Senza Eddy Merckx, suo contemporaneo, probabilmente il Cannibale del ciclismo sarebbe stato proprio lui, Felice Gimondi. Un campione che ha sempre combattuto contro il pi¨´ forte di tutti i tempi, riuscendo anche ad arrivargli davanti in pi¨´ di una occasione. Tra i due c’era sincera stima: Felice ammetteva senza problemi che Eddy era il pi¨´ forte di tutti, Eddy ha sempre parlato di Gimondi come di un grandissimo. Il 16 agosto 2019 passer¨¤ alla storia come una giornata terribile per il ciclismo italiano, che ha perso uno dei suoi pi¨´ grandi campioni di sempre.
il ritratto
Completo e vincente su tutti i percorsi: trionf¨° a Giro, Tour e Vuelta. E senza Merckx...
Gimondi, uno dei 7 corridori che hanno vinto i tre grandi Giri, era fenomenale sia nelle corse a tappe che in quelle di un giorno. E’ stato il grande rivale del Cannibale belga
il palmares
¡ªGimondi ¨¨ uno dei sette corridori capaci di vincere in carriera Giro d’Italia (per ben 3 volte), Tour de France e Vuelta. Ma non ¨¨ ¨¨ stato da meno nelle corse in linea, a dimostrazione di una classe che gli permetteva di vincere su qualunque terreno. Tra le gare di un giorno, ha vinto il campionato del mondo su strada, Parigi-Roubaix, Milano-Sanremo e due Giri di Lombardia per un totale di 118 successi complessivi.
la carriera
¡ªNel 1965, a nemmeno 23 anni, vince il Tour. Gimondi va in Francia per puntare alla maglia bianca di miglior giovane accanto al capitano Vittorio Adorni: Felice andr¨¤ molto oltre alle aspettative, conquistando il suo primo e unico e Tour. Anche perch¨¦ subito dopo arriver¨¤ Merckx. Le vittorie di Gimondi sono spesso epiche, e non solo perch¨¦ in quegli anni il livello del ciclismo era elevatissimo. Nel 1973 a Barcellona vince il mondiale quando tutti aspettavano Merckx, l’anno dopo trionfa alla Sanremo in maglia iridata. Nel 1976 l’ultimo Giro, conquistato a 34 anni.
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