Pubblicate nelle ultime ore alcune conversazioni imbarazzanti che coinvolgerebbero il team principal Red Bull. Wolff e Brown insistono: "Ora pi¨´ trasparenza"
Il ¡°caso Horner¡± ¨¨ destinato a lasciare a lungo il segno in questa stagione F1 2024 prossima al via. Anche se l¡¯inchiesta interna della Red Bull ha ufficialmente scagionato il team principal da venti anni al timone della squadra sorta sulle ceneri della Jaguar, emergono nuovi risvolti di questa pagina della storia del team tornato da tre anni ai vertici della massima Formula grazie ai titoli di Max Verstappen.
SCREENSHOT COMPROMETTENTI
¡ª ?Nelle ultime ore sono state infatti divulgate tramite una mail anonima inviata a un centinaio di addetti ai lavori gli?screenshot?di alcune chat compromettenti che sarebbero attribuite a Christian Horner. Nuovi elementi che, qualora ne fosse confermata la genuinit¨¤, peserebbero come macigni sulla credibilit¨¤ del team principal inglese mettendo nuovamente a repentaglio la sua posizione all¡¯interno del team campione del mondo in carica tra i piloti ed i costruttori. Alcuni passaggi sono piuttosto compromettenti, a un certo punto per esempio la collega chiede a Horner cosa vuole che indossi il giorno dopo sull'aereo sul quale viagger¨¤ il team. E lui non va per il sottile, facendo riferimento al fatto che la cosa pi¨´ importante ¨¨ cosa la donna avrebbe indossato sotto i vestiti. Poi continue allusioni sessuali e alcune foto ambigue, e alla fine Horner che si scusa pi¨´ volte. E, infine, il team principal - sposato con l'ex Spice Girls Geri Halliwell, che un mesetto fa aveva detto di "non credere a certe speculazioni" - chiede alla donna di cancellare tutte le conversazioni. Stava gi¨¤ venendo fuori qualcosa? Horner aveva sentito puzza di bruciato e stava cercando di correre ai ripari probabilmente. Troppo tardi, forse.
AI PRIMI DI FEBBRAIO L¡¯INIZIO DELLO SCANDALO
¡ª ?Lo scandalo era emerso lo scorso 5 febbraio, con un articolo sul quotidiano sportivo olandese De Telegraaf a firma di Erik Van Haren, notoriamente vicino alla famiglia di Max Verstappen e quindi ben informato sulla situazione all¡¯interno della Red Bull. Secondo Van Haren, Christian Horner era stato posto sotto inchiesta interna dalla Red Bull per comportamenti ¡°inappropriati¡± nei confronti di una dipendente del team. Una decina di giorni pi¨´ tardi era stato lo stesso De Telegraaf a fornire ulteriori risvolti sul caso, sostenendo che Horner avesse assunto comportamenti ¡°sessualmente trasgressivi¡± nei confronti della dipendente. Lo stesso team-manager avrebbe offerto alla donna una cospicua somma di denaro, circa 760.000 Euro, in cambio del suo silenzio. Sempre in quei giorni si era iniziato a parlare di ¡°chat¡± testuali che confermavano le accuse dell¡¯impiegata.
HORNER SCAGIONATO. Oppure NO?
¡ª ?Nel frattempo l¡¯attivit¨¤ sportiva della Red Bull non si ¨¨ mai interrotta, con il ¡°vernissage¡± di Silverstone e quindi la presentazione della nuovissima Red Bull RB20 affidata come sempre a Max Verstappen e Sergio Perez. L¡¯inchiesta interna del team di Milton Keynes ¨¨ continuata e nelle scorse ore Horner ¨¨ stato ¡°scagionato¡± da ogni accusa, mantenendo il ruolo di team-principal. Nella giornata di oggi, per¨°, la diffusione delle chat che di fatto riapre questo caso.
LE REAZIONI DI WOLFF E BROWN
¡ª ?Unanime la reazione dei team principal di Mercedes e McLaren, Toto Wolff e Zak Brown. Secondo Wolff, ¡°le poche righe emesse dalla Red Bull nel suo comunicato non sono sufficienti per fare chiarezza sulla situazione. Per uno sport come la Formula Uno che aspira ad una importanza globale, c¡¯¨¨ bisogno di una maggiore trasparenza. Non si pu¨° lasciare sul vago un argomento cos¨¬ delicato, e credo che addetti ai lavori ed organizzatori abbiano il dovere di esaminare la situazione a fondo prima di proseguire¡±. Per Brown ¡°vanno fornite maggiori informazioni e va tracciata una linea netta su questo caso. Bisogna essere certi che sia stata impiegata la massima trasparenza, onde evitare il sorgere di continue speculazioni. Su questa storia ci sono molte domande senza risposta e non credo che questo possa giovare al nostro sport¡±.
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