La figlia di Frank, che ha retto l'omonimo team prima della cessione: "Accusata di non saper gestire la squadra perch¨¦ donna e di stare al comando solo perch¨¦ erede del fondatore"
Anche il mondo dei motori, cos¨¬ come altri sport, sta cercando di accogliere sempre pi¨´ 'quote rosa' al suo interno. Lo abbiamo visto nel progetto Fia ¡®Girls on Track¡¯ - con la 16enne Maya Weug prima donna a entrare nella Driver Academy della Ferrari - e con il rilancio delle W Series tutte al femminile che quest¡¯anno affiancheranno la F.1 in alcune tappe del Mondiale. O l¡¯abbiamo visto nella figura di Claire Williams - figlia dell¡¯indimenticabile Frank, quello dei nove mondiali costruttori e dei sette piloti vinti tra 1980 e 1997 -, che fino al GP di Monza 2020 ¨¨ stata vicepresidente e vice team principal del team omonimo. Ruoli iniziati nel lontano 2014, prima di lasciare gli incarichi a settembre con il passaggio di propriet¨¤ della Williams al fondo d'investimenti statunitense Dorilton Capital.
Fra denunce e accuse
¡ª ?Non sempre per¨° la figura della donna nello sport ¨¨ vista bene, e diversi sono stati gli episodi di sessismo subiti da varie protagoniste e denunciati su giornali o social. ? il caso, ad esempio, del caso della finlandese della W Series Emma Kimilainen, che rifiut¨° un team di Indy Light per non dover posare in topless o delle accuse lanciate da Valtteri Bottas, che in passato ha criticato la disuguaglianza economica tra sport maschili e femminili (la moglie del numero 77, Tiffany Cromwell, ¨¨ una ciclista professionista, ndr), ricevendo le risposte pesanti di un parlamentare finlandese nazional-conservatore. Anche la stessa Claire Williams, la scorsa settimana, ha raccontato al britannico 'The Spectator' di essere stata vittima di abusi verbali.
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Insulti e accuse
¡ª ?"Gli ultimi tre anni sono stati incredibilmente difficili, ma bisogna considerare anche le circostanze che hanno determinato questi risultati - le parole di Claire Williams -. Mi sono piovute addosso molte critiche per i miei sbagli e ho ricevuto anche molti insulti sui social. Io, per¨°, non potevo concentrarmi su queste accuse. Dovevo pensare alla squadra e dimostrare a tutti che avrei potuto risollevare la situazione. La Williams ¨¨ una scuderia a conduzione familiare e io sono subentrata a mio padre proprio per questo motivo: chiunque mi critichi per aver preso il suo posto non considera questo aspetto fondamentale. Venivo additata di non essere in grado di gestire la squadra perch¨¦ donna e di stare al comando solo perch¨¦ ero la figlia del fondatore".
La risposta
¡ª ?Ai critici Claire risponde cos¨¬: "Spesso ci si dimentica che ho ereditato un team che aveva finito le tre stagioni precedenti due volte in nona posizione e una in ottava - aggiunge -. Dirigevo la squadra da nove mesi e in meno di un anno sono riuscita a riportarla al terzo posto in campionato, ottenendo questo risultato per due stagioni di seguito (nel 2014 e 2015, ndr). Successivamente siamo arrivati in quinta piazza, non male per una scuderia considerata come sfavorita, che aveva meno personale, soldi e risorse rispetto ai rivali. Per questo non mi interessa quello che la gente pensa o scrive riguardo a me: possono gettarmi tutto il fango che vogliono addosso, se vogliono accusarmi lo facciano pure. Io so come sono andate davvero le cose".
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