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Forghieri, il genio compie 87 anni: all¡¯anima Ferrari le chiavi della 'sua' Modena
Domani, nel giorno del suo 87esimo compleanno, Mauro Forghieri (nato il 13 gennaio 1935) ricever¨¤ nella sala del consiglio comunale della 'sua' Modena le chiavi della citt¨¤ e la cittadinanza onoraria. Nella lettera inviata nei mesi scorsi al presidente del consiglio comunale Fabio Poggi per avviare il percorso della cittadinanza onoraria, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli sottolineava come ¡°nella sua carriera professionale e nella sua storia personale Forghieri ha espresso a livelli inarrivabili alcune delle caratteristiche che meglio identificano la nostra comunit¨¤: talento, passione, creativit¨¤, spirito di innovazione e ha contribuito in modo fondamentale a portare l¡¯amore per la qualit¨¤ e la bellezza, segni distintivi del nostro territorio e simboli del marchio Ferrari, cos¨¬ come di Lamborghini e Bugatti ¡ª altre prestigiose aziende che si sono avvalse del suo estro e della sua esperienza ¡ª sul tetto del mondo¡±.
perch¨¦ forghieri
¡ª ?Mauro Forghieri ¨¨ stato un grande protagonista del mondo delle corse, progettista di Formula 1, direttore tecnico e deus ex machina della Ferrari dal 1962 al 1971 e dal 1973 al 1984. Con Forghieri alla guida, per oltre un ventennio, la Scuderia del Cavallino ha progettato e realizzato i bolidi pi¨´ innovativi e competitivi vincendo tutto, ovunque, conquistando la vetta del mondo della F1 con sette titoli iridati costruttori, con imprese memorabili che hanno fatto la storia del Motorsport. Forghieri non ¨¨ considerato soltanto un ¡°super tecnico¡± di qualit¨¤, ma era ed ¨¨ per tutti l¡¯ingegnere, il simbolo di chi sa ¡°inventare¡± un motore e un¡¯auto da corsa andando spesso controcorrente, di chi sa gestire una squadra in pista, di chi sa dominare le tensioni e accettare le sfide spostando l¡¯asticella sempre pi¨´ avanti. Forghieri ha guidato il settore racing di Maranello con passione e competenza trasformando una ¡°questione tecnica¡± in arte, in un fatto culturale.
forghieri e ferrari
¡ª ?Di Enzo Ferrari, classe 1898, ideatore e patron del brand pi¨´ conosciuto del pianeta anche secondo Forbes, si ¨¨ detto e scritto di tutto. In sintesi l¡¯uomo di Maranello ¨¨ stato definito: ¡°Un fenomeno capace di trasformare i sogni in realt¨¤: geniale quanto irascibile, diffidente, cinico, lunatico, uno che non conosce la parola grazie¡±. Di Mauro Forghieri, chiamato a 26 anni direttamente dal ¡°Grande Vecchio¡± a guidare il pi¨´ importante reparto corse al mondo, si ¨¨ usata una sola parola: ¡°furia¡±. Perch¨¦, si mormorava nel reparto corse e nei box dei circuiti, l¡¯ingegnere ¨¨ geniale quanto infiammabile. Scatti d¡¯ira che precedevano o accompagnavano colpi di genio. In effetti Forghieri sul lavoro era cos¨¬, un artista agitatore di talenti, quanto fuori era riservato, affabile, aperto, disponibile, sempre pronto a dare una mano a chiunque la chiedesse, non solo nel giro sempre teso delle corse. ¡°Le corse ¨C dice ancora oggi Forghieri ¨C non sono solo un insuperabile banco di prova tecnico e una straordinaria vetrina per l¡¯immagine aziendale ma sono soprattutto una scuola di vita, professionale e umana: quando non c¡¯¨¨ agonismo ci si adagia¡±. E Forghieri mai si ¨¨ adagiato e mai si ¨¨ accontentato, dando tutto sin dal primo giorno a Maranello, consapevole di avere il pieno appoggio del ¡°padrone¡± che lo incitava: ¡°Fai quello che sai fare. Metticela tutta. E non aver paura: ricordati che qui ci sono io¡±. Parole di Enzo di grande umanit¨¤ ma dal sapore e dal valore di ¡°ordini militari¡±.
lo spirito di forghieri
¡ª ?E il giovane ingegnere ha sempre dato tutto per il Cavallino, facendo spesso miracoli esaltando ad arte la sua conduzione tecnica e agonistica. Mai, per¨°, ha taciuto quando non era convinto di quel che il commendatore voleva imporgli. ¡°Io gli sono rimasto vicino ¨C dir¨¤ Forghieri ¨C come gli sono rimasti vicini quelli che hanno saputo dirgli di no. A Ferrari ¨¨ impossibile raccontare storie. Io l¡¯ho fatto urlare, non l¡¯ho mai blandito. Non l¡¯ho mai chiamato ingegnere perch¨¦ non lo era. L¡¯ho sempre chiamato commendatore. La sua stima per me ¨¨ stato tutto, in quegli anni di duro lavoro, di grandi soddisfazioni, di trionfi che sono nell¡¯albo d¡¯oro dello sport mondiale e vanno oltre i confini dello sport¡±. Senza la Ferrari le corse avrebbero avuto (e avrebbero tutt¡¯ora) un¡¯altra piega e forse la Formula 1 non sarebbe esistita e non esisterebbe pi¨´. E senza ¡°quel¡± Forghieri il Cavallino non sarebbe stato il simbolo stesso dell¡¯automobilismo di ieri, di oggi, di domani. Anche i grandi amori possono finire.
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l¡¯altro forghieri
¡ª ?Nel 1987, dopo 28 anni a tempo pieno, Forghieri lascia la Ferrari per passare alla Lamborghini: ¡°Poche parole: io al commendatore ¨C dice Forghieri ¨C ¡°Me ne vado¡± e poche parole Ferrari a me: ¡°Vai pure, me ne vado presto anch¡¯io¡±. E cos¨¬ sar¨¤. Si chiudeva un¡¯epopea. Enzo morir¨¤ il 14 agosto 1988. Forghieri aveva fatto miracoli alla Ferrari, inventando e realizzando nuovi motori, nuove macchine, una nuova organizzazione del reparto corse che dura ancora oggi, addirittura un nuovo approccio alle corse, dalla progettazione negli uffici alla conduzione del box e dei piloti in pista con l¡¯obiettivo unico del ¡°miglior risultato possibile¡±. Mauro Forghieri, nato a Modena il 13 gennaio 1935, fresco di laurea in ingegneria meccanica entra nella fabbrica del Cavallino di via Abetone Inferiore in forza alla squadra ¡°sviluppo motori¡± e nel novembre 1961, ventiseienne, viene messo da Ferrari a capo del reparto corse di Maranello in sostituzione del burbero ingegnere toscano dalla matita geniale e dal cuore d¡¯oro Carlo Chiti messo alla porta insieme ad altri tecnici e dirigenti per irrisolte beghe interne per lo pi¨´ causate ¨C si diceva all¡¯epoca ¡ª dall¡¯invadenza in fabbrica della moglie di Enzo. Fra i tanti record conquistati da Forghieri c¡¯¨¨ quello di essere stato vicino a Ferrari per quasi 28 anni, tra gli inizi degli anni ¡¯60 e la met¨¤ degli anni ¡¯80, la lunga stagione d¡¯oro e romantica del Cavallino che consolidava il proprio mito affermandosi come fenomeno mondiale creando le basi delle affermazioni, specie di mercato, dell¡¯era della globalizzazione. I numeri, pur eclatanti, non riescono da soli a esprimere il valore del lavoro di Forghieri e dei suoi collaboratori, a dir poco eccellenti. Resta il fatto che in oltre un quarto di secolo, in competizione con i colossi automobilistici mondiali (basti pensare alla Ford, alla Mercedes, alla Bmw, alla Honda, alla Renault) le rosse progettate e sviluppate dall¡¯ingegner Forghieri conquistano 54 vittorie nei GP iridati, quattro campionati del Mondo F1 ¡°Piloti¡± e sette ¡°Costruttori¡±, oltre a 16 titoli internazionali (di fatto altri campionati mondiali) per auto a ruote coperte (Sport Prototipi e GT) contrassegnati dagli storici duelli con il colosso americano Ford, immortalati anche nel film del 2019 Le Mans ¡¯66, la grande sfida, la mitica corsa francese scelta sin dal 1964 da Henry Ford II (su indicazione del giovane manager Lee Iacocca) per rilanciare il marchio in crisi.
rilancio
¡ª ?Forghieri inventa di tutto, ad esempio le bielle in titanio nate da un confronto in una cena a Berlino con ingegneri americani e russi che pallinavano le palette delle turbine non con i cilindretti ma con sfere di silice a differenza di quel che accadeva a Maranello creando microchip nelle bielle, per cui duravano poco e si rompevano. Aiuti venivano anche dai laboratori Fiat, dove spesso erano messi in pratica idee e progetti di Forghieri e del suo staff. Il ¡°piccolo ¨¨ bello¡± si adattava magnificamente alla Ferrari con dipendenti di qualit¨¤ ed eccellenze in settori strategici. Ricorda Forghieri: ¡°Avevamo persone speciali ovunque, ad esempio operatori alle macchine utensili con i quali bastava scambiare poche parole per ottenere qualsiasi oggetto: la fonderia era super e avevamo modellisti che sapevano arrampicarsi sugli specchi. Lavorare giorno e notte con gente cos¨¬, dal primo all¡¯ultimo, era il segreto del nostro successo. Io mi basavo sulla passione, sulla dedizione, sulla capacit¨¤ di ognuno: disegnavo per loro e questo ¨¨ fondamentale, nei progetti bisogna disegnare per gli uomini che si hanno in mano. Bisogna fare con le forze che hai. E le nostre forze spesso risultarono vincenti¡±. Davide batteva Golia. E non una sola volta. Conoscenza, intuito, anche azzardi, spesso anticipando il futuro. Il boxer 12 cilindri F1 pesava 180 kg, almeno 15 pi¨´ dell¡¯8 cilindri Cosworth grazie anche alle particolari leghe usate in guerra dalla Rolls Royce sui motori degli Spitfire: cos¨¬ Forghieri lavora su quelle stesse leghe, andando oltre, con l¡¯uso del magnesio. Molte componenti dei motori racing di quegli anni derivano da progetti e da tecnologie aeronautiche, in particolare militari. Si costruisce il futuro anche nel campo aerodinamico, con Forghieri che porta le rosse a Stoccarda, nella galleria del vento della locale universit¨¤.
la scommessa di forghieri
¡ª ?In Ferrari si accettano tutte le sfide, per lo pi¨´ vincendole anche con la capacit¨¤ di adattarsi al nuovo, come quando, per la sicurezza, diventando i circuiti pi¨´ lenti, la competitivit¨¤ non era pi¨´ data dai cavalli, ma dalla coppia del motore e dalla guidabilit¨¤ dell¡¯auto. Si affinano e si aggiornano progetti esistenti ma a volte si riparte da zero con lo stesso obiettivo: vincere! Poi, la storia della F1 insegna, ci sono alti e bassi e serve pazienza, oltre alla lungimiranza, per tornare al vertice. E per vincere, oltre ai tecnici e alla tecnica, Forghieri ha sempre prestato grande attenzione al pilota, non solo capace di spingere sull¡¯acceleratore ma anche capace di indirizzare i tecnici nel verso giusto. Dulcis in fundo, la questione del budget: per correre in F1 servivano e servono montagne di soldi. Fino all¡¯arrivo della Fiat, la Ferrari ha passato periodi difficili, addirittura rischiando di chiudere, almeno il reparto corse. Tempi duri: ¡°Spesso io andavo alle gare ¨C ricorda Forghieri ¨C e non sapevo se avremmo potuto far fronte alle spese. Per fortuna gli organizzatori sono sempre intervenuti con forti aiuti ben sapendo che la Ferrari era l¡¯automobilismo, come lo ¨¨ ancora oggi¡±. D¡¯altronde, o gli organizzatori pagavano o Ferrari ordinava ai suoi di rimettere le macchine nel camion e tornare a casa a Modena, dando forfait. Chi era Enzo Ferrari? Forghieri: ¡°Personaggio straordinario, unico, un duro. Lui taceva e io tacevo, lui urlava e io urlavo come lui. Aveva un grosso pregio: sapeva scegliere gli uomini di cui aveva bisogno¡±. Esattamente come Forghieri sapeva scegliere il proprio staff. Enzo Ferrari e Mauro Forghieri, due grandi personalit¨¤. Enzo ha dedicato la vita per creare il mito di se stesso, rendendosi immortale. Il ¡°suo¡± ingegnere ha contribuito a realizzare quel mito. Fra i due c¡¯era grande rispetto reciproco, ma comandava uno solo con l¡¯altro che aveva come privilegio il diritto di replica: cos¨¬ ha resistito per pi¨´ di un quarto di secolo, sempre difeso e valorizzato dal ¡°suo¡± Enzo.
oggi
¡ª ?Forghieri ama ancora tutte le sue creature, in particolare quella mitica 250 Gto, l¡¯auto che oggi ¡ª si dice ¡ª viene battuta all¡¯asta a 50 milioni di dollari. L¡¯ingegnere sorride, sempre impegnato a seguire il mondo delle corse, come spettatore appassionato che sa, una risorsa rispettata ovunque, oltre i confini della F1 il cui futuro pare segnato. Come? ¡°Ci sar¨¤ una Formula 1 ibrida e una F1 solo elettrica¡±. Parola di ¡°Furia¡±, l¡¯ingegnere sempre attento al nuovo perch¨¦, dice: ¡°Nella vita, come in pista, c¡¯¨¨ sempre qualcosa da imparare e da fare¡±. A fine anni 80 Forghieri aveva realizzato la prima vettura elettrica. ¡°Ero troppo in anticipo ¨C dice ¨C adesso questo tema della mobilit¨¤ ecologica mi appassiona e mi impegna. C¡¯¨¨ da studiare, da fare, da provare¡±. L¡¯ambizione di Forghieri da ragazzo era poter lavorare nel settore aereonautico. ¡°Mi piaceva volare e far volare¡±. Grazie, ingegnere, icona del Motorsport, per averci fatto volare e sognare con i bolidi rossi.
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