Fra le sfide del nuovo team principal di Maranello rafforzare le strategie, remote garage e direzione tecnica
La transizione verso il dopo Binotto non ¨¨ facile. A Maranello si stanno vivendo giorni di attesa per capire chi sar¨¤ il successore del team principal uscente e che cosa cambier¨¤ con il suo arrivo. In pole c¡¯¨¨ sempre il francese Frederic Vasseur del team Alfa Romeo. Il suo nome ¨¨ circolato da subito, quando si ¨¨ capito che la poltrona della Gestione Sportiva traballava, e rimane a tuttora l¡¯unica candidatura di cui si sappia. Le dimissioni di Mattia Binotto scatteranno di fatto a fine mese, sino ad allora l¡¯ingegnere italo-svizzero occuper¨¤ il suo ufficio di dirigente, poi da gennaio ci sar¨¤ posto per il sostituto.?L¡¯interim sar¨¤ guidato dall¡¯amministratore delegato Benedetto Vigna, che ha partecipato a numerose riunioni tecniche nel corso del 2022, allargando la sua supervisione all¡¯attivit¨¤ sportiva e alla F.1. Ma lascia perplessi che la Ferrari non abbia dato scadenze, dicendo che "¨¨ iniziato il processo per identificare il nuovo team principal e che dovrebbe concludersi nel nuovo anno".?
niente pool
¡ª ?Il tempo stringe, perch¨¦ a marzo il Mondiale ripartir¨¤, e una squadra come la Ferrari non pu¨° permettersi di arrivare a ridosso del via senza chiarezza e un uomo forte al comando. La figura di Vasseur, legato da ottimi rapporti sia con il presidente John Elkann sia con l¡¯a.d. Carlos Tavares nella galassia Stellantis, era stata presa in considerazione gi¨¤ nell¡¯estate dello scorso anno, quando Elkann cominci¨° a sondare alternative a Binotto. La rossa nel 2022 ¨¨ tornata a vincere quattro gare centrando il secondo posto nel campionato piloti con Charles Leclerc e in quello Costruttori. L¡¯ossatura della squadra ¨¨ rimasta stabile per molto tempo. Le figure di riferimento sono le stesse che Binotto aveva nel 2017-2018, quando era direttore tecnico, e cio¨¨ i fedelissimi Enrico Cardile (capo sviluppo del telaio) e David Sanchez (responsabile dell¡¯aerodinamica), con Enrico Gualtieri divenuto nel frattempo reggente del reparto power unit. Non ¨¨ possibile che il prossimo capo della Ges smantelli di colpo questa struttura. Anche perch¨¦ la macchina 2023, praticamente definita a eccezione degli ulteriori sviluppi aerodinamici, ¨¨ figlia delle loro idee. Allo stesso modo, non si vede all¡¯orizzonte l¡¯arrivo di un pool di fuoriclasse, come accadde quando Luca di Montezemolo e Jean Todt presero in blocco Michael Schumacher, Ross Brawn e Rory Byrne dalla Benetton. Lo scenario storico attuale della F.1 non lo consente.?
il direttore tecnico
¡ª ?Ma non sarebbe sbagliato ripristinare la figura del direttore tecnico, che Binotto aveva assorbito nel suo ruolo. Facile pensare a Simone Resta, che ha svolto questa funzione nell¡¯Alfa Romeo di Vasseur (e di Leclerc) prima di tornare a Maranello per un breve periodo ed essere spedito alla Haas, per manifesta incompatibilit¨¤ con Binotto. L¡¯ingegnere cresciuto alla Minardi potrebbe avere finalmente uno spazio e un ruolo all¡¯altezza alla Ferrari, dove ¨¨ stato responsabile del telaio. Fra le aree da migliorare ci sono ovviamente le strategie, che hanno fatto acqua a Montecarlo, in Brasile e in altre occasioni. Sotto esame Inaki Rueda, un altro fedelissimo di Binotto, e la sua spalla Ravin Jain, ma anche i quaranta ¡°tattici¡± del remote garage di Maranello. Sar¨¤ un bel rebus riorganizzare il settore.
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