DAL CIV AL MONDIALE
Ducati e Triumph nel motocross: il 450 ¨¨ vicino, ma qui si parla di Moto3
Triumph debutter¨¤ nel mondiale motocross nel 2024, prima nella 250 poi, dal 2025, nella 450. La notizia ufficiale ¨¨ arrivata pochi giorni fa, seguita dal lancio della nuova divisione Triumph Racing, che gestir¨¤ anche Moto2 e SuperSport. Una vera rivoluzione per la casa di Hinckley, ma questa bomba potrebbe nascondere un progetto ben pi¨´ grande dell¡¯ingresso ¡°all¡¯inglese¡± nel mondo del tassello. Infatti, anche se sono ancora voci di corridoio (seppure abbastanza fondate), in queste ultime settimane si ¨¨ parlato anche di una Ducati da cross. Ancora non si conoscono la cubatura e i dettagli tecnici ma, visto il grande interesse verso il fuoristrada con la nuova DesertX e il suo testimonial-collaudatore d¡¯eccezione Antoine Meo, sembra che anche il reparto corse di Borgo Panigale si stia preparando all¡¯avventura MX-GP e EnduroGP. Sappiamo tutti quanto oggi lo sviluppo di una moto completamente nuova, con un motore progettato da zero, richieda un pesante impegno economico da parte di due grandi aziende come Triumph e Ducati e che i numeri, per quanto rilevanti ma limitati a un mondo di appassionati di nicchia, potrebbero non giustificare un investimento di questo calibro. Proviamo allora a guardare oltre, a un progetto pi¨´ ampio e aperto a un universo parallelo delle corse, pi¨´ grande, pi¨´ prestigioso e pi¨´ seguito dal mondo intero. Stiamo parlando del Motomondiale, pi¨´ precisamente della Moto3, una categoria oggi molto costosa e infuocata, a essere onesti, da soli due marchi: Ktm, che fornisce le moto anche ai team GasGas, Husqvarna e CF Moto, e Honda, che sembra sempre meno interessata allo sviluppo del prototipo monocilindrico 250 che ha dato inizio a questa classe nel 2012. Inoltre, nel Civ la Federazione Motociclistica Italiana sta gi¨¤ credendo da tre anni in questo progetto marchiato Moto3 450, che potrebbe a tutti gli effetti essere di portata mondiale. Cerchiamo quindi di riordinare le idee e di vederci chiaro.
Indice
L¡¯attuale Moto3, costi esagerati
¡ª ?Dieci anni fa ha debuttato la Moto3, la nuova categoria di ingresso nel Motomondiale. Monocilindriche quattro tempi, 250 cc di cilindrata, che hanno preso il posto delle incredibili 125 a due tempi. Estreme in tutto, soprattutto nel motore, che sulle ottavo di litro ¨¨ molto pi¨´ delicato e gi¨¤ ai tempi obsoleto se confrontato alla moltitudine di moto a quattro tempi presenti sul mercato. Quindi, come nel 2002 si ¨¨ evoluta la top class con le MotoGP in sostituzione delle leggendarie 500, anche la Moto2 e successivamente la Moto3 sono subentrate al posto delle vecchie 250 e 125 a miscela. I costi si sono notevolmente ridotti con l¡¯avvento dei quattro tempi ma, a differenza della classe di mezzo nata fin da subito con motori di serie (Honda fino al 2018), le Moto3 sono sempre state prototipi al 100%. Per sviluppare un monocilindrico competitivo non solo ci vogliono grandi investimenti e sviluppo, ma anche i costi di gestione sono pi¨´ alti: infatti le revisioni motore prevedono la sostituzione con maggiore frequenza di componenti pi¨´ raffinati e in chilometraggi pi¨´ stretti. Per farvi un esempio, con Honda, se il pilota esagera con il limitatore, e si parla di tempo in secondi, il team ¨¨ obbligato dal preparatore a mandare il motore in revisione anticipata (a pagamento) per non perdere ¡°la garanzia¡±. Insomma, nel 2012 ci si stava ancora dentro, ma oggi anche le squadre pi¨´ prestigiose faticano a rimanere nei budget, tanto che ¨¨ quasi meno impegnativo (economicamente parlando) un Motomondiale Moto2 rispetto a uno Moto3. Urge quindi un cambiamento, magari una Moto3 con motore di serie e con una cubatura maggiore per avere le stesse prestazioni a costi di gestione notevolmente ridotti. Ma questa ¨¨ solo un¡¯idea¡
Triumph colosso nel motomondiale
¡ª ?A differenza dei colossi giapponesi e italiani che sono da sempre protagonisti delle corse moderne, Triumph nell¡¯ultimo ventennio ¨¨ rimasta dietro le quinte con la partecipazione nel mondiale Supersport 600; solo con il debutto in qualit¨¤ di fornitore unico di motori per la Moto2 ha manifestato un vero grande interesse per il Motomondiale. Il tre cilindri da 765 cc continuer¨¤ a muovere i prototipi della classe di mezzo fino al 2024, per un totale di sei anni consecutivi, che confermano la forte partnership con Dorna e che potrebbero anche essere ulteriormente estesi. Insomma, Triumph c¡¯¨¨ e vuole esserci anche nel futuro con la neonata divisione Racing: rivoluzioni nella entry class non sono ancora in atto e, documenti ufficiali alla mano, di novit¨¤ non sembra ce ne saranno a breve. Quello che vediamo, per¨°, sono molti indizi per un grande cambiamento, una Moto3 450 dove la casa di Hinckley potrebbe fare ancora da fornitore unico di monocilindrici, o addirittura, se la carta del motore uguale per tutti non fosse un¡¯opzione per la Dorna, schierare in pista una squadra con una sua moto sviluppata in casa. Nel caso, il motore ci sarebbe gi¨¤¡
Dominio Ducati, anche per i giovani
¡ª ?Il discorso delle rosse ¨¨ ancora molto acerbo, non avendo notizie confermate sulla nascita di un motore monocilindrico 450 che, tra l¡¯altro, non sarebbe il primo in assoluto per la casa di Borgo Panigale, ma il primo in tempi moderni. La possibile grande notizia oggi ¨¨ il debutto di Ducati nel motocross, ma a questo scoop potrebbe seguirne un altro altrettanto stupefacente: Ducati in Moto3, per la prima volta una rossa nella entry class. Infatti, come Cagiva, anche Ducati ha sempre pensato solo ed esclusivamente alla classe regina, alla MotoGP (o alla Superbike, infatti non esisteva fino a poco fa una rossa in Supersport). Come gi¨¤ detto, per¨°, i tempi cambiano e cambiano anche le visioni di una grande azienda come Ducati che fa delle corse una rampa di lancio per vendere i suoi prodotti dal DNA sportivo. I grandi campioni di oggi, a differenza di un Valentino Rossi, un Mick Doohan, un Jorge Lorenzo o un Casey Stoner, vengono acchiappati fin da giovanissimi, 15 o 16 anni, ed ¨¨ necessario creare un percorso di crescita ¡°ufficiale¡±. Ufficiale come ha fatto Ktm, che ha una squadra in Moto3, Moto2 e MotoGP. Ufficiale come sta facendo Aprilia con i trofei nazionali o, anche se meno enfatizzato, come fa Honda con i piloti del team Asia, che di fatto ¨¨ supportato dalla casa di Tokyo. Nelle ultime stagioni, Ducati ha dimostrato che la Desmosedici ¨¨ la moto da battere, la moto pi¨´ ambita e pi¨´ efficace per fare risultato: oggi ¨¨ abbastanza, ma tra qualche anno potrebbe non esserlo pi¨´. Serve agganciare il grande Campione e bisogna avvicinarsi ai piloti prima. Il motore 450 per il cross (speriamo sia anche Desmo) potrebbe essere solo un pretesto per entrare ufficialmente in Moto3, forse come fornitore unico? Magari. Oppure con un prototipo da pelle d¡¯oca, come solo Ducati sa fare per essere fin dai subito ai vertici della categoria. E cos¨¬, oltre a Triumph, saremmo gi¨¤ a due costruttori presenti nella entry class¡ se poi ci aggiungiamo anche Ktm in tutte le sue sfumature e Honda, la Moto3 potrebbe decollare come mai prima!
Moto3 450: in Italia siamo i primi
¡ª ?Per chi non lo sapesse, dopo un doppio esperimento nel 2020 e nel 2021 con una categoria composta sia dalle 250 che dalle 450, dal 2022 nel Campionato Italiano Velocit¨¤ la Moto3 ¨¨ composta esclusivamente da prototipi spinti dal motore della YZ450F. Propulsore unico per tutti, fornito da Yamaha e assolutamente di serie per avere prestazioni pi¨´ uniformi e azzerare il costo di sviluppo delle squadre. In un Campionato come il Civ, dove gli investimenti sono molto pi¨´ contenuti rispetto a un mondiale, i team si sono affidati a costruttori come Beon, che ha preparato un telaio su misura, o si sono arrangiati a modificare vecchi telai Moto3 per adattarli al nuovo motore, caratterizzato da elementi costruttivi molto vicini ai 250 e quindi non troppo complicato da trapiantare su un telaio gi¨¤ pronto e competitivo. In questo modo la Federazione italiana ¨¨ riuscita a rianimare una categoria diventata troppo costosa con un piccolo cambiamento tecnico che, dal lato pratico, permette di avere prestazioni molto vicine alle Moto3 originali con regimi di rotazione pi¨´ bassi e quindi motori meno ¡°tirati¡± e pi¨´ duraturi. Infatti le 250 arrivano a un massimo di regolamento di 13.500 giri/min, mentre le 450 oggi sono limitate a 10.800 giri/min. In Italia potrebbero averci visto lungo e questi anni di collaudo potrebbero non essere capitati a caso: magari la nostra Fmi dar¨¤ uno spunto alla Dorna per una futura evoluzione della categoria¡ oppure possiamo anche ipotizzare che tra l¡¯Italia e la Federazione Internazionale sia nata gi¨¤ da un paio d¡¯anni una complicit¨¤ segreta per rivoluzionare Moto3 anche a livello mondiale!?
Nuovi orizzonti e protagonisti in Moto3
¡ª ?Abbiamo parlato di Triumph, Ducati, Ktm (con GasGas, Husqvarna e CF Moto), Honda e Beon. Ci sono per¨° altre considerazioni che si possono fare riguardo alla Moto3 450. Sempre nel Campionato Italiano di Velocit¨¤ si sono visti diversi costruttori, chi pi¨´ dall¡¯aura artigianale, come la Libax, o chi pi¨´ in veste ufficiale come Tm. L¡¯azienda di Pesaro, specializzata in moto da fuoristrada, ma anche in motori per GoKart, negli anni passati ha sorpreso il circus tricolore con una Moto3 250 molto competitiva. L¡¯avvento di una categoria meno impegnativa come la Moto3 450 potrebbe aprire gli occhi e creare interesse anche a case specializzate nel fuoristrada, che hanno gi¨¤ in gamma il monocilindrico da quasi mezzo litro e a cui basterebbe sviluppare il telaio per competere nel campionato pi¨´ prestigioso dedicato ai giovani campioni. Giusto per fare un altro nome a caso, anche il logo Fantic ¨¨ in bella mostra sulle carene del Mooney VR46 Racing Team Moto2 con Celestino Vietti e Niccol¨° Antonelli, a conferma dell¡¯interesse dei marchi off-road verso il Motomondiale. Anche in questo caso, sono considerazioni molto lontane da una realt¨¤ concreta effettiva, ma che mettono di fronte a un interessante futuro ancora in fase di costruzione.
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