MotoGP e Formula 1 hanno corso per la prima volta sul circuito portoghese: analizziamo le differenze con la telemetria tra la Ducati di Miller e la Mercedes di Bottas
QuestĄŻanno lĄŻemergenza sanitaria ha costretto a modificare il calendario della MotoGP e della Formula 1. Alcune gare sono state cancellate e per recuperare i round persi gli organizzatori hanno colto lĄŻoccasione per inserire nuovi circuiti, mai affrontati prima dalle due classi regine. Un esempio ¨¨ Portimao, pista portoghese famosa per i saliscendi mozzafiato dove la Superbike corre da molto tempo: MotoGP e F1 hanno debuttato su questo tracciato proprio questĄŻanno e, dopo il confronto al Mugello, anche questa volta le differenze tra le monoposto e i prototipi del Motomondiale sono incredibili. Il record a quattro ruote ¨¨ di 1ĄŻ16Ąą466, mentre quello a due ruote ¨¨ di 1ĄŻ38Ąą892. Guardate il video in copertina e salite a bordo della Mercedes di Valtteri Bottas e della Ducati di Jack Miller, con tanto di telemetria (con indicazioni velocit¨¤, marcia, acceleratore e freno), per scoprire le differenze di guida di questi due talenti.
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POTENZA VS AERODINAMICA
ĄŞ ?Sul lungo rettilineo di Portimao la Ducati di Jack Miller ha superato i 340 km/h, oltre 10 km/h pi¨´ veloce della Formula 1, nonostante la monoposto esca molto pi¨´ forte dallĄŻultima curva e freni molto pi¨´ in fondo alla prima staccata. La prima curva a destra ¨¨ molto spigolosa e, grazie allĄŻaerodinamica che la tiene schiacciata a terra, la F1 la affronta a ben 225 km/h la curva e riesce a fare tutto in pieno fino al tornantino successivo. In moto si ¨¨ costretti a rallentare tanto e ad alleggerire il gas per farla girare. Grandi differenze anche al famoso scollino, che obbliga ancora una volta a pelare lĄŻacceleratore alla MotoGP che, nonostante le alette e lĄŻelettronica, fa alzare la ruota anteriore. La monoposto, invece, non fa neanche un sussulto: il carico aerodinamico la tiene a terra e le permette di curvare a sinistra nella compressione in piena a 270 km/h. Qui le forze G sono molto alte e il pilota ¨¨ in grado di resistere senza esitare o correggere la traiettoria. Anche allĄŻultima curva, una lunga destra di percorrenza, la Formula 1 fa tutto a gas aperto, come se fosse un rettilineo: 270 km/h che diventano 290 km/h pochi metri dopo lĄŻuscita. In questo punto non cĄŻ¨¨ niente da fare per la MotoGP: lĄŻangolo di piega ¨¨ di 60Ąă e la velocit¨¤ di 148 km/h, ma per farla girare i piloti devono puntare lĄŻacceleratore e aspettare di vedere lĄŻuscita prima di spalancare e fiondarsi verso il traguardo.
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