Il 1 maggio del 1994 moriva a Imola uno dei pi¨´ grandi campioni della F1, anima del Brasile e anche amante del futebol
Ventotto anni fa - era domenica 1 maggio 1994 - lĄŻombra della morte attende Ayrton Senna a Imola, nello spazio compreso tra la pista e il muro di contenimento della curva Tamburello. Non cĄŻ¨¨ margine di manovra, non cĄŻ¨¨ tempo per la reazione. Il piantone dello sterzo che si rompe, la carambola della Williams, la velocit¨¤ che in poco meno di due secondi scende da 310 a 211 km/h, lĄŻimpatto col muretto. A uccidere il brasiliano a soli 34 anni ¨¨ un un braccetto della sospensione, proiettato dallĄŻangolazione dello schianto dritto verso il suo casco. Lo colpisce sopra lĄŻocchio destro, la ferita ¨¨ mortale. Tre trionfi Mondiali - 1988, 1990, 1991 - 161 gran premi, 41 vittorie, 65 pole position, 19 giri veloci, 80 podi: la contabilit¨¤ dei trionfi racconta solo una parte del pi¨´ immaginifico campione che si sia visto nel Circus. Raccontare Senna significa alzare il sipario sul Brasile e quando ci¨° succede, la prima cosa che si vede ¨¨ un pallone che rotola: proviamo qui ad indagare dunque il rapporto che esisteva tra Ayrton Senna e il Futebol. E lo facciamo partendo dalla fine.?