Cile avanti di rigore, decide Sanchez. Colombia tradita da Tesillo
Il Cile fa festa dal dischetto, con buona pace di una Colombia spuntata e beffata solo all’ultimo rigore. Per decidere la sfida di San Paolo tra i bicampioni in carica e i Cafeteros non sono stati sufficienti i tempi regolamentari nonostante l’elevato numero di occasioni, soprattutto da parte cilena. Protagonisti i due portieri, ma soprattutto la Var, che ha annullato due reti al Cile (una per tempo) per fuorigioco millimetrici. 94’ scivolati via tutti d’un fiato, giocati con un ritmo e un’intensit¨¤ rari nel calcio sudamericano. Alla Colombia resta l’amaro in bocca per un k.o. che conferma la supremazia cilena negli scontri diretti, almeno in Coppa America: nei tre precedenti confronti nella fase a eliminazione diretta, la Roja ha sempre vinto. A sfidare i campioni in carica in semifinale sar¨¤ la vincente tra Uruguay e Per¨´.
IMMANCABILE VAR
¡ªGrande ritmo e intensit¨¤ a San Paolo, dove Cile e Colombia si lanciano subito in avanti senza fare troppi calcoli. A far girare meglio palla, almeno in avvio, ¨¨ la Colombia, pi¨´ rapida e precisa. Proprio i cafeteros sono i primi a provarci con Roger Martinez al 5’, suscitando la risposta ancora pi¨´ insidiosa di Aranguiz, che all’11’ chiama Ospina alla respinta spettacolare. Il botta e risposta iniziale a ritmi sostenuti, con Cuadrado e James tra i pi¨´ intraprendenti insieme a Sanchez e Fuenzalida, subisce il primo scossone al 15’, quando un malinteso tra Sanchez e Ospina regala ad Aranguiz il facile vantaggio. Tuttavia, per la ventesima volta in 21 partite, a decidere ¨¨ la Var, che annulla tutto per millimetrico fuorigioco di Beausejour a inizio azione. Vargas e Sanchez costringono Mina e Sanchez agli straordinari con continui incroci e tagli in profondit¨¤. La Roja mette in mostra soluzioni offensive efficaci e sufficientemente varie per disorientare il pacchetto arretrato colombiano, spesso costretto a chiusure in extremis. L’azione che al 40’ porta al tiro Vidal dal limite strozza il grido di esultanza del pubblico cileno, perch¨¦ il gol ¨¨ solo un’illusione ottica. A contorno dei principali brividi dei primi 45’, almeno altri quattro spunti insidiosi da parte del Cile con protagonisti Fuenzalida, Sanchez e il solito Aranguiz, eppure la Roja non raccoglie i frutti del grande sforzo profuso.
RIECCO SANCHEZ
¡ªLa sostanza non cambia nella ripresa, anche se la Colombia cresce alla distanza. Nel primo tempo la squadra di Queiroz ¨¨ messa sotto a centrocampo, riuscendo giusto a “stuzzicare” Arias con qualche calcio piazzato. La sola carta valida per i colombiani ¨¨ lo schema su palla ferma, ma di pericoli seri Arias non ne corre salvo una punizione di James in avvio di ripresa. A posteriori, chiss¨¤ che Queiroz non si sia pentito di aver atteso fino a un quarto d’ora dalla fine per gettare nella mischia Zapata, che stavolta non pu¨° incidere. Chi incide ¨¨ invece Ospina, decisivo in tuffo su una botta di Vargas da 25 metri che spaventa la Colombia e genera la tanto attesa reazione. Le migliori occasioni, ad ogni modo, sono sempre del Cile, che al 71’ si vede annullare il secondo gol dalla Var per un involontario tocco di mano di Maripan. Cos¨¬ non restano che i rigori e l’unico che non regge la pressione (per la gioia dei tifosi cileni), ¨¨ il colombiano Tesillo, che spara a lato. In casa cilena invece non sbaglia nessuno e dopo il sigillo decisivo del Nino Maravilla pu¨° scattare la festa.
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