Almen Abdi, 25 anni, il più pericoloso per l'Udinese. Afp

Non è il momento più fortunato della stagione dell'Udinese. Infortuni, sconfitte immeritate come quella contro il Milan, buone prestazioni non premiate dal risultato. Come quella di stasera col Paok Salonicco. Si chiude sullo 0-0 l'andata dei sedicesimi di Europa League al "Friuli". Il migliore tra i peggiori risultati in un doppio confronto. Ora bisognerà andare in Grecia, in un ambientino di quelli non proprio agevoli, a guadagnarsi una qualificazione che resta alla portata. Perché la squadra di Guidolin, con tutti i suoi problemi attuali, è più forte dei greci. Anche senza Isla e Di Natale, senza contare Badu e Asamoah.

COPERTA CORTA — Guidolin, a differenza della prima fase, questa Europa League se la gioca coi migliori. Almeno quelli che gli sono rimasti. Difesa titolare senza le amnesie viste con Fiorentina e MIlan (vero Benatia?), solito centrocampo fitto con Abdi interno e Pasquale a sinistra, mentre Armero gioca alle spalle di Floro Flores. I greci, che schierano Bruno Cirillo e il compassato Pablo Garcia (i milanisti non lo ricordano con grande partecipazione), sono disposti con un 4-2-3-1 in cui agli esterni è richiesto grande sacrificio in copertura.

CAMPO LARGO — Perchè i terzini di Guidolin, Dusan Basta e Giovanni Pasquale, vanno bene in profondità e creano problemi al Paok. Il palo di Abdi, l'occasione più nitida, nasce da una percussione del serbo, l'occasione sciupata da Floro da un cattivo piazzamento della difesa, gioco forza molto larga. I greci, che giocano con l'obiettivo 0-0 in testa, mancano totalmente quando devono ripartire: scolastici, prevedibili, con poca qualità sulla trequarti, dove l'unica soluzione sono le conclusioni di Fotakis da fuori area.

POCA BIRRA — L'Udinese si fa preferire anche nel secondo tempo, pur con una manovra più prevedibile e meno rapida, resa poco fluida anche dal calo fisico. C'è Fabbrini per l'infortunato Pinzi (bicipite femorale, non pare cosa da pochissimo, ennesimo guaio) e la consueta generosità. Il problema è che manca qualità nella rifinitura e l'uomo che ti può creare la giocata fuori dagli schemi, Di Natale. I greci speculano sullo 0-0 e nemmeno ci provano a mettere fuori la testa, nonostante l'Udinese abbia meno gamba.

SCENARI — Molto in bilico la qualificazione. L'Udinese in trasferta quest'anno non è quella della scorsa stagione. Anche perché non c'è più Alexis Sanchez, uno che ad avercelo chiederesti di giocare l'80% delle tue partite lontano da casa. Il Nino negli spazi è devastante. E un giocatore così non c'è più. Ma questo Paok, che pure ha eliminato il Tottenham nella fase a gironi, ci pare davvero poca cosa. Si può fare. E poi negli ottavi ci sarebbe una tra Az e Anderlecht. Difficile trovare di meglio a questo livello della competizione. E un quarto di Europa League sarebbe l'ennesimo miracolo di Guidolin.