Il pilota messicano della Red Bull ad Abu Dhabi ha duellato con Hamilton per aiutare la rimonta del compagno Verstappen. Ma per tutta la stagione ¨¨ stato un fattore chiave nel Mondiale di F1
? stato senza dubbio uno dei team radio simbolo del gran finale di Abu Dhabi in F1: ¡°Oh, Checo ¨¨ una leggenda!¡±, ha esultato Max Verstappen con il muretto Red Bull dopo aver assistito quasi incredulo al sacrificio del compagno di squadra che, con gomme morbide ormai consumate, ha allargato le spalle per difendersi dagli attacchi di Lewis Hamilton, facendogli perdere tutto il vantaggio accumulato. Un momento cruciale nella partita a scacchi di Yas Marina, che il Campione del Mondo 2021 ha voluto sottolineare anche il giorno dopo essere entrato nella storia delle corse: ¡°Perez ha fatto qualcosa di pazzesco¡±, ha spiegato Max nell¡¯intervista esclusiva alla Gazzetta. Ma quanto ha influito il comportamento del messicano nella vittoria del titolo del ventiquattrenne olandese?
f1 la difesa a yas marina
¡ª ?A un primo sguardo, il momento davvero decisivo per l¡¯assegnazione del Mondiale pi¨´ rocambolesco di sempre potrebbe apparire quello dell¡¯ingresso della Safety Car, mandata in pista nel corso del giro 53 dei 58 previsti in seguito all¡¯incidente di Nicholas Latifi. Se ¨¨ vero che, senza la neutralizzazione dei distacchi sul finale, la partita non si sarebbe mai riaperta, altrettanto vero ¨¨ come il trionfo di Verstappen poggi le proprie fondamenta sulla stoica ¡ª durissima ma corretta ¨C difesa di Perez al ventesimo giro, che ha permesso a Max di recuperare 7 secondi in meno di due passaggi. La strategia dell¡¯olandese ha infatti funzionato principalmente grazie al fatto che Hamilton non ha mai avuto il gap per uno stop ai box... gratis.
hamilton e la finestra di safety car
¡ª ?A Lewis sarebbero bastati, infatti, 14 secondi di margine per fermarsi in regime di Safety Car, montare un nuovo treno di gomme e tornare in pista davanti al rivale, che a quel punto avrebbe (come minimo) avuto maggiori difficolt¨¤ nell¡¯affondare un attacco all¡¯ultimo giro. Il vantaggio dell¡¯inglese, per¨°, era di ¡°soli¡± 11 secondi, sufficienti per guidare con una discreta serenit¨¤ in vista degli ultimi chilometri, ma non abbastanza per tenere la posizione sulla Red Bull numero 33 in caso di pit-stop. Considerando il tempo perso alle spalle di Perez, basta un calcolo di aritmetica elementare per rendersi conto di quanto il ruolo di Checo sia stato cruciale per la vittoria del compagno.
perez, abu dhabi come il 2021
¡ª ?Il ruolo giocato a Yas Marina altro non ¨¨ che l¡¯emblema dell¡¯intero 2021 dell¡¯ex Force India: quasi sempre alle spalle del compagno, poco appariscente, discontinuo nelle prestazioni e spesso in difficolt¨¤ nel trovare fiducia al volante della Red Bull, ma presente nei momenti davvero importanti. Il migliore amico che tutti dovremmo avere al nostro fianco. Come a Baku quando, con quella pole position alla ripartenza dalla bandiera rossa (causata dallo scoppio della gomma posteriore di Verstappen) Checo ha mandato in confusione Hamilton, lungo in curva 1 per aver pasticciato con i tasti sul volante. O come quando, grazie all¡¯eccezionale difesa sul bagnato a Istanbul, ha rallentato la rimonta di Lewis ¨C poi quinto ¨C o, andando in pressing negli ultimi giri del GP Messico, ha costretto il rivale a difendersi piuttosto che pensare a una possibile strategia alternativa per attaccare Max.
mercedes-red bull, fuori i secondi
¡ª ?D¡¯altro canto, che gli scudieri sarebbero stati determinanti, in una lotta per il titolo cos¨¬ combattuta sul filo dei dettagli e degli episodi, continuavamo a ripetercelo sin da inizio stagione. Lo sa bene anche Valtteri Bottas, il cui apporto ¨¨ stato uguale e contrario a quello di Perez: molto pi¨´ veloce in qualifica, di sicuro pi¨´ costante e pi¨´ a proprio agio con la macchina, quasi sempre vicino ai due pretendenti al trono, ma rumorosamente assente quando Lewis ha avuto bisogno del suo aiuto. A Sochi, nonostante il motore fresco, il finlandese non ha opposto alcuna resistenza agli attacchi di Verstappen, con la dormita in partenza a Citt¨¤ del Messico che rischia di diventare la fotografia perfetta dei cinque anni al volante della Mercedes. E chiss¨¤ che Lewis, nel suo eremitaggio del post Yas Marina, non stia proprio riflettendo su come sarebbero potute andare le cose se l¡¯amico Valtteri, piuttosto che restare imbottigliato a centro gruppo, si fosse trovato almeno a una decina di secondi da Verstappen, impedendogli di fermarsi ai box senza perdere posizioni¡
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