Vuelta, sbuca Kittel
Ma che caduta nel finale!
TALAVERA DE LA REINA (Spagna), 26 agosto 2011
Il tedesco si aggiudica la settima tappa approfittando anche dei corridori a terra a 200 metri dalla fine: l'incidente ha coinvolto diversi dei big tra cui il nostro Bennati. Per fortuna nessuno è grave. Nella generale resta primo Chavanel
- La maxi caduta nel finale della settima tappa. Bettini
Doveva essere una tappa tranquilla, la settima della Vuelta, e in effetti lo era anche stata: media relativamente bassa (38 km/h), copione classico con la fuga da lontano ripresa a pochi chilometri dalla fine, e sprint. Ma ci si è messa di mezzo una maxi-caduta a 200 metri dalla fine, innescata dal polacco Golas (Vacansoleil) che ha aggianciato Farrar (andato in ospedale).
a terra — A terra diversi uomini di classifica: Nibali, Scarponi, Purito Rodriguez, Van den Broeck. Per nessuno, comunque, gravi conseguenza. Lo sprint se l’è poi aggiudicato il tedesco Marcel Kittel (Skil Shimano) che ha preceduto Peter Sagan (Slk, Liquigas), Oscar Freire (Spa, Rabobank) e il nostro Daniele Bennati. Nessun cambiamento di rilievo in classifica generale: il francese Chavanel (Quick Step) guida con 15" su Daniel Moreno (Spa, Katusha) e 16" su Vincenzo Nibali. Resiste al 10° posto Marzio Bruseghin (Movistar), a 52". IL
PERSONAGGIO — E’ stato molto bello il duello allo sprint tra Kittel e Sagan: hanno 44 anni in due e sono il futuro, si erano già sfidati ad altissima velocità al recente Giro di Polonia. Kittel, al primo anno in un team professional, è tedesco, è un classe 1988 e sta vivendo una stagione straordinaria. Oggi ha ottenuto il primo successo in un grande giro, ma in tutto è già a quota 13: meglio ha fatto solo Philippe Gilbert. Insieme a Degenkolb (l’anno prossimo saranno compagni alla Skil), potrebbe essere il personaggio capace di far rinascere la passione per il ciclismo in Germania. "Sapevo di poter arrivare a questi livelli, non immaginavo di poterlo fare tanto presto", ha detto. Bene ancora Sagan, vincitore a Cordoba, niente da fare per Bennati: "Ai 500 metri ho preso la ruota sbagliata ed ero al vento troppo presto. Peccato".
LE CADUTE — Nibali: "C’era troppo nervosismo, a causa del vento, nessuno degli uomini di classifica voleva prendere buchi". Scarponi: "Solo contusioni, niente di serio". Rodriguez: "Non mi sono accorto di niente, ma a parte un po’ di dolore alla mano tutto ok".
l'ottava tappa — L’ottava tappa, 177 chilometri da Talavera de la Reina a San Lorenzo de L’Escorial, è tutt’altro che facile. Nella prima parte c’è il Puerto de Mijares, Gpm di prima categoria: una salita di quasi 20 chilometri al 5,3% medio. Poi si continua con i saliscendi, ecco due 2 Gpm di seconda categoria e soprattutto il finale in salita, con dure rampe (anche se non è considerato Gpm) verso San Lorenzo de l’Escorial. dal nostro inviato Ciro Scognamiglio
dal nostro inviatoCiro Scognamiglio© RIPRODUZIONE RISERVATA
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