caso floyd
Hamilton esulta per la condanna dell'agente: "Giustizia! La morte di George non ¨¨ stata vana"
Il verdetto di colpevolezza, per tre capi di imputazione, per il poliziotto Derek Chauvin, che il 25 maggio 2020 a Minneapolis uccise, soffocandolo con un ginocchio sul collo, l'afroamericano George Floyd, ha avuto una vasta risonanza nel mondo con un ampio apprezzamento. In attesa di stabilire, entre 6-8 settimane l'entit¨¤ della pena per l'agente, si sono levate molte voci di plauso per l'operato della corte. Fra queste, arrivata via twitter, c'¨¨ anche quella di Lewis Hamilton, uno dei pi¨´ strenui sostenitori del 'Black Lives Matter', il movimento di protesta scatenatosi dopo l'omicidio di Minneapolis.
Morte non vana
¡ª ?"GIUSTIZIA per George! Le emozioni che provo in questo momento sono difficili da descrivere - il messaggio (sopra) del campione del mondo di F.1 -. Derek Chauvin ¨¨ stato dichiarato colpevole. Questa ¨¨ la prima volta che un agente bianco ¨¨ stato condannato per l'omicidio di un uomo di colore in Minnesota. Questo ¨¨ monumentale, la morte di George non ¨¨ stata vana".
Primo passo
¡ª ?Poi Hamilton prosegue, sottolineando che questo deve essere solo l'inizio di un pi¨´ ampio percorso da intraprendere: "Per¨° questo ¨¨ solo un passo nel cammino verso una societ¨¤ pi¨´ equa. Dalla morte di George, tante altre persone nere sono morte per mano della polizia e dobbiamo assicurarci che lo slancio di oggi continui. La lotta non ¨¨ finita e c'¨¨ ancora molto da fare. I miei pensieri e le mie preghiere vanno alla famiglia di George: spero che avranno un senso di pace da questo risultato. #BlackLivesMatter".
In prima linea
¡ª ?Lewis Hamilton si ¨¨ sempre esposto in prima persona nella lotta contro le discriminazioni verso i neri, sia scendendo in piazza nelle manifestazioni di protesta, sia portando il messaggio del Black Lives Matter in pista e sul podio, nel cerimoniale che precede e chiude i GP di F.1. Un segnale della sua caratura di campione, che va oltre i meriti del pilota per esporsi in battaglie sociali spesso trascurate da chi conduce un'esistenza molto agiata e ricca di gloria e popolarit¨¤.
Gazzetta dello Sport
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