Prima vittoria di un francese, e prima vittoria da solo. Con le salite, e con le discese, arrivano le emozioni. Vince Thibaut Pinot, 22 anni, che un anno fa, al debutto nel professionismo, aveva conquistato la Settimana Lombarda. Pinot: "Stamattina, alla riunione, si era detto che non sarei dovuto essere io ad attaccare oggi, poi però ho pensato che fosse comunque meglio stare davanti che non dietro. E davanti ho trovato il mio compagno Roy, che si è sacrificato facendo il lavoro anche per me. Sono scattato ai piedi dell’ultima salita perché non potevo più aspettare: Kessiakoff è un corridore forte. L’ho raggiunto prima di scollinare, quindi ho cercato di non prendere troppi rischi in discesa e dare tutto in pianura. Ma fino all’ultimo ho temuto che il gruppo dei migliori mi venisse a prendere".

Bradley Wiggins a ruota di Nibali. Afp

"giornata dura" — Bradley Wiggins, in maglia gialla con 10" su Evans e 16" su Nibali: "Oggi è stata una giornata dura, ho cercato di controllarla, Nibali ha dimostrato di essere un fantastico discesista. Domani c’è la crono, è la mia specialità, ma se continuo così e con una squadra così, mi va bene. I miei avversari sono Evans, Nibali e anche Menchov, e ci sono altre due settimane di corsa. Domani qualsiasi cosa è possibile, anche che Froome sia più veloce di me, come è già successo alla Vuelta di un anno fa". Cadel Evans, secondo all’arrivo e secondo in classifica: "Le ultime due tappe sono andate diversamente dagli altri anni. Ci sono capitani isolati, in particolare Jurgen Van den Broeck e Alejandro Valverde, che hanno già perduto tempo e sono pretendenti alla vittoria".

gli attacchi di nibali — Nibali: "Sull’ultima salita abbiamo fatto un ritmo per cercare di tenere dentro Sagan, poi l’attacco dei Lotto ha fatto saltare il ritmo e il gruppo. Due volte ho attaccato in discesa, ma cercavo aiuto, non volevo andare via da solo". Denis Menchov, quarto in classifica a 54" da Wiggins: "L’ultima salita era veramente dura, ma l’ho superata senza grossi problemi. Sto bene e ho fiducia. Saoevo che stare davanti era fondamentale, e ci sono rimasto. Nel finale abbiamo collaborato tutti per guadagnare secondi sugli inseguitori. Domani ci sarà la prima crono, e sarà cruciale". Fredrik Kessiakoff, svedese, in maglia a pois di leader nella classifica dei gran premi della montagna: "A parte quella gialla, è la maglia più bella del Tour de France". John Lelangue, direttore sportivo della Bmc di Evans: "Per noi è perfetto no avere la maglia gialla, altrimenti dovremmo spendere troppe energie nel controllare la corsa. Ed è perfetto anche che ci siano corridori vicini alla testa della corsa, che possano renderla dura, e che ci siano uomini che hanno perduto 2 o 3 minuti e che devono attaccare".