La pista dell'Isola di Notre Dame a Montreal, dove si corre nel weekend del 19 giugno, ai raggi X: i passaggi pi¨´ spettacolari e le staccate maggiormente impegnative in base ai dati forniti dalla Brembo?
Nel week end del 19 giugno si corre il GP del Canada di F1, che torna a disputarsi dopo le due edizioni saltate per la pandemia, sul circuito dell'Isola di Notre Dame intitolato a Gilles Villeneuve. Pista veloce, spesso teatro di gare spettacolari, con rettifili intervallati da staccate? decise e un paio di tornantini con una velocit¨¤ di uscita molto ridotta.
circuito hard
¡ª ?La pista, lunga 4361 metri e da percorrere per 70 giri, secondo i dati forniti dalla Brembo, ha solo il 18% del tempo sul giro speso in frenata, ma comporta una sollecitazione molto elevata dell¡¯impianto frenante. Il 'Gilles Villeneuve', da considerarsi quindi 'hard' per l'impegno dei freni, comporta temperature d'esercizio elevate per dischi e pastiglie e presenta sette frenate. Tre di queste sono molto impegnative, vediamole.
le tre frenate chiave
¡ª ?La prima concide con la staccata del rettilineo di partenza, dove si entra a 311 km/h e si esce a 159 con una delelerazione massima di 4,8 G. Altra frenata chiave, dove avvengono numerosi sorpassi, ¨¨ quella del tornantino della curva 10, dove si passa da 284 a 63 km/h con ben 2"47 di tempo di frenata. L'ultima ¨¨ la curva 13, la 'esse' che immette sul rettilineo di partenza e che, se impostata con un eccessivo taglio sul cordolo, pu¨° far perdere il controllo della vettura con il rischio di stamparsi su quello che ¨¨ stato ribattezzato 'il? muro dei campioni' per i tanti schianti eccellenti che l¨¬ si sono verificati. Alla curva 13, dunque, la velocit¨¤ iniziale ¨¨ di 329 km/h e quella finale di 142, con uno spazio di frenata di 109 metri e una potenza di 2493 Kilowatt. ? uno dei punti dove, nel bene e nel male, si decide la corsa. Allacciate le cinture.?
Gazzetta dello Sport
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