Serie B, 37ª giornata: Empoli a valanga sulla Juve Stabia. Esonerato Castori
Milano, 17 aprile 2013
Il Sassuolo vince 2-0 a Reggio Calabria: il raddoppio è dell'ex Missiroli. Verona-Cittadella finisce 0-0. Dopo la sconfitta con la Pro Vercelli, la panchina lombarda ad Agostinelli. Mercoledì sera il posticipo Livorno-Novara. Il Grosseto è già in Lega Pro
Trentasettesima giornata del campionato di Serie B, primi verdetti. Il Grosseto che perde 3-1 a Brescia è già matematicamente retrocesso in Lega Pro. L'Empoli vince 5-0 sulla Juve Stabia con doppiette di Saponara e Tavano e uno straordinario Maccarone che segna il quinto gol. La capolista Sassuolo (77 punti) vince 2-0 a Reggio Calabria. Il posticipo del turno è mercoledì con Livorno-Novara, fischio d'inizio alle 20.45. La sconfitta del Varese con la Pro Vercelli per 2-1, invece, costa la panchina a Fabrizio Castori. La squadra è stata affidata ad Andrea Agostinelli, ingaggiato fino al termine della stagione.
- Lo sconforto di Coulibaly del Grosseto. LaPresse
brescia-grosseto 3-1 — Il Brescia vince e agguanta momentaneamente il sesto posto in classifica, l’ultimo per poter disputare gli spareggi promozione. Una doppietta di Andrea Caracciolo e un super gol di Scaglia regalano tre punti pesanti alla squadra di Calori. Con questa sconfitta il Grosseto dice addio matematicamente alla serie B dopo sei stagioni tra i cadetti. Il tecnico aretino privo di De Maio squalificato schiera Antonio Caracciolo in difesa. Moriero opta per mandare in campo tutti e tre gli ex di turno: Jadid, Mandorlini e Piovaccari. Gara molto nervosa e ricca di contatti sin dai primi minuti segno evidente che in palio al Rigamonti ci sono punti pesanti. A farne le spese è il difensore svizzero del Brescia Fabio Daprelà che in un contrasto con Soddimo rimedia una distorsione alla caviglia; Calori al suo posto manda in campo Lasik. La prima vera occasione della partita è di marca del Grosseto. Al 13' una conclusione di sinistro di Mancino (facile il gioco di parole) sfiora la traversa della porta difesa da Arcari. Il Brescia risponde dopo un minuto con una limpida palla-gol che Andrea Caracciolo spreca calciando addosso a Lanni proteso in uscita disperata. I padroni di casa spingono sull’acceleratore e Scaglia infiamma il pubblico con una giocata da applausi: dribbling secco a rientrare sul sinistro e palla a giro a cercare il sette. Vola Lanni a deviare la parabola in corner. Incredibile l’errore della formazione lombarda al 33'. Zambelli scodella in area un pallone invitante che giunge sui piedi di Caldirola. Il capitano della Nazionale Under 21, da due passi, spedisce clamorosamente sul fondo. Sul finire di prima frazione tentano la buona sorte due volte Caracciolo, Corvia e Zambelli ma la mira è sballata. Ma all'ultimo tentativo del primo tempo il Brescia sblocca. Corvia serve un assist al miele per Caracciolo che davanti alla porta non sbaglia. Nella ripresa Moriero lascia negli spogliatoi Jadid inserendo al suo posto Brugman. La mossa risulta infruttuosa con il Brescia che prende campo e immediatamente raddoppia. Scaglia pesca dal cilindro un sinistro che si infila dritto all’incrocio dei pali: Un capolavoro che fa alzare in piedi tutto lo stadio. I tifosi rimangono in piedi perché due minuti dopo Caracciolo sigla la sua personale doppietta finalizzando al meglio un’azione di contropiede orchestrata da Rossi. Per il bomber si tratta del novantaseiesimo centro con la maglia delle rondinelle. La gara di fatto finisce qui con i bianco-azzurri di Calori a dosare forze ed energie in vista del derby con il Verona. Le emozioni non sono finite. Antonio Caracciolo commette in ingenuo fallo da rigore su Piovaccari. Dal dischetto Delvecchio trasforma il gol del 3-1 finale. (Fabio Pettenò)
empoli-juve stabia 5-0 — Forse il più bell'Empoli della stagione. Sicuramente quello più spettacolare e divertente. Questo turno infrasettimanale potrebbe essere quello decisivo per gli azzurri in chiave playoff. Contro la Juve Stabia gli azzurri tornano alla vittoria dopo oltre un mese e mezzo al Castellani e lo fanno in maniera roboante. Una goleada impressionante che regala non solo reti, ma anche belle giocate. E quando lo speaker dello stadio annuncia il pareggio del Verona col Cittadella i tifosi esultano perché significa che ora la classifica vede l’Hellas a +6 punti, un passettino ulteriore per disputare le finali per la Serie A. È la gara del trio d’attacco: assoluto protagonista del match. Doppiette per Saponara e Tavano, rete anche per Maccarone. In classifica marcatori salgono tutti dunque: Tavano a 18, un gol dal suo record a Empoli, Maccarone 15, anche lui a una rete dal record in azzurro, Saponara a 11 segnature, per la prima volta in doppia cifra. Juve Stabia annichilita, anche se per la prima mezz'ora ha retto il campo senza particolari problemi. Parte Saponara al 27' del primo tempo con un sinistro deviato che si insacca, al 36' Tavano mette sotto la traversa ingannando Seculin. Il primo tempo si chiude 2-0. Nella ripresa altra bell'azione in contropiede: Saponara servito da Maccarone non fallisce con un diagonale preciso. Sul 3-0 l'Empoli non si ferma: al 24' contropiede di Maccarone che davanti a Seculin regala l'assist a Tavano solo di fronte alla porta. La goleada si chiude al 28' della ripresa con Maccarone, stavolta servito da Croce. (Giacomo Cioni)
lanciano-ternana 1-1 — Un pareggio che non va bene al Lanciano e che mette quasi in salvo la Ternana. La partita del Lanciano è tutta proiettata verso la vittoria con alcuni cambiamenti rispetto alla incredibile gara di Bari. In difesa Rosania prende il posto dello squalificato Aquilanti, mentre a centrocampo Di Cecco rileva Vastola e D'Aversa va al centro al posto di Minotti. La Ternana può permettersi anche di non perdere, ma sa che sarà difficile perché Toscano ha quasi una squadra fuori con due squalificati e sette infortunati. In difesa sono fuori Pisacane, Ragusa e Masi mentre tra centrocampo e attacco mancano uomini importanti come gli infortunati Nolè, Fazio, Miglietta, Dianda con Litteri e Ceravolo in campo con Ciofani e Maniero in panchina. La partita si decide a centrocampo dove gli umbri trovano maggior possesso palla con Bernardi e Vitale essenziali in tutte le fasi di gioco. Parte bene la Ternana che tra il 4' e il 7' va tre volte verso la porta di Leali, due volte con Ceravolo e una volta con Vitale che ha molto spazio sulla fascia sinistra. La prima occasione del Lanciano al 15' con Volpe abile a liberare Di Cecco in area che tira a lato. La prima vera palla gol della partita arriva al 24': Volpe libera in area Piccolo anticipato da un difensore al momento del tiro quando era solo davanti al portiere. Dopo una buona azione di Vitale, che supera come birilli i difensori del Lanciano, con tiro di poco a lato, arriva il gol del vantaggio della squadra di Gautieri con una veloce e pregevole azione d’attacco con triangolazione perfetta Falcinelli, Piccolo, Turchi con l'’esterno abile a superare Brignoli con un tiro forte. La Ternana tiene bene il campo e riesce a raggiungere il pareggio con una prorompente azione sempre sulla fascia destra del Lanciano, apparsa vulnerabile con Almici e Rosania sottotono. Ceravolo, che ha svariato per tutta la zona offensiva risultando pericoloso in più occasioni, si libera dei due ed infila Leali sulla propria sinistra. La ripresa inizia con dieci minuti di ritardo per problemi all’impianto di illuminazione del campo, con il Lanciano determinato per la conquista dei tre punti. A dieci minuti dalla fine l’arbitro Borriello concede un rigore per fallo di mano su azione di Mammarella che il collaboratore blocca con una segnalazione di irregolarità dell’azione. Un lampo a fronte di un secondo tempo dove la stanchezza ha condizionato il gioco di entrambe le squadre. (Fiorenzo Carlini)
modena-bari 0-0 — Finisce senza reti il confronto tra Modena e Bari, un risultato che consente ai pugliesi di fare un piccolo ma significativo passo in avanti in chiave salvezza. Il Modena cercava la vittoria per avvicinarsi al treno delle big, ma il risultato del Braglia è più che giusto. Novellino, senza Dalla Bona e Signori, rilancia Osuji e Nardini, mentre il Bari si propone con il suo 4-3-3. La squadra di casa ha un maggiore possesso di palla, ma la squadra di Torrente è ben disposta in campo e chiude tutti gli spazi. Al 20' prima occasione per il Modena. Ardemagni cerca spazio in area, di fronte a lui tre avversari, riesce a calciare ma Lamanna respinge in tuffo. Risponde il Bari al 30' con Ghezzal che serve Caputo, palla di poco sopra la traversa. Ancora Modena con Nardini che ci prova al volo, ma Lamanna è sempre attento. E in questo batti e ribatti, al 38' Fedato sfiora il palo da posizione defilata. Il primo tempo si chiude con la punizione calciata sulla barriera da parte di Ardemagni. Nella ripresa il ritmo cala, il Modena non è più fluido nel gioco e il Bari guadagna nel finale preziosi metri di campo. Al 13' Lazarevic non sfrutta un assist di Nardini. Nel finale l'ingresso di Tallo dà vivacità alla manovra ospite. Lo stesso Tallo va in gol ma la sua rete viene annullata per fallo dello stesso attaccante. (Paolo Reggianini)
padova-crotone 2-1 — Vittoria e sorpasso. All’Euganeo il Padova supera il Crotone tremando solo nel finale, lo scavalca in classifica raggiungendo zone più tranquille e saluta la prima vittoria di mister Pea dal suo ritorno in panchina. Masticano amaro invece i rossoblù, che accorciando le distanze a tre minuti dalla fine credono nel pareggio solo nel recupero. Partono meglio gli ospiti. Dopo tre minuti un piazzato di De Giorgio libera Ciano che di prima non trova lo specchio. Così come al 10', quando calcia alto da buona posizione. Il Padova prende campo quando si accende Iori: ed è proprio un suo filtrante per Bonazzoli che scaturisce il rigore provocato da Concetti, che al 14' stende in area l'attaccante. Dal dischetto lo specialista Iori non sbaglia: 1-0. Il Padova preme poi con Farìas: al 23' il brasiliano si vede rimpallare un bel tiro a giro, al 27' sulla sua botta è pronto Concetti. Fatica invece il Crotone che allo scadere ha l’occasione per pareggiare: sugli sviluppi di un piazzato Pettinari si trova solo di fronte a Silvestri che fa il miracolo su tiro ravvicinato. Eramo, poi, nel minuto di recupero, per poco non inquadra la porta. Ad inizio ripresa si fa male Farìas: Pea inserisce Cutolo che un minuto dopo – è il 52' – sigla il raddoppio insaccando una respinta di Concetti su bomba di Ze Eduardo. L’ex Crotone uscirà poi una manciata di minuti più tardi, ancora infortunato. Sotto di due reti, i rossoblu ringhiano ma non mordono: solo all’87' Ciano accorcia le distanze con un gran diagonale. Gli attacchi alla disperata non cambiano il risultato nei cinque minuti di recupero concessi da Fabbri: la spunta con merito il Padova che ci ha creduto di più. (Carlo Della Mea)
pro vercelli-varese 2-1 — Più Pro Vercelli che Varese in campo al Piola. La differenza in classifica tra le due squadre, i padroni di casa al penultimo posto, gli ospiti in corsa playoff, non si è vista. Anzi. I bianchi di Braghin hanno vinto con merito contro un Varese spento e con poca verve. È stata la gara delle difese, a subire e a segnare i gol di una gara che si è chiusa sul 2-1. Ad aprire le marcature Ranellucci, al 7' che trova l’inzuccata vincente su un cross teso dalla bandierina calciato da Scaglia. I padroni di casa al 19' sfiorano il raddoppio, con Eusepi lanciato in contropiede: l'ex di turno temporeggia però troppo nel sistemarsi la palla e Rea chiude la strada che porta al gol. Il Varese al 43' trova il pareggio, anche in questo caso su palla inattiva: Zecchin calcia la punizione e Rea insacca alle spalle di Valentini. La Pro due minuti dopo, trova il vantaggio: ancora Scaglia che pennella un cross e Borghese che va a rete. Un gol pesantissimo che spiana la strada ai bianchi verso la vittoria. Nella ripresa la Pro Vercelli gioca accorta, il Varese cerca l'acuto: al 10' Ferreira da posizione angolata segna un gol, più che regolare, che però viene giustamente annullato dal direttore di gara, perché sulla traiettoria della sfera si mette Ebagua, in netto fuorigioco. E lo stesso Ebagua un minuto dopo calcia alle stelle da posizione favorevole. Unici guizzi di una ripresa con pochi acuti. La Pro vince meritatamente, il Varese esce dal campo a testa bassa: la Pro continua a sperare di agganciare i playout, il Varese giocando così vede in salita la strada che porta ai playoff, ora distanti un punto. (Raffaella Lanza)
- Reggina-Sassuolo, Armellino su Boakye. LaPresse
reggina-sassuolo 0-2 — Il Sassuolo ritorna alla vittoria, battendo una inconsistente e debole Reggina sempre più impelagata nei bassi fondi della classifica. Tanto il divario tecnico tra le due formazioni, ma quando si affronta la prima della classe senza cattiveria e timorosi non può che uscire un risultato scontato rispettando il pronostico della vigilia. Per il Sassuolo un altro mattone verso quella meritata promozione e il ritorno al successo dopo 5 turni di digiuno. Entrambe a caccia della vittoria, ma con obiettivi diversi: Sassuolo per consolidare il primato e Reggina per l’agognata salvezza. Pronti via e Boakye servito da Troianello da posizione invitante manda a lato di poco. Ancora l’ attaccante ghanese a impensierire la difesa amaranto: approfitta di un malinteso tra Bergamelli e Hetemaj ma il suo tiro sfiora il palo alla destra di Baiocco. Timida reazione dei padroni di casa al 21' con un tiro dalla distanza alto. Boakye è una furia scatenata e si presenta con una schiacciata di testa che sorvola la traversa. Al 29' sempre lui, Boakye servito da Troianello vince un duello di forza con Ely e con un fendente dal basso verso l’alto batte Baiocco (0-1). Si va all’intervallo con i tifosi a fischiare una Reggina sterile e impotente. Ad inizio ripresa si va vedere la squadra di casa con un diagonale di Comi che finisce di poco fuori. Al 17' la prima vera occasione amaranto con un tiro di testa di Di Bari che Pomini respinge in angolo. Al 19' Troianello serve al centro dell’area Missiroli che di piatto destro batte Baiocco (0-2): applausi del Granillo per l’ex amaranto. Inutili si dimostrano gli incoraggiamenti di Pillon, sempre più demoralizzato. Adesso le speranze della Reggina sono rivolte al derby di sabato allo "Scida" con il Crotone. I 5' di recupero servono solo per riempire di fischi la squadra di casa. (Lorenzo Vitto)
spezia-cesena 1-0 — Okaka segna la rete decisiva e lo Spezia batte il Cesena raggiungendolo in classifica. Una partita molto tesa quella tra le due formazioni in lotta per la salvezza, dove giocano soprattutto i centrocampisti e non ci sono tante occasioni da annotare. Cagni deve fare a meno di Sansovini, Sammarco e Mario Rui, ma Piccini almeno ce la fa, nonostante una distorsione e dunque Madonna resta in panchina. Bisoli, invece, sposta Comotto centrale per sopperire all’assenza di Volta (squalificato). Primo quarto d'ora di studio, poi al 17' c'è Tabanelli, che ha preso il posto dello sfortunato Defrell (il francese gioca soltanto un minuto e mezzo, prima di essere sostituito al 4'), a colpire di testa, su punizione di Djokovic dalla sinistra. Sul fondo. Ancora Cesena pericoloso al 24', quando Rodriguez lanciato da Tabanelli, si infila tra Goian e Piccini e calcia dal limite dell’area, mandando la palla molto vicino al palo alla destra di Guarna. Cesena ancora alle prese con un infortunio: questa volta è Rodriguez a lasciare il campo per uno stiramento al 30', poi gli spezzini si fanno vedere con il colpo di testa centrale di Schiavi. Pericolo per Guarna ancora al 47', sull’incornata di Granoche che sibila vicino alla porta. Spezia che inizia la ripresa più caparbio: prima Antenucci calcia dal limite e Campagnolo para a terra, poi serve al compagno di reparto una palla che Okaka si sistema ed infila in diagonale alle spalle del portiere avversario, per il vantaggio ligure. Poi c’è il tiro di Antenucci al 15' che va di poco alto, ma lo Spezia rischia molto nel finale: al 47' sulla conclusione di Granoche sull’esterno della rete e poi all’ultimo istante sul colpo di testa, quasi sulla riga di porta, di Succi, che finisce incredibilmente sopra la traversa. (Marco Magi)
verona-cittadella 0-0 — Il Verona incappa in una serata cupa, il Cittadella ringrazia e merita lo 0-0 finale. Un colpo duro per le ambizioni di secondo posto di un Hellas poco produttivo, senza troppa intensità. Il primo tempo parla di un Cittadella in palla, di un Foscarini che tatticamente indovina tutto e di un Bentegodi che ad un certo punto si infastidisce anche nel vedere un Verona lento nel ripartire e parecchio macchinoso nel fare gioco. Mandorlini si affida alla coppia Ferrari-Cacia con Sgrigna alle loro spalle e Gomez in panchina insieme ad un Martinho non ancora al top della condizione. Protagonista del taccuino è Eros Schiavon, che al 28' vede il suo colpo di testa respinto da Rafael e allo scadere di tempo calcia alto da buona posizione dopo una veloce ripartenza. Il Verona è in una conclusione parata (20') di Hallfredsson, in un colpo di testa (26') alto di Cacciatore ed in una conclusione dal limite (33') di Ferrari. La prima metà di gara non dice molto altro. Mandorlini lascia negli spogliatoi l’acciaccato Cacciatore e fa entrare Crespo, l'Hellas è senza i due terzini titolari vista anche l’indisponibilità di Agostini. Il Cittadella è pericolosissimo in avvio, Ciancio spara di destro dal limite ma Rafael si oppone alla grande. Sulla respinta Di Carmine calcia a lato. Urge Martinho, la sua velocità, i suoi cambi di passo. Il brasiliano, spesso decisivo, entra al 5' al posto di Sgrigna e al primo pallone toccato vede giallo per simulazione. Se ne va (18') anche Ceccarelli, infortunato, entra Bianchetti. Per Mandorlini è il secondo cambio forzato su tre. Il Verona cerca di stringere i tempi, Cordaz al 24' si supera su Ferrari e pochi secondi dopo è la parte alta della traversa ad opporsi al destro a giro di Jorginho. Hallfredsson dal limite (27') non trova la porta per pochi centimetri, Di Carmine (31') non trova la porta in contropiede, Ferrari (37) ciabatta un destro da posizione favorevole. Tre minuti di recupero, in cui il Verona batte tre calci d’angolo dei dieci della sua partita. Infruttuosi anche questi. (Alessandro De Pietro)
- La gioia di Giacomelli dopo la rete realizzata al 1' p.t. LaPresse
vicenza-ascoli 1-0 — Dopo cinque mesi il Vicenza torna a vincere al Menti, seppur a fatica. È subito gol. Dopo un minuto Giacomelli va via sulla sinistra, rientra sul destro e mette il pallone alle spalle di Maurantonio il tutto con grande lucidità. Gioca solo il Vicenza, che al 16' va vicino al raddoppio con Malonga; il suo colpo di testa sul traversone di Ciaramitaro esce di un niente a lato. Dieci minuti dopo Giacomelli serve Malonga in verticale ma l’ex attaccante del Cesena invece di appoggiare la sfera tira una cannonata alta sopra la traversa. Al 32' i biancorossi reclamano un rigore per un tocco di mano sospetto di Ricci in area. Ancora il Vicenza protagonista al 40' e al 43'. Maurantonio si allunga sulla conclusione rasoterra di Malonga e sempre il portiere ascolano è decisivo in uscita sull’indemoniato Giacomelli. La doppia fiammata al 45' dell'undici di Silva viene spenta da Bremec, bravo ad opporsi sia sul primo che sul secondo palo su Russo e Feczesin. Nella ripresa cresce l’Ascoli e ci vuole un ottimo Bremec per sventare la minaccia di Pasqualini (conclusione diretta all’incrocio) e in seconda battuta una mischia furibonda nell’area piccola. Si ritrova il Vicenza al minuto 23' con una legnata di Bojinov che Maurantonio mura. Al 29' Loviso su punizione fa tremare la traversa, c’è ancora il tocco provvidenziale del portiere spagnolo del Vicenza. Nel finale Scalise effettua un tiro-cross insidioso, palla che scheggia la traversa. (Marta Benedetti)
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
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