La F1 scopre Las Vegas: riflettori, mondanità e un super rettilineo da 2 km

Liberty Media l’aveva pensata giusta: cosa ci può essere di meglio di un GP negli Usa, velocissimo, in notturna, tra le comodità e le luci di una città come Las Vegas e per giunta collocato alla penultima tappa del calendario? Magari con la ciliegina di una situazione di classifica ancora incerta? Max Verstappen e la Red Bull sono stati decisamente guastafeste. Domenica la F1 torna per la terza volta in stagione negli Stati Uniti dopo le tappe di Miami ed Austin, scoprendo il nuovissimo tracciato cittadino della capitale del Nevada, a 41 anni dall’ultima volta in cui le monoposto si sfidarono nel circuito allestito nel parcheggio del Caesars Palace.?

f1 e usa

La curiosità di scoprire cosa è stato ideato resta comunque grande, il risultato sportivo conterà decisamente un po’ meno, essendo ormai stati assegnati da tempo i titoli piloti e costruttori 2023. In città fervono i preparativi, con la chiusura di strade ed elevazioni delle barriere protettive lungo la Las Vegas Strip che hanno iniziato inevitabilmente a stravolgere la quotidianità in città. La F1 e gli Stati Uniti stanno vivendo una nuova felice luna di miele, come dimostra il successo della recente gara nella non lontanissima (per i canoni? di distanza statunitensi) Austin: in Texas si sono registrati 432 mila spettatori nei tre giorni di gara, anche in questo caso con risultato del Mondiale già noto. Non male come risultato.?

mondanità e prezzi alti

La prova di Las Vegas nasce però più come appuntamento mondano, un po’ per via della location, un po’ per via dell’orario di gara, le 22 locali di sabato 18 novembre che corrisponderanno alle 7 di domenica 19 novembre in Italia (non sarà però la prima volta di sabato: l’ultima volta è accaduto nel 1985 in Sud Africa). E poi c’è quella mondanità legata ai costi dell’”esserci”. Il Wynn Grid Club offrirà un pacchetto da 50mila dollari con annessi biglietti per la gara, tour in elicottero e trasporto al circuito. C'è anche la "possibilità" di acquistare un giro veloce in pista e "accesso a sistemazioni a cinque stelle al Wynn Las Vegas". Tutti i migliori hotel hanno rispolverato tariffe pre-Covid e hanno creato esperienze legate alla F1 su misura per i facoltosi ospiti. Per chi non volesse andare effettivamente in pista, con 7mila dollari c’è l’accesso Sports Illustrated Club SI per guardare la gara con ospiti illustri come David Beckham e Shaquille O'Neal.?

incognita gomme

Da un punto di vista tecnico si riparte dalla lotta per il secondo posto costruttori tra Mercedes e Ferrari, con la Red Bull che vorrà comunque ben figurare tra i riflettori della notte di una delle città più glamour al mondo: il team di Milton Keynes non è forte solo in pista, ma anche e soprattutto nel marketing. Il tratto rettilineo tra la 12 e la 14 è lungo 1,9 km e si preannuncia uno dei teatri di gara più interessanti del campionato. Da non sottovalutare nemmeno il problema temperature: correre in notturna a metà novembre è un’incognita, mandare in temperatura le gomme potrebbe non essere semplice.?

livrea ferrari

La Ferrari visse negli anni della prima epoca d’oro della Formula 1 in America alcune delle sue pagine più memorabili, con Niki Lauda, vincitore di due titoli mondiali (1975 e 1977) nonché di un GP a Watkins nel 1975, ma anche con Clay Regazzoni, primo a Long Beach nel 1976, Carlos Reutemann, re a Watkins Glen 1978, e con Gilles Villeneuve che nel 1979 fece sua sia la corsa di Long Beach che quella di Watkins Glen con la mitica 312 T4. A quei tempi sulla carrozzeria delle Ferrari oltre al rosso c’era molto bianco, che la Ferrari ha deciso di riscoprire in occasione del ritorno a Las Vegas, modificando la livrea della SF-23 rendendola unicamente bianca e rossa. Anche Leclerc e Sainz parteciperanno all’iniziativa: i loro caschi saranno ispirati al GP e avranno i colori bianco e rosso, al pari della tuta speciale da gara.