A una brutta Colombia basta il gol di Cardona per piegare l’Ecuador

L’unico guizzo del trequartista del Boca Juniors decide la seconda sfida del gruppo B. Cafeteros primi insieme al Brasile

Poco convincente ma vincente. La Colombia si prende una vittoria dal vago sapore di rivincita, ma il risultato ¨¨ l’unica nota positiva dopo una prestazione opaca al debutto in Coppa America. L’Ecuador che a novembre sotterr¨° i Cafeteros con uno storico 6-1 che, di fatto, segn¨° il destino in panchina di Queiroz, stavolta invece si arrende di misura nonostante una ripresa di netta superiorit¨¤.

La squadra di Rueda ¨¨ brava (e fortunata) a capitalizzare l’unico guizzo dei primi 45’ confezionando uno strepitoso gol con Cardona, il resto lo fa una difesa attenta e accorta. Prova di grande sostanza e sacrificio per lo juventino Cuadrado, tra i migliori in campo.

un lampo nel buio

L’esterno bianconero ¨¨ l’unico "italiano" in campo dal primo minuto insieme al napoletano Ospina e la cosa stupisce non poco. La mossa a sorpresa di Rueda ¨¨ infatti un attacco rivoluzionato rispetto alle previsioni della vigilia, con gli atalantini Zapata e Muriel in panchina per fare spazio all’ex Livorno Borja e a Santos Borr¨¦, bomber nel mirino della Lazio. Ma la Colombia mostra subito grandi difficolt¨¤ a centrocampo, dove mancano idee e soprattutto ritmo. Di occasioni dalle parti di Ortiz se ne vedono con il contagocce, ma ai Cafeteros ne basta una per passare: perfetta combinazione su calcio piazzato tra Cardona, Cuadrado e Borja per il destro vincente del primo, che piazza la zampata a una manciata di minuti dal riposo. L’Ecuador reagisce subito alzando pressione e baricentro, complici l’efficace spinta di Preciado e gli affondi in profondit¨¤ di un indemoniato Valencia, ma la difesa colombiana fa buona guardia evitando a Ospina grossi rischi. Alfaro si gioca il tutto per tutto inserendo forze fresche negli ultimi 20’, ma non serve a nulla. La panchina ecuadoriana esplode a met¨¤ ripresa per un mancato rigore non concesso da Pitana nonostante la revisione al Var e alla "Tri" non resta che alzare bandiera bianca e voltare subito pagina.