Sabato 11 dicembre la prima messa in onda su Sky Sport 1 del documentario che ripercorre gli ultimi tragici giorni del tre volte iridato F1, tra telemetrie, testimonianze e le sue dichiarazioni prima di morire
Un ralenti a oltre 300 km all¡¯ora. ¡°L¡¯ultimo giro di Ayrton¡±, docufilm di Sky Sport, cerca di rompere le leggi della fisica dilatando e trattenendo gli ultimi attimi fugaci e fuggenti di Ayrton Senna. Scava, completa, restituisce eventi e emozioni facendoli riecheggiare pi¨´ vividi e impattanti che mai. Non solo, il docufilm sul campione brasiliano di F1, firmato da Matteo Marani e con la prima messa in onda sabato 11 dicembre alle 22.45 su Sky Sport 1, fa nuova luce sulla tragedia dell¡¯incidente di Senna riportando a galla documenti, tasselli del puzzle delle inchieste che hanno seguito la morte del campione di F1 nel GP di Imola in quell¡¯indimenticato e indimenticabile 1 maggio 1994.
i dettagli tecnici sulla williams
¡ª ?Cos¨¬ retroscena e dettagli emergono, taglienti come quella sospensione ancorata al telaio della sua Williams che, spezzandosi, si ¨¨ conficcata fatalmente proprio nel casco di Senna. Cinque cm pi¨´ in basso e l¡¯epilogo, spiegano i medici, e sarebbe stato diverso. Ma questa ¨¨ solo la punta di un iceberg di cause e concause che vedono come principale responsabile il volante della sua FW16. ¡°Non posso mangiare neanche un panino, se ingrasso ¨¨ finita¡± aveva confidato Senna. Quella Williams che era stata l¡¯anno prima la scuderia dell¡¯eterno rivale Prost , quella macchina prima agognata e poi ottenuta, ¨¨ diventata la sua condanna. D¡¯altronde che qualcosa non tornasse lo si era capito fin dai test invernali. L¡¯abitacolo, nel tentativo di migliorare l¡¯aerodinamica, risultava stretto, troppo stringato per Ayrton che, raggomitolato, l¨¬ dentro ci stava a stento. Nella sua vecchia McLaren il brasiliano disponeva di un volante di 30 cm, qui c¡¯era lo spazio a malapena per 26 . Troppo pochi per fargli sprigionare quella guida spregiudicata, da sempre suo marchio di fabbrica. Non solo. Senna continuava a sbattere le nocche delle mani. Cos¨¬ non poteva andare avanti: l¡¯auto a detta del campione ¡°inguidabile¡± andava corretta e allora, insofferente, aveva preteso dai suoi uomini un cambiamento. Tic tac tic tac. Mentre l¡¯ultima notte di Ayrton scorreva inarrestabile i meccanici lavoravano per risolvere lo scomodo problema. In fretta e furia e a risparmio, si scoprir¨¤ in seguito.
i particolari dell¡¯ultima notte
¡ª ?Senna nel frattempo quella stessa notte, come al solito scaramantico ma questa volta turbato pi¨´ che mai, alloggiava nel consueto hotel, ¡°Castello¡±, stanza numero 200. Grazie alla sua presenza inaspettata una coppia di sposini si era rallegrata. Il suo umore invece era tutt¡¯altro che roseo. Nei frame originali eccolo pensieroso, assente, avvolto dalla preoccupazione. Ci aveva sempre tenuto a fare bella figura in Italia. La amava. Insieme alla pastasciutta. Spaghetti olio e formaggio per inciso. E a fargli cambiare idea non ci riusciva neanche il pi¨´ abile dei camerieri a cui Ayrton lasciava il gusto di elencare i piatti pi¨´ accattivanti del men¨´ per poi stroncarlo brutalmente: ¡°Per me pasta. In bianco¡±. E la pasta lo legava anche all¡¯amico Giancarlo Minardi e al suo motorhome, gettonatissimo per i pranzi in pista del brasiliano. A Imola era d¡¯obbligo un grande risultato per riprendersi le redini di un Mondiale che aveva visto nei primi due GP il trionfo di un ragazzotto di nome Schumacher. Ayrton, con tre vittorie in bacheca, di Imola era re indiscusso e da l¨¬ avrebbe voluto ripartire. Avrebbe, perch¨¦ in quella vigilia la sua testa vagava altrove. Poche ore prima, in qualifica era morto l¡¯austriaco Roland Ratzenberger, dopo un terrificante impatto alla Curva Villeneuve.
i materiali per il film
¡ª ?Maniacale e ossessivo nelle preparazioni di gara il brasiliano era solito effettuare sopralluoghi, passo a passo, dei circuiti da calcare. Come sempre, preoccupato davanti al Tamburello, una curva veloce quanto un rettilineo, da fare in pieno. Oggi ci pensa una chicane a smorzarla. ¡°C¡¯¨¨ qualcosa di storto sembra avere proprio gradini, bum bum...¡±, dal documentario riecheggia la sentenza del brasiliano. Era l¡¯anno dei cambiamenti di regolamento: le auto avevano serbatoi pi¨´ leggeri perch¨¦ erano stati introdotti i rifornimenti, al tempo stesso le sospensioni attive erano state cancellate: pi¨´ velocit¨¤ e meno tenuta, ecco la conseguenza. E Ayrton quella sera, alla vigilia del 1 maggio, alla luce di tutto questo aveva paura. A ragione: proprio la Tamburello, il giorno dopo, percorsa a velocit¨¤, quel 1 maggio, si rivel¨° la trappola di Ayrton che precedeva di 5 decimi Schumi, alle sue calcagna. In sottofondo entra in scena anche Flavio Briatore, custode dell¡¯emergente Schumacher, fresco di accordo per il motore Renault per la stagione successiva, notizia captata e non gradita da Ayrton. E poi negli attimi prima della tragedia di quel 1 maggio, l¡¯incidente al via della corsa che aveva subito fatto entrare in pista una safety car. La vettura, con la sua andatura lenta, aveva fatto raffreddare gli pneumatici delle monoposto che la seguivano, incrinando una tenuta gi¨¤ abbastanza precaria. Tutti questi elementi vengono snocciolati con cura e impreziositi con materiale d¡¯epoca. Dalle ultime riprese provenienti dalla vettura di Ayrton, alla telemetria, agli atti di un processo lunghissimo cominciato grazie a uno scoop della rivista Autosprint che per prima scoperchi¨° il problema di quel volante che, riassemblato male, fece perdere a Senna il controllo dell¡¯auto, trasformandola in scheggia impazzita. Video, racconti, contestualizzazioni, amici, protagonisti, medici.
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fermando la storia di senna
¡ª ?Il docufilm,tuffandosi a tratti pure nel passato di Senna per raccontarlo a tutto tondo in pi¨´ gradazioni e sfumature possibili, ben racchiude , come promesso dal titolo, l¡¯ultimo giro di Senna e i suoi retroscena. E Anche se Ayrton sfreccia un po¡¯ via a ogni tentativo di frenarlo in parole e racconti, una fotografia degli ultimi suoi momenti ¨¨ qui scattata. Click.
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