Sbk 2023, Kawasaki: niente 500 giri motore in più per la moto di Rea

A pochi giorni dal via del Mondiale Superbike, la commissione tecnica ha deciso che la ZX-10RR dovrà avere gli stessi giri motore dello scorso anno. Il limitatore della verdona rimane fermo a 14.600 giri/min

L’inizio del Campionato Mondiale Superbike è molto vicino e nel weekend del 26 febbraio la stagione 2023 si aprirà sul mitico circuito di Phillip Island, in Australia. Mancano ancora pochi giorni al via e, finalmente, anche gli ultimi dettagli del regolamento sono stati definiti: dopo il "no" della commissione tecnica al peso minimo combinato tra pilota e moto, arriva un'altra brutta notizia per la Kawasaki che non potrà alzare il limitatore di 500 giri/minuto rispetto alla configurazione usata negli ultimi anni.

Kawasaki: gli aggiornamenti non bastano

Se sul fronte della produzione di serie i costruttori giapponesi sembrano un po’ restii ad aggiornare con frequenza i propri modelli ad alte prestazioni, dall’altro il mondo delle corse richiede novità tecniche di sostanza per essere sempre al top. La Ducati ha capito subito il sistema e, nonostante il titolo sia tornato in casa solo lo scorso anno dall’ultimo trionfo iridato di Checa nel 2011, la Panigale V4 è la moto di riferimento delle ultime stagioni. Prima contro Razgatlioglu e poi contro Bautista, Rea ha sofferto tanto, sia nel 2021, sia nel 2022. Il talento dell’inglese non è bastato per compensare le carenze prestazionali della sua ZX-10RR che, per il 2023, guadagna i cornetti ad altezza variabile: purtroppo, questo aggiornamento tecnico non è però stato necessario per ricevere l’approvazione da parte della commissione di tecnici della Superbike per alzare il numero massimo di regimi del quattro cilindri in linea.

Kawasaki VAI: cosa è e come funziona

Come anticipato, questo sistema denominato Variable Air Intake System regola in modo attivo la posizione dei cornetti di aspirazione all’interno dell’airbox. In realtà è una tecnologia abbastanza vecchia, già vista su Yamaha R6 e R1 nei primi anni Duemila, ma molto semplice ed efficace. La foto sopra mostra abbastanza chiaramente il funzionamento del VAI: un attuatore elettrico è in grado di muovere la parte alta dei cornetti di aspirazione in modo tale da variare i flussi d’aria a seconda delle esigenze prestazionali del motore. Ai bassi e medi, il condotto è più lungo per favorire la spinta a questi regimi; agli alti (la soglia di intervento non è stata specificata dal costruttore di Akashi), il sistema si attiva e la parte alta dei cornetti viene alzata in modo tale che l’aria passi sotto, accorciando quindi il condotto e migliorando la potenza massima.

Le soglie dei regimi motore in Sbk

La Ducati è sempre stata velocissima sul dritto, ma lo scorso anno Bautista ha fatto la differenza in ogni contesto. Per provare a tenere testa al duo in rosso sarebbe stata necessaria più potenza e, con l’introduzione del VAI, la Kawasaki ha dimostrato nei test che quei 500 giri motore sarebbero stato indispensabili. Ora il limitatore della ZX-10RR è rimasto a 14.600 giri/min, mentre quello della carenata italiana è di 16.100 giri/min. Parlando anche delle concorrenti, la Yamaha R1 si ferma a 14.950 giri/min, la Bmw M 1000 RR (anche lei rinnovata per il nuovo anno) è limitata a 15.500 giri/min e la Honda CBR1000RR-R a 15.600 giri/min. Ovviamente, le soglie tra i diversi modelli sono molto differenti, ma il regolamento è stato scritto tenendo conto delle caratteristiche tecniche di ogni moto, così da uniformare le prestazioni e offrire ancora più spettacolo in pista.