La stagione all'aperto si ¨¨ chiusa ad Auron con il trofeo a squadre, vinto senza sorprese dalla nazione che ha conquistato 29 titoli in 39 anni. E con questo Bou porta il suo record personale a 51 mondiali complessivi. L'Italia si consola con il podio e il 2¡ã posto nel Challenge giovani
Con una squadra composta dai piloti che si sono classificati nelle prime tre posizioni del campionato mondiale outdoor, era praticamente impossibile che la vittoria nel Trial delle Nazioni sfuggisse agli spagnoli. Con Toni Bou nel naturale ruolo di caposquadra, Jaime Busto e Gabriel Marcelli, ad Auron, nel sud della Francia si ¨¨ ripetuto un copione che scardinare sembra essere una missione impossibile, se si considera che anche i pi¨´ giovani rincalzi sono altamente competitivi. Ancora una volta sono i numeri da record: su 39 edizioni del mondiale a squadre gli iberici se ne sono aggiudicate 29, comprese le ultime 19 consecutive. E ai primati si aggiunge quello del bottino di Toni Bou, che somma un nuovo titolo a quello conquistato una settimana prima e ai 50 complessivi gi¨¤ in cassaforte.
dominio assoluto
¡ª ?Nell¡¯albo d¡¯oro di questa gara istituita nel 1984, gli inseguitori sono distanti: al secondo posto c¡¯¨¨ la Francia, con cinque vittorie, al terzo la Gran Bretagna con quattro, e quarta l¡¯Italia, riuscita a centrare l¡¯impresa nel 1987. Come per le altre discipline che a fine estate assegnano i titoli alle squadre nazionali, anche in questo caso contano i risultati di giornata dei tre piloti selezionali, che naturalmente devono ottenere il minor numero di penalit¨¤, vale a dire posare a terra i piedi il minor numero di volte nelle zone no stop. Con una particolarit¨¤, nel conteggio generale non si considerano tutti i punteggi, ma solo quelli ottenuti dai due migliori rappresentanti in ogni tratto controllato dai giudici.?Su un totale di 15 prove da ripetere nei due giri, gli spagnoli hanno chiuso la giornata con 23 penalit¨¤, meno della met¨¤ del team francese, che schierava Benoit Bincaz, Hugo Dufrese e T¨¦o Colairo. Terzi, con due sole penalit¨¤ in pi¨´ si sono inseriti gli italiani Matteo Grattarola (quarto nel mondiale individuale outdoor), Luca Petrella e Gianluca Tournour, che hanno perso una posizione rispetto all¡¯edizione 2022, disputata all¡¯interno del parco dell¡¯autodromo di Monza.
il gotha femminile
¡ª ?Oltre al mondiale assoluto, l¡¯appuntamento che chiude la stagione internazionale del trial all¡¯aperto comprende altre tre classifiche: il Trial delle Nazioni femminile, l¡¯International Trophy una sorta di trofeo per nazioni di ¡°serie B2 e il Trial delle Nazioni Challenge, che propone la formula mista con squadre di due giovani, una ragazza e un ragazzo. Tra le donne la campionessa del mondo Emma Bristow ha ancora una volta guidato la nazionale inglese al successo, con Alice Minta e Kaylyn Adshead, con un totale di sole 5 penalit¨¤. Solo le spagnole sono riuscite a tenere il passo, a 9 penalit¨¤, mentre per il terzo posto se la sono giocata Norvegia, Francia e Italia. Ma dopo il risultato sull¡¯ultimo gradino di un anno fa, le giovani trialiste hanno dovuto accontentarsi della quinta posizione a causa delle otto penalit¨¤ accumulate nell¡¯undicesima zona del secondo giro, risultata fatale. Senza la veterana Sara Trentini, passata da titolare a riserva, Andrea Sofia Rabino, Alessia Bacchetta e Martina Gallieni hanno chiuso la loro avventura con 36 penalit¨¤, solo una pi¨´ della Francia e tre pi¨´ della Norvegia che ha centrato l¡¯obiettivo del podio.
italiani secondi nel challenge
¡ª ?Un anno fa l¡¯Italia era riuscita nell¡¯impresa di aggiudicarsi il Challenge per i giovani, con Mirko Perdetti e Alessia Bacchetta, mentre ad Auron la formazione ¨¨ stata rinnovata, con il passaggio della Bacchetta nella squadra femminile A. Al suo posto ¨¨ stata inserita Martina Brandani e la coppia ha dimostrato di essere competitiva da subito, mantenendo il comando nelle prime 10 zone del primo giro, ma poi Jone Sandvik e Ingeborg Aurora Bergensen sono risultati pi¨´ precisi nelle fasi finali e hanno portato la Norvegia alla vittoria, con 17 penalit¨¤, contro le 33 dei nostri rappresentanti. Al terzo posto, ma molto staccata, con 67 penalit¨¤, si ¨¨ inserita la Germania. Nell¡¯International Trophy, dove l¡¯Italia e le nazionali di primo livello non erano schierate, il titolo ¨¨ andato al Giappone, con una sola penalit¨¤, seguito da Germania e Repubblica Ceca.
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