L'occasione di una carriera. Che però rischia di essere vanificata da un'urna che sarà inevitabilmente malevola. Venerdì alle 12 l'Udinese conoscerà l'avversaria del turno preliminare di Champions League (andata 16-17 agosto, ritorno 23-24), quello che, se vinto, porterà i friulani ai gironi della massima competizione europea. Nella stessa sede previsto anche il sorteggio dei playoff di Europa League con Roma e Lazio.

COME FUNZIONA — La squadra di Francesco Guidolin, inserita nel sorteggio delle piazzate – al pari di Twente, Rubin Kazan, Zurigo e Odense – non è comptresa tra le teste di serie e perciò dovrà affrontare una squadra tra Arsenal, Villarreal, Olympique Lione, Benfica e Bayern Monaco.

"PROIBITIVO" — Guidolin ha definito così l'impegno che attende l'Udinese, senza conoscere il nome della rivale. In effetti si va da impegni quasi insormontabili (Bayern e Arsenal) all'accoppiamento (Benfica) che sulla carta è quello auspicato da tutti ma che presenterebbe comunque delle difficoltà. Il Bayern ha chiuso al terzo posto la scorsa Bundesliga ed è uscito negli ottavi di Champions contro l'Inter, nella notte forse più bella delll'era Leonardo. I bavaresi hanno colmato il vuoto in porta con Neuer dallo Schalke, puntellando l'organico con Jerome Boateng e l'ex Genoa Rafinha. Inoltre la finale di Champions 2012 si giocherà proprio all'Allianz Arena: non è proprio realistico ipotizzare il Bayern in Europa League. L’Arsenal verosimilmente non potrà contare sui quasi partenti Fabregas e Nasri, ma resta un cliente tremendo soprattutto all'Emirates Stadium, nonostante l'innata propensione a seminare tanto e a raccogliere poco. Il Villarreal ha ceduto Cazorla al ricchissimo Malaga, ma ha tenuto Giuseppe Rossi aggiungendo proprio l'ex Udinese Zapata in difesa. Il telaio è quello che l’anno scorso ha eliminato il Napoli in Europa League prima di arrendersi al Porto di Villas Boas. Il Lione in Champions è abbonato alla seconda fase: questo gruppo non sembra all'altezza della squadra che ha raggiunto la semifinale nel 2010, ma resta comunque temibile. Il Benfica, che nel terzo preliminare ha eliminato il Trabzonspor, è stato semifinalista della scorsa Europa League, ma non è ostacolo insormontabile.

PREFERENZE — E infatti il sorteggio portoghese è quello che si augurano tutti in Friuli. L'opinione del responsabile del settore giovanile Andrea Carnevale, ex attaccante nel Napoli di Maradona, sintetizza il pensiero di tutti. "Quello portoghese è un calcio piacevole da vedere, sono squadre organizzate che giocano bene a calcio. Ma qualcosa concedono. E poi a volte faticano a concretizzare. Se pescassimo il Benfica sarebbe un preliminare impegnativo, ma meno di altri". Fa eccezione il simbolo della squadra, Totò di Natale, che non disdegnerebbe il Bayern. "In trasferta non sono così forti".

VECCHI E NUOVI — E' ovviamente presto per dire come Guidolin affronterà l'impegno. Le prime impressioni sui nuovi sono positive, anche se si tratta di ragazzi che andranno valutati in un certo contesto prima di poter dire che sono pronti per un calcio ad alti livelli e che potranno surrogare i vari Zapata, Inler e Sanchez. Il brasiliano Danilo e l'ivoriano Doubai sono già certezze nell'undici titolare. "Col destro sa mettere la palla dove vuole, ha un gran lancio" dice Pinzi su Doubai. Fabbrini verrà senz'altro utile. In attesa di rinforzi si guarda anche a Isla e Armero, reduci dalla Coppa America ma fondamentali in chiave preliminare. Al rientro i preparatori Ii hanno trovati in buone condizioni e tutti fanno affidamento su di loro. Poi c'è il mercato: aggiustamenti verranno fatti in funzione della qualificazione in Champions, ma qualcosa potrebbe accadere anche prima. Guidolin e gli stessi giocatori sperano in nuovi arrivi. La squadra in avanti al momento è leggera, nonostante la fiducia dei dirigenti: Barreto non è ancora pronto dopo il gravissimo infortunio muscolare di Bari, Floro Flores aspetta solo notizie dal mercato e Denis è ancora nel limbo tra Atalanta e Udinese. Al momento in avanti giocherebbe Di Natale, sostenuto alle spalle da Abdi o Fabbrini. Forse troppo poco di fronte a un sorteggio che sarà comunque spietato.