Il circuito dell'Hungaroring, dove si corre nel weekend, ¨¨ lento e tortuoso, ma presenta tre staccate delicate ed ¨¨ impegnativo per il raffreddamento dell'impianto frenante
Dall¡¯Inghilterra all¡¯Ungheria, tutto in due settimane. La Formula 1 vola nell¡¯Europa dell¡¯Est e nel week end del 23 luglio fa tappa all¡¯Hungaroring, un appuntamento attivo dal lontano 1986, quando Nelson Piquet si prese la vittoria sulla Williams motorizzata Honda. Il circuito, lungo 4.381 metri, a mezzora da Budapest ¨¨ mediamente impegnativo per i freni: come riporta la Brembo, in una scala da 1 a 5, ha un indice di difficolt¨¤ di livello 3. ? una sorta di grande kartodromo composto da curve di 180 gradi, dove l¡¯assenza di lunghi rettilinei pone un importante limite al raffreddamento dei freni.?
valori di frenata differenti
¡ª ?All¡¯Hungaroring, che sar¨¤ percorso per 70 giri, i piloti usano il pedale per decelerare per 11 volte al giro, per il 19% del tempo speso in frenata. Le undici frenate del GP Ungheria sono contraddistinte da valori molto differenti tra loro, specie per le decelerazioni: in 4 curve si superano i 4,5 G, altrettante vanno tra 3 e 4 G e nelle restanti si resta sotto i 2,8 G. Singolare ¨¨ l¡¯utilizzo dei freni in 4 curve consecutive, dalla 11 alla 14: in nessuna di queste, infatti, lo spazio di frenata supera i 90 metri.?
la prima staccata
¡ª ?Delle 11 frenate del GP di Ungheria, quattro sono considerate impegnative per i freni, due sono di media intensit¨¤ e le cinque restanti sono le pi¨´ semplici da gestire. La frenata pi¨´ dura ¨¨ quella della prima curva: per passare da 317 km/h a 95 km/h i piloti devono frenare per 2,7 secondi, con un carico di 151 kg sul pedale del freno, una decelerazione di 4,8 G e uno spazio di frenata di 120 metri. Attenzione anche alla curva 12, dove da 272 km/h si scende a 110 in 88 metri e 1,85 secondi di frenata, con una decelerazione massima di 4,7 G e un carico sul pedale del freno di 149 kg.
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