Il caos di Spa dettato anche da monoposto F1 legate all¡¯aerodinamica in modo esasperato: nei decenni precedenti le macchine erano meno raffinate e il pilota aveva un peso maggiore. Al prossimo diluvio vedremo scenari diversi anche dal punto di vista della ¡°maneggevolezza¡± delle auto?
? vero che in 72 anni di storia mai la Formula 1 ha fatto una figuraccia come quella di domenica 29 agosto sotto il diluvio del GP Belgio a Spa-Francorchamps con una ¡°passeggiata¡± di tre giri dietro la safety car assegnando la met¨¤ dei punti per il campionato. Ed ¨¨ vero quel che poi ha detto l¡¯ex boss della F1, Bernie Ecclestone, che in passato si ¨¨ corso in condizioni anche peggiori, che la direzione gara ¡°comanda¡± e deve dire a che ora inizia la corsa e che poi spetta ai piloti decidere se prendere il via o no e se dare il gas o no perch¨¦ nessuno li pu¨° obbligare.
questione tecnica
¡ª ?Ma il rischio ¨¨ di girare a vuoto perch¨¦ il punto centrale ¨¨ cosa ¨¨ oggi questa Formula 1 show-business, qual ¨¨ la sua filosofia tecnica, com¡¯¨¨ ideata, progettata e costruita un¡¯auto di F1. Sono auto con una aerodinamica esasperata, per avere la massima efficacia su pista asciutta e molto difficili da guidare sul bagnato. Le stesse appendici alari non sono pensate e realizzate per dare velocit¨¤ bens¨¬ per dare carico aerodinamico: utilissime in condizioni normali con asfalto asciutto ma addirittura negative in caso di pioggia. Riducono la tenuta di strada e tolgono al pilota la sensibilit¨¤ di guida e la possibilit¨¤ di intervenire adeguatamente. Oggi in un team di F1 le componenti aerodinamiche e meccaniche delle auto vengono definite attraverso simulatori iper tecnologici e poi in pista si eseguono messe a punto e aggiustamenti minuti che non stravolgono il progetto di base. In sostanza il tutto ¨¨ studiato e realizzato per l¡¯obiettivo principale che ¨¨ quello di fare lavorare al meglio le gomme, in giusta temperatura al di l¨¤ delle differenti mescole usate.
l¡¯effetto spa
¡ª ?Quando in pista si presentano cambiamenti imposti da condizioni limite come quelle di Spa che richiedono assetti aerodinamici completamente differenti e assetti meccanici con maggiore ¡°smorzamento¡±, le squadre si trovano in grande difficolt¨¤ nel settaggio e nella messa a punto, specie su circuiti tecnicamente complessi come, appunto, quello nella foresta delle Ardenne. Come risolvere il problema? Con questo tipo di auto pensate e realizzate sostanzialmente per l¡¯asciutto una soluzione tecnica definitiva oggi non c¡¯¨¨, come dimostra il caos del 29 agosto a Spa. Gli ingegneri dicono che non ¨¨ per niente facile portare sul simulatore le condizioni che si trovano in una giornata come quella di Spa quando l¡¯acqua scende a catinelle con il contorno di vento e nebbia su un circuito-saliscendi con medie sul giro elevate e curve e controcurve ¡°a manetta¡±. C¡¯¨¨ da aggiungere che oggi manca nelle squadre di F1 anche la ¡°memoria storica¡± di quanto avveniva in passato, dai tempi di Tazio Nuvolari fino a quelli di Michael Schumacher, da quando cio¨¨ i bolidi erano progettati e costruiti con tutt¡¯altra filosofia di quella odierna consentendo agli ingegneri e ai meccanici, in caso di corsa sotto l¡¯acqua, di intervenire in pista anche all¡¯ultimo momento stravolgendo l¡¯assetto di quelle auto che non avevano le appendici alari, una manna sull¡¯asciutto ma un pesante handicap sul bagnato.
storia e aggiustamenti
¡ª ??, questa, una semplificazione di un tema complesso ma fa capire come in ogni epoca ci siano, alle stesse condizioni di pista, nodi diversi da sciogliere sul piano tecnico, ancor pi¨´ difficili mancando l¡¯esperienza di chi magari affrontava certe situazioni con cacciavite e chiave inglese e anche di piloti che proprio sotto l¡¯imperversare del maltempo, davano il meglio. Tanti gli esempi di campioni che proprio sul bagnato facevano la differenza. Come non ricordare, fra questi, Vittorio Brambilla, (fratello di Tino, un altro asso del bagnato sulle due e sulle quattro ruote) un gigante nelle condizioni estreme che colse il suo unico successo in Formula 1 al GP d¡¯Austria 1975 sotto il diluvio? Oggi, con queste appendici alari (e anche con queste gomme), il settaggio di una F1 ¨¨ diventato un rebus. Non resta che sperare che il nuovo regolamento tecnico per le auto F1 2022 pensato per una nuova era di corse pi¨´ spettacolari e pi¨´ combattute, con una aerodinamica meno esasperata, consenta di ridare al pilota le ¡°giuste sensazioni¡± per essere in pista sempre al top, anche sul bagnato, tornando il vero protagonista della corsa e non una ¡°appendice tecnica¡±.
aspettando il 2022
¡ª ?? importante che, al di l¨¤ dei cambiamenti relativi al motore (le power unit V6 1.6 turbo-ibride avr¨¤ anche un nuovo carburante E-10 con il 10% di etanolo), la nuova F1 2022 punta alla rivoluzione dell¡¯aerodinamica (riducendo le appendici superiori, realizzando una nuova ala anteriore e a una diversa conformazione del fondo vettura, oltre a nuovi cerchi e nuovi pneumatici) diminuendo cos¨¬ quasi interamente il ¡°disturbo¡± per chi sta in scia. Oggi una F1 perde oltre il 35% del carico rimanendo 20 metri dietro una vettura e addirittura perde il 46% del proprio carico aerodinamico restando 10 metri dietro. Con le nuove appendici superiori il flusso della vettura si sposta verso l¡¯alto con l¡¯aria turbolenta al di sopra della macchina che segue. Cos¨¬ con le nuove auto F1 2022 si avr¨¤ una perdita di carico seguendo a 20 metri solo del 4% e a 10 metri di distanza dalla vettura davanti si perde solo il 18% di carico aerodinamico. Finalmente una F1 che guarda al futuro con gli occhi e il cuore del passato.
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