la storia
Superbike: Scott Russell, dalle risse al matrimonio. Mr Daytona ha messo la testa a posto?
La Superbike anni Novanta ¨¨ ricordata con nostalgia dagli appassionati anche per la sua genuinit¨¤, per la scarsa propensione dei suoi piloti al politically correct e per una sorta di sana, ormai perduta ignoranza motociclistica. Carl Fogarty, Anthony Gobert e John Kocinski sono solo alcuni dei piloti ¡°peperini¡± che hanno calcato la scena del Wsbk in quella che ¨¨ stata l¡¯et¨¤ dell¡¯oro delle derivate. All¡¯appello per¨° manca lui, Scott Russell, il cavallo pazzo di East Point, il primo pilota in grado di vincere al debutto nel Mondiale (dopo di lui c¡¯¨¨ riuscito solo Ben Spies, quindici anni pi¨´ tardi). Il bad boy georgiano, soprannominato Mister Daytona per le sue cinque vittorie alla mitica 200 Miglia americana, si ¨¨ sposato lo scorso 31 dicembre con Ericha, ¡°ex¡± di fine anni novanta con cui Scott si ¨¨ ricongiunto otto anni fa dopo un lungo periodo di lontananza. Avr¨¤ davvero messo la testa a posto?
TESTA CALDA
¡ª ?Con in mente il suo vistoso casco con le piume ¨C le cui repliche sono ora apprezzatissime dai collezionisti ¨C fa strano pensarlo all¡¯altare in smoking e cravatta. E infatti Scott si ¨¨ sposato in giacca e jeans con sneakers ai piedi, perfettamente nel suo stile. Lo stile di uno che non ha mai amato n¨¦ convenevoli n¨¦ convenzioni, e che con qualche strigliata in pi¨´ avrebbe forse vinto ben pi¨´ di un Mondiale. Nonostante la testa calda, a dispetto di un carattere non facile che lo ha spesso portato ad alzare troppo il gomito (e le mani) anche al culmine della sua carriera, il talento georgiano ¨¨ riuscito a lasciare comunque il segno nel Mondiale Superbike, anticipando di vent¡¯anni esatti un dominio verde acido che non sembra ancora giunto al termine.
PRIMO CON LA KAWA
¡ª ?Oggi sentire parlare di vittorie Kawasaki in Sbk ci sembra quasi scontato, ma prima di Jonathan Rea e Tom Sykes la casa di Akashi non aveva raccolto moltissimo nel Campionato iridato delle derivate. Prima del 2013, infatti, l¡¯unico pilota in grado di vincere un Mondiale ai comandi di una verdona era stato proprio Russell, che nel lontano 1993 riusc¨¬ a portare la Zxr 750 sul tetto del Mondo strappando il titolo ad un certo Carl Fogarty. Vincendo al debutto su piste sconosciute, dopo anni passati a fare a carenate nell¡¯Ama 600 e settemmezzo. Sembra la storia di Spies appunto, ma con po¡¯ di pepe in pi¨´ anche fuori dalla pista. Un bel po¡¯ di pepe in pi¨´.
DEBUTTO COL BOTTO
¡ª ?Scott inizi¨° a correre su pista a met¨¤ anni ottanta, emerso dal fango delle piste di motocross. Diventato Rookie of the Year e vice-campione della 750 cc nazionale nel 1988, il georgiano corse la sua prima gara di Mondiale l¡¯anno seguente, conquistando un punticino nel corso del round a stelle e strisce di Brainerd. Lasciata la Suzuki per la Kawasaki del team di Rob Muzzy, Scott mise a segno nove vittorie su nove gare nel 1990, conquistando in modo travolgente il primo di tre titoli consecutivi nella Ama 750. La storia, per l¡¯appunto, si ripet¨¨ anche nel 1991 e nel 1992, permettendogli di presentarsi sulla griglia del Mondiale con un palmares da vero fuoriclasse. E soprattutto con un feeling strepitoso con la verde Zxr, con la quale firm¨° otto pole, cinque vittorie e il successo finale.
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LA PARENTESI IN 500
¡ª ?Meteora? Sarebbe ingiusto definirlo cos¨¬, anche se uno stile di vita non proprio impeccabile per un pilota professionista non lo aiut¨° di certo a bissare il centro del 1993. L¡¯anno seguente, pur avendo vinto ben nove gare, Russell giunse secondo dietro a Foggy e alla sua fiammante 916, mentre nel 1995 dopo aver iniziato la stagione in Wsbk accett¨° l¡¯offerta di Suzuki che gli propose di passare in 500 in corso d¡¯anno. Con la Rgv Gamma non sfigur¨° affatto (ottenne numerosi buoni piazzamenti, due podi e un sesto posto finale nel 1996) ma dopo una stagione e mezza nel Motomondiale decise di tornare in Superbike con la Yamaha. Ma a dispetto di risultati pi¨´ che decorosi non riusc¨¬ a ripetere le prodezze dei primi anni, con risse e sbronze che diventarono ben pi¨´ frequenti di vittorie e podi.
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l¡¯incidente e il ritiro
¡ª ?Nel 1999 Scott torn¨° in patria per correre con la VR 1000, la superbike che Harley-Davidson appront¨° con la speranza (mal riposta) di imporsi nelle derivate di serie. Nel 2001, tuttavia, un pauroso incidente a Daytona ne chiuse anzitempo la carriera: un problema alla sua Ducati lo ¡°inchiod¨°¡± in pista nelle concitate fasi della partenza, e fu centrato in pieno da un pilota riportando serie lesioni agli arti. Dopo numerosi interventi chirurgici Russell riusc¨¬ a tornare in pista, ma il fisico non era pi¨´ quello di prima e nel 2002 decise di mettere la parola fine alla sua carriera nel professionismo. Negli anni seguenti avrebbe corso ancora qualche gara minore a due e quattro ruote, dedicandosi anche alle attivit¨¤ di commentatore e istruttore di guida. Oltre alla titolo mondiale 1993 nel suo palmares ci sono anche una vittoria alla 8 ore di Suzuka nello stesso anno e i cinque successi a Daytona che lo mettono alla pari di Miguel Duhamel, un altro mito del motociclismo in salsa yankee. E tante, forse troppe, scazzottate. Ma ora ¨¨ giunto il momento di fare il marito¡
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