi¨´ dure
¡ª ?Alla curva 6, la Booklands,? lo spazio di frenata ¨¨ di 253 metri, necessari per passare da 301 km/h a 95, con una decelerazione massima di 1,1 G. Alla curva 15, la Stowe, la pi¨´ impegnativa del tracciato, la velocit¨¤ passa da 327 a 127 km/h, con 296 metri di spazio di frenata e un carico sulla leva del freno di 5,8 kg. Alla curva 16, infine, si scende da 242 a 67 km/h, in 4"3 secondi, con una decelerazione massima di 1,1 G e una pressione del freno di 10,4 bar.?
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