la storia
Aston Martin, icona globale da Le Mans a 007
C¡¯erano una volta... un ingegnere e un pilota. Era il 1913, due sudditi di Sua Maest¨¤, Robert Bamford e Lionel Martin, si misero a costruire auto da corsa. Cinquant¡¯anni dopo, quelle stesse vetture sarebbero diventate un¡¯icona planetaria grazie a un altro suddito di Sua Maest¨¤, ¡°finto¡± ma irresistibile, James Bond. E l¡¯Aston Martin sarebbe diventata l¡¯automobile pi¨´ famosa della storia del cinema. La Bamford&Martin diventa Aston Martin nel 1914, quando Lionel vince la Aston-Clinton, corsa in salita.
L¡¯ascesa e le vittorie
¡ª ?Dal 1936 la Casa ¡ª evitato il fallimento grazie a un genovese, Augusto ¡°Gus¡± Bertelli ¡ª comincia la produzione stradale, che dopo la Seconda Guerra Mondiale accelera con l¡¯imprenditore David Brown. ? lui che crea la sigla DB, usata ancora oggi. ? lui che vuole l¡¯ingresso in F.1: ¨¨ il 1959, l¡¯anno d¡¯oro dal punto di vista sportivo. Ok, in F.1 l¡¯oro non luccica, perch¨¦ in due anni le Aston Martin DBR4 e DBR5 corrono 5 GP (Olanda, Italia, Portogallo e due volte Gran Bretagna) raccogliendo due sesti posti con Roy Salvadori nel ¡¯59. Ma quello stesso anno la DBR1 guidata proprio da Salvadori e Carroll Shelby trionfa alla 24 Ore di Le Mans. Passeranno 48 anni (2007) prima che un¡¯altra Aston Martin, la DBR9, rivinca alla Sarthe, stavolta nella classe GT1. Ma il trionfo di Salvadori e Shelby a Le Mans spinge il marchio e la Aston Martin debutta nel cinema diventando icona totale.
La leggenda di 007
¡ª ?? il 1964, una DB5 Coup¨¦ viene guidata da James Bond (Sean Connery) in Goldfinger, terzo film della saga di 007 (nel libro di Fleming ¨¨ una DB Mark III). Da allora la Aston Martin dar¨¤ sei modelli (DB5, DBS, Vantage, Vanquish, V12 DBS e DB10) all¡¯agente segreto pi¨´ famoso della storia in ben 12 film, fino a Spectredel 2015 (DB10; DB5 Coup¨¦) e in attesa di No Time To Die. James Bond non poteva che guidare un¡¯auto ¡°british¡±, anche se tra gli azionisti gli inglesi sono scomparsi: l¡¯arrivo del canadese Lawrence Stroll riporta il Commonwealth in un marchio nel quale figurano come soci il fondo sovrano del Kuwait, la Amg (marchio tedesco partner di Mercedes) e il fondo Investindustrial dell¡¯italiano Andrea Bonomi.
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