A Suzuka, durante un'intervista a Hamilton, nell'inquadratura appariva anche un codice per ordinare da bere. Il risultato? La richiesta pi¨´ gettonata era proprio la bevanda del marchio austriaco, rivale nel Circus
Dopo il GP del Giappone di F1, la Red Bull ¨¨ diventata un'ossessione per il team Mercedes. Non c'entrano i risultati di Suzuka, teatro dell'ennesimo trionfo di Max Verstappen. Stavolta la squadra di Lewis Hamilton e George Russell ha dovuto fare i conti con un episodio esterno alla pista. La disavventura, a dir poco grottesca, ¨¨ stata causata da un QR Code per i drink apparso nel momento meno opportuno. E a subirne le conseguenze ¨¨ stato il personale del team austriaco, travolto da richieste targate... Red Bull.
che beffa
¡ª ?La notizia ¨¨ stata resa nota dal portale Global247news. Tutto ¨¨ nato nel weekend di Suzuka, quando Hamilton ha concesso un'intervista televisiva dal motorhome Mercedes. Mentre Lewis parlava, accanto a lui, spiccava un QR Code che, di solito, ¨¨ utilizzato da piloti e personale per ordinare drink e bibite. Sfortunatamente per il team di Stoccarda, il dettaglio non ¨¨ passato inosservato. E cos¨¬, in poche ore, sono arrivate numerose richieste dai telespettatori che hanno riconosciuto il particolare e inquadrato il codice. Moltissime di queste erano proprio le Red Bull, ovvero le celebri bevande energetiche prodotte dal marchio austriaco, fondatore anche dell'omonimo team di F1 che ormai ¨¨ il rivale pi¨´ accanito. Una specie di autogol che ha sorpreso la Mercedes.
rimedio
¡ª ?Infatti la scuderia delle Frecce d'argento ¨¨ stata costretta a cambiare il QR Code per fermare le ordinazioni. Il danno comunque era gi¨¤ stato fatto. Come ha confermato un portavoce Mercedes proprio a Global247news, "gli ordini non hanno smesso di arrivare anche diverse ore dopo l'intervista". Insomma poco da fare: Red Bull sa essere un grattacapo per Mercedes anche fuori dalla pista.
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