Paolo Bettini, 37 anni. Foto Bettini

"Il primo anno a tempo pieno da c.t. mi è piaciuto molto. E mi piace questa sfida personale a dare un contributo al cambio generazionale che stiamo vivendo". Paolo Bettini traccia un bilancio del suo 2011 alla guida dell'Italbici, che per il nostro ciclismo si è chiuso senza vittorie nelle classiche né un podio nei grandi giri, dopo un 2010 che aveva visto trionfare Basso al Giro e Nibali alla Vuelta. "Stiamo cercando di uscire dal guado - ha dichiarato il Grillo all'Ansa a margine del Giro d'Onore al Coni - come capitato già ad altre nazioni, come la Francia. Non ci manca la qualità ma la quantità: non credo che i giovani si siano accostati meno a questo sport per via dei suoi problemi (leggi doping, ndr), perché i genitori hanno più paura del traffico e di altri rischi. Di certo c'è mancata la scuola della pista, però adesso dobbiamo rimboccarci le maniche. Paesi senza tradizione o quasi come Stati Uniti, Inghilterra e Australia sono venuti fuori portando avanti un progetto, noi invece per 15-20 anni non ci siamo accorti che dovevamo seminare, vivendo troppo su allori e tradizione".

Il livornese, 37 anni, olimpionico ad Atene 2004 e iridato a Salisburgo 2006 e Stoccarda 2007, ha nel mirino i Giochi di Londra 2012, su un percorso all'apparenza cucito su misura per i velocisti. "A Londra il numero di corridori per nazioni si riduce, quindi da una parte sarà più difficile vincere perchè non si potrà stare a ruota per tutta la gara e dall'altra sarà più facile, perchè mancano tanti avversari. Nell'uno contro uno mi fa più paura Gilbert, e se rientra e va forte anche Valverde. Contador? Se fa casino in salita ci toglie di mezzo Cavendish...". Nonostante ciò, per Bettini l'Italia non partirà battuta: "Possiamo essere competitivi, la prova in linea ha sempre incognite, non è una cronometro dove basta fare il tempo per vincere. E non conto sulla sfiga di altri: voglio al via atleti in grande condizione e poi vedremo come se la giocheranno contro avversari che, da qualche anno, ce le suonano regolarmente". Bettini, che vorrebbe lasciare in eredità appuntamenti fissi tra raduni ed impegni, non vuole sbilanciarsi sul suo futuro sulla panchina del ciclismo azzurro. "Sto metabolizzando errori e critiche ma mi arrabbio quando ascolto prese di posizioni personali e attacchi politici. C'è molta gente che farebbe carte false per essere al mio posto, io mi sono rimesso in gioco e non taglierò il cordone con quegli atleti che reputo validi per proseguire nella strada intrapresa. Dopo le Olimpiadi possono cambiare tante cose, valuterò eventuali proposte della federazioni come altre possibilità. Vivrò il 2012 con tanto entusiasmo - conclude Bettini - Sarò felicissimo se a Londra vinceremo una medaglia ma sarò contento lo stesso se uno di questi giovani ci riuscirà quando non ci sarò più io. Significherebbe aver seminato bene".

RICCO' — Il Tribunale Nazionale Antidoping ha comunicato che l'udienza relativa al procedimento disciplinare a carico di Riccardo Riccò è stata fissata per il 3 febbraio 2012, alle ore 11, presso la Sala Conferenze dello Stadio Olimpico. La seduta sarà presieduta da Francesco Plotino che ha designato, in veste di Relatore, l'avvocato Fiormonte. Riccò è stato deferito al Tna dalla Procura Antidoping con richiesta di 12 anni di squalifica in merito alla presunta autoemotrasfusione con sangue scaduto che, lo scorso 7 febbraio, aveva costretto il Cobra al ricovero in ospedale con prognosi riservata.

coppa cross — Il belga Sven Nys ha vinto a Namur la 5/a tappa della Coppa del Mondo di cross battendo i connazionali Niels Albert e Klaas Vantornout. Nys, cha ha conquistanto il successo malgrado due forature, ha preso anche il comando nella classifica generale di Coppa. In campo femminile, vittoria dell'olandese Marianne Vos davanti alla francese Lucie Chainel-Lefevre e all'americana Katherine Compton.
Classifica uomini Elite: 1. Sven NYS (Bel, Landbouwkrediet) 1.03’04”; 2. Niels Albert (Bel, Bkcp – Powerplus) a 5”; 3. Klaas Vantornout (Bel, Sunweb-Revor) a 21”; 4. Kevin Pauwels (idem) a 26”; 5. Zdenek Stybar (R. Ceca, Quickstep) a 32”; 20. Enrico Franzoi (Ita, Selle Italia Guerciotti) a 2’57”; 38. Marco Bianco (Ita) a 5’14”; 40. Marco Ponta (Ita) a 5’24”; 43. Mirko Tabacchi (Ita) a 5’50”; 48. Cristian Cominelli (Ita, Tx Active Bianchi) a 6’21”; 51. Luca Damiani (Ita. Kenda - 5-Hour Energy) a 7’13”; 61. Elia Silvestri (Ita, Selle Italia Guerciotti) a 4 giri.
Classifica donne Elite: 1. Marianne VOS (Ola, Nederland Bloeit) in 36’53”; 2. Lucie Chainel-Lefevre (Fra) a 54”; 3. Katherine Compton (Usa, Rabobank-Giant Offroad Team) a 1’11”; 4. Sanne Cant (Bel, Boxx VeldritAcademie) a 1’40”; 5. Helen Wyman (Gbr, Horizon Fitness Racing Team) a 1’44”; 6. Eva Lechner (Ita) a 1’52”; 23. Vania Rossi (Ita) a 5’36”; 32. Alice Maria Arzuffi (Ita) a 8’13”.

l'addio — Dario Cioni si ritira. Il 37enne corridore del Team Sky ha deciso di abbandonare l'attività agonistica dopo 20 anni di corse ma non si staccherà dal mondo del ciclismo. Per lui è già pronto un ruolo tecnico all'interno della squadra britannica, con particolare riferimento alla componente (corridori ma anche sponsor e fornitori) italiana di Sky.

martini bisnonno — Il presidente onorario della Fci Alfredo Martini è diventato bisnonno con la nascita di Giovanni Miano, figlio di Matteo Miano, nipote dell'ex ct della Nazionale azzurra, e di Elettra Checchi. Lo riferisce il Comitato regionale toscano della Fci.

TOUR 2013 — Il Tour edizione 2013, quello del Centenario, va svelandosi poco alla volta. Dopo aver annunciato che l'edizione prenderà il via dalla Corsica (con tre tappe), gli organizzatori hanno ufficializzato che successivamente la corsa proseguirà con la quarta tappa da Nizza dove è in programma una cronometro a squadre. Nizza ha già ospitato il Tour ben 35 volte a partire dal 1906. La partenza della quinta tappa avverrà il giorno dopo da Cagnes-sur-Mer.

Savio con Rujano, vincitore sul GlossGlockner al Giro '11. Bettini

SAVIO — Il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Massa, Ermanno De Mattia, ha assolto con formula piena "perché il fatto non sussiste" Gianni Savio, Team Manager dell’Androni – Cipi. Savio, assistito dall’avvocato Giuseppe Napoleone, era accusato dall’ex corridore Luca De Angeli di commercio di sostanze vietate e incitamento alle pratiche dopanti. "Ritengo sia stata determinante l’attività investigativa che ho svolto per mesi e le iniziative dell’avvocato Napoleone - ha fatto sapere Savio, che ha chiesto il rito abbreviato ottenendo una piena assoluzione -. Indagini che hanno contribuito a dimostrare la totale inattendibilità dei testi e dell’ex corridore". Ora resta da chiarire la posizione di Savio nel campo della giustizia sportiva: l'ufficio di Procura Antidoping del Coni lo aveva deferito al Tna chiedendo una squalifica di 4 anni. Ma la sentenza del Tribunale di Massa e i nuovi elementi portati dalla difesa del dirigente potrebbero cambiare tutto.