Sorprendente vittoria di Pierre Rolland nella 19ª tappa del Tour de France, 109,5 chilometri da Modane all’Alpe d’Huez, che ha lanciato in maglia gialla Andy Schleck.

Pierre Rolland, 24 anni, in cima all'Alpe d'Huez. Afp

IL VINCITORE — Pierre Rolland, vincitore di tappa: "Sul Galibier Thomas Voeckler mi ha detto di andare, di cercare la maglia bianca, solo allora l’ho lasciato e seguito Cunego e gli Schleck. Poi sull’Alpe ho deciso di attaccare, e quando Contador ha preso me e Hesjedal, sono riuscito a rispondere al primo e al secondo attacco, ma non al terzo. Quando poi mi hanno detto che stava rientrando Samuel Sanchez, l’ho aspettato e ho sfruttato il suo lavoro, senza imbarazzo, perché lui cercava la maglia a pois. E’ la seconda volta che un francese vince una tappa sull’Alpe d’Huez, la prima volta è stato Bernard Hinault, era il 1986, l’anno in cui sono nato. Poi questa tappa mi ha sempre affascinato, con Armstrong e con Pantani. Io il prossimo vincitore del Tour de France? Ho ancora 10 anni di carriera davanti".

LA MAGLIA GIALLA — Andy Schleck, nuova maglia gialla: "Nel Tour di un anno fa ho perso la maglia gialla qualche giorno prima della crono, stavolta l’ho presa il giorno prima, ed è meglio così. In questo Tour ho avuto un solo brutto giorno, adesso ho una motivazione super e buone gambe. E voglio tenere la maglia fino a Parigi. La crono di domani non è per grandissimi specialisti, ma per corridori completi. Non la conosco, l’ho vista in tv e la vedrò domattina, tutti - a cominciare dai miei compagni che l’hanno fatta al Delfinato - dicono che è adatta a me".

IL RE DEPOSTO — Thomas Voeckler, vecchia maglia gialla, ma ancora quarto in classifica: "Ho fatto quello che potevo, la vittoria di Rolland è una ricompensa per la perdita della maglia gialla. Però sulla prima salita Contador ha sfruttato la scia delle moto, e questo non vale".

IL REDIVIVO — Alberto Contador, eroe della giornata, terzo all’arrivo e sesto in classifica: "Non ero venuto al Tour per arrivare quarto o quinto, così stamattina ho cercato di ribaltare la corsa. Il finale non è andato come speravo, ma ho interpretato la corsa in un modo diverso dal solito e sono certo che la gente si sia goduta lo spettacolo".

LO SFORTUNATO — Cadel Evans, quinto all’arrivo e terzo in classifica: "All’inizio del Galibier mi si è rotto il cambio automatico, ho dovuto fermarmi, scendere dalla bici, cambiarla e riportarmi sotto. E’ stato un inizio di tappa molto difficile. Inoltre l’attacco di Contador, così presto, e così lontano dal traguardo, ancora di più di quello di ieri di Andy Schleck, non se lo aspettava nessuno".

L'ITALIANO / 1 — Damiano Cunego, settimo all’arrivo e quinto in classifica: "Guardo i corridori con cui sono giunto al traguardo, leggo la mia posizione in classifica generale e sono soddisfatto per me e la squadra. La tappa di oggi era insidiosa, qualcuno ha tentato di far saltare il banco. Non mi sono fatto prendere dalla frenesia, ma ho continuato a correre con regolarità, come avevo fatto finora con ottimi risultati. La salita dell’Alpe d’Huez è stata eccezionale, ho sofferto un po’ ai -10 dalla vetta, mi sono ripreso bene, ho provato anche ad allungare".

L'ITALIANO / 2 — Ivan Basso, ottavo in classifica: "Oggi per me è stata una giornata molto difficile. Non è successo quello che mi aspettavo, cioè crescere di rendimento nella terza settimana, probabilmente perché ho perso quei 10 giorni di lavoro in maggio, un periodo cruciale per prepararsi al Tour. Ho cercato di difendermi come potevo, almeno come impegno non posso essere criticato. L’Alpe d’Huez è uno stadio verticale, una montagna mitica, una giornata comunque bella per qualsiasi corridore, dal primo all’ultimo".

Cadel Evans, 34 anni, è terzo in classifica. Ansa

IL CANNIBALE — Eddy Merckx, il Cannibale: "Il favorito di domani per la crono, e per la maglia gialla, è Evans, ma non si sa mai. Oggi Andy Schleck ha commesso un errore: non avrebbe dovuto unirsi a Contador nella fuga iniziale".

IL TASSO — Bernard Hinault, il Tasso: "Per la crono di domani, e la maglia gialla, la logica dice Evans, che ha più potenza ed esperienza, ma con la maglia gialla addosso, per Andy Schleck, tutto è possibile".