Nel 25° turno del campionato di Serie Bwin è sorpasso in vetta alla classifica. Il Pescara vince 2-1 in rimonta a Crotone e scavalca il Sassuolo (0-0 a Cittadella) mentre il Torino batte 1-0 il Vicenza. Risale il Verona con il 2-0 al Grosseto, mentre crolla il Padova a Bari: colpo Varese a Livorno. Pareggio in Brescia-Juve Stabia, la Reggina batte il Gubbio e l'Ascoli piega la Nocerina. Rinviate per neve Sampdoria-Empoli e Modena-AlbinoLeffe.

crotone-pescara 1-2 — Il Pescara sbanca anche a Crotone e si guadagna la testa della classifica. Drago incassa la prima sconfitta della sua gestione, ma sulla gara pende una direzione arbitrale del tutto insufficiente. Al 7’ primo tiro in porta della gara con Ciro Immobile, ma la sua conclusione è controllata da Belec. Al 12’ ci riprova Immobile con un diagonale insidioso sul quale Belec deve fare gli straordinari andando a deviare di pugni sul primo palo. Al 14’ ficcante azione dei rossoblu con un tunnel di Migliore e tiro finale di Gabionetta che finisce di poco fuori. Al 26’ incursione di Sansone che si porta a spasso un paio di difensori e da dentro l’area abruzzese scocca un destro che passa non distante dalla porta di Anania. Alla mezz'ora fiammata di Immobile che dai venti metri esplode un destro che si stampa sulla traversa a Belec battuto. Soddimo ci prova al 34’ servito da Immobile, ma il tiro è lontano dallo specchio della porta crotonese. Al 36’ show di Gabionetta che si libera di due avversari e da fuori area lascia partire un bolide diretto all’incrocio ma un grande Anania gli nega la gioia del gol. Al 43’ il Crotone sblocca il risultato grazie ad una manovra avvolgente e al gol di Florenzi (quinto centro stagionale) che mette la palla sul palo lungo e scoperto di Anania. Crotone vicino al raddoppio allo scadere del tempo con una punizione di Loviso che centra la traversa. Al 3’ minuto di recupero il Pescara riequilibra la partita grazie ad Immobile che si incunea nell’area, vince un rimpallo con Vinetot e Tedeschi e batte Belec da pochi passi. Al 12’ della ripresa un errore di Captano libera Caetano che si invola verso la porta di Anania ma sbaglia il tocco decisivo permettendo ad Anania una parata tranquilla. Il Crotone si fa vedere con un paio di affondi (Gabionetta e Florenzi, solo brividi per Anania). Al 37’ il vantaggio del Pescara con Cascione che sfrutta abilmente un cross di Zanon. Nel finale il Crotone reclama anche un rigore che l’arbitro non concede. (Luigi Saporito)

cittadella-sassuolo 0-0 — Ci si aspettava di più dalla capolista della serie cadetta, che si presentava a Cittadella forte dei quattro successi consecutivi: invece alla squadra di Pea è mancato il guizzo vincente. Il Cittadella del resto ha disputato una buona fase difensiva, riuscendo a sbloccare le fonti di gioco avversarie, ma è mancato nelle ripartenze che potevano fare male. Eppure il Sassuolo era partito bene: dopo neanche due minuti di gioco Missiroli potrebbe già sbloccare l’incontro, ma Cordaz compie un grande intervento a terra per deviare il destro dell’attaccante. Scampato il pericolo, il Cittadella controlla senza troppi grattacapi gli avversari, in particolar modo il temutissimo bomber Sansone che nella prima mezz’ora non riesce mai a portarsi alla conclusione. L’attaccante neroverde ci prova allora su punizione, al 34’, il pallone sfiora il palo alla destra del portiere. Ci prova Di Nardo al volo dal limite, alto sulla traversa. Ci si attende qualcosa in più dalla capolista, ma il primo tempo scivola via con le due squadre che pensano quasi esclusivamente a controllarsi a vicenda. Il ritmo non cambia di molto in avvio di ripresa: ci prova capitan Magnanelli su punizione al 20’, tiro forte ma centrale, respinge con i pugni Cordaz. Più insidioso il rasoterra di sinistro di Di Roberto qualche minuto più tardi, si distende Pomini per deviare in angolo. Il freddo e la paura di scoprirsi troppo hanno la meglio sia da una parte che dall’altra, ne esce il risultato più ovvio, lo 0-0. (Simone Prai)

torino-vicenza 1-0 — Il Toro si sblocca, batte il Vicenza e torna a sorridere: adesso è secondo a pari punti con il Sassuolo, un punto dietro al Pescara. Al Comunale finisce 1-0 e a decidere la sfida, al 19’ della ripresa, è l’autogol del vicentino Tonucci che anticipa Antenucci e tocca nella propria porta il cross di Surraco. Campo impossibile, neve che imbianca il campo, temperatura sotto lo zero (-3°) e spalti ovviamente semideserti: i presenti non sono più di cinquemila, ma la Maratona si fa sentire eccome, sia quando contesta Cairo, sia quando trascina la squadra. Il Vicenza gioca a viso aperto, ma le occasioni migliori sono granata: al 18’ Surraco apre una voragine per Oduamadi che, tutto solo, calcia su Bastrini che salva in scivolata disperata. I veneti si fanno vedere con l’ex novarese Pinardi, al debutto, mentre Antenucci calcia su Augustyn la palla che chiude il primo tempo. Nell’intervallo il protagonista granata del pomeriggio, capitan Bianchi rimasto a Torino dopo aver “sfiorato” il Catania, inizia a scaldarsi e raccoglie l’ovazione della Maratona. E a cambiare la partita, in avvio di ripresa, è Ventura che toglie l’insufficiente Meggiorini inserendo quel Bianchi che aumenta il peso offensivo. Le occasioni fioccano soprattutto dopo l’ingresso di Sgrigna e nel finale i granata potrebbero anche raddoppiare. (Fabrizio Turco)

verona-grosseto 2-0 — Il Verona dimentica subito la sconfitta con il Sassuolo. Mandorlini cambia cinque undicesimi (Cangi, Pugliese, Esposito, Ceccarelli e Lepiller) e la squadra risponde alla grande. In cattedra sale subito Lepiller. Il francese fa subito vedere la sua dote migliore: il tiro. E al terzo l'Hellas è già in vantaggio. Tiro fantastico che si infila all'incrocio dei pali sulla sinistra di Narciso. La squadra di Mandorlini resta corta, Tachtsidis nel ruolo di Hallfredsson è una diga, Esposito fa cantare i piedi, mentre il Grosseto si affida al tema monocorde Caridi-Sforzini. Lepiller è addirittura chirurgico quando tocca la sua seconda palla e segna la seconda rete. Ancora da consegnare alle cineteche con Narciso assolutamente incolpevole. Da qui in poi il Verona controlla senza problemi, Rafael corre solo un pericolo quando il Grosseto non riesce a chiudere una clamorosa mischia in area. Poi l'Hellas mette il pilota automatico e chiude la gara in bellezza. Tre messaggi al Padova prossimo avversario nel derby di sabato. (Gianluca Vighini)

bari-padova 3-1 — Il Bari espugna il San Nicola dopo 3 mesi e mezzo e si proietta verso i play off. Una doppietta di Caputo ed un gol di Stoian (entrambi alle prime prodezze casalinghe) stendono un Padova in versione decisamente opaca. La squadra veneta, reduce da due successi esterni (Ascoli e Reggio Calabria), preferisce Hallenius a Ruopolo in prima linea. Mentre Torrente recupera in extremis Stoian e presenta solo una novità rispetto alla squadra che ha battuto l’AlbinoLeffe: Borghese al posto di Polenta, al centro della difesa. Partono a razzo i padroni di casa. Al 5’ sfiora il vantaggio Forestieri, si salva in angolo la difesa del Padova. Passano 2’ e Stoian sblocca il risultato con una botta da venti metri, deviata da Trevisan. In campo c’è solo il Bari, devastante con le incursioni di Stoian (Pelizzoli al 16’ esce con i piedi per fermarlo). E’ lo stesso rumeno a sfiorare due volte il raddoppio, tra il 20’ ed il 21’. Per vedere il Padova occorre attendere il 35’: punizione di Cutolo, fuori misura. Ma, dopo un tentativo di Caputo bloccato da Pelizzoli, d’improvviso la squadra di Dal Canto acciuffa il pari. Gran combinazione Cutolo–Lazarevic–Hallenius: dal limite dell’area, lo svedese sorprende Lamanna con un angolato rasoterra. Il secondo tempo comincia a ritmi blandi, poi il Bari riprende a dominare la scena. Al 9’ Caputo segna, su respinta corta di Pelizzoli (tiro di De Falco), ma l’arbitro annulla per fuorigioco. E’ il preambolo allo show di Caputo che, in 3’, manda due volte in tilt la difesa del Padova (in particolare Legati e Schiavi) e firma una doppietta di straordinaria bellezza. Due gol di sinistro. Il Padova prova a reagire con Schiavi (testa), ma Lamanna devia in angolo. Al 23’ Caputo, prima di uscire per infortunio, fallisce la tripletta tutto solo davanti a Pelizzoli. In pieno recupero Hallenius scheggia l’incrocio dei pali. (Franco Cirici)

livorno-varese 1-3 — In una serata pesantemente condizionata dalla neve e dal vento il Varese, in recupero, si impone 1-3 a Livorno e consolida la sua sesta piazza. I biancorossi di Maran confermano la propria vocazione esterna: nelle ultime sei partite giocate lontano dalle mura amiche dell'Ossola, i lombardi hanno racimolato cinque vittorie ed un pareggio. Per gli amaranto una sconfitta amara e grave, anche se – complici i rinvii delle partite di Genova e Modena – il margine sulla zona ad altissimo rischio della classifica non si è assottigliato. E' il primo stop per Madonna, subentrato a Novellino durante le vacanze natalizie. I locali aprono le marcature al 20', con Paulinho che trasforma un rigore assegnato per un fallo di mano di Pucino. Il vantaggio amaranto dura appena un minuto. Al 21' cross di Nadarevic da sinistra. La palla attraversa tutta l'area dei tirrenici e trova Zecchin sul secondo palo: l'esterno varesino colpisce al volo ed insacca. Ospiti ad un passo dal gol al 25', con De Luca (bravo Bardi che si oppone). Al 36' giunge il sorpasso biancorosso: angolo di Zecchin, Pucino devia la sfera e favorisce l'incornata vincente del difensore Troest. Nella ripresa l'intensità della nevicata aumenta. Schiattarella (11') protesta ed è espulso per somma di gialli (la prima ammonizione, al 40' della prima frazione, era giunta per simulazione). Il Livorno, in inferiorità numerica, prova a spingere, ma non trova sbocchi. Al 37' il Varese cala il tris: conclusione di Zecchin da fuori area deviata da Troest, con Bardi beffato. (Fabio Giorgi)

reggina-gubbio 3-1 — La sfida del Granillo tra Reggina e Gubbio se la aggiudica la squadra di casa che interrompe la striscia di 9 turni senza vittoria. Festeggiano gli uomini di Gregucci, al suo primo exploit da quando siede sulla panchina amaranto. Partita subito in discesa per la Reggina che al primo affondo, grazie ad un rinvio goffo della difesa su cross di Barillà, si porta in vantaggio con Campagnacci che trovandosi il pallone tra i piedi non ha difficoltà a spedirlo alle spalle di Donnarumma (1-0). Ha subito l’occasione per pareggiare il Gubbio, ma Bazzoffia da buona posizione calcia alto. Reggina rigenerata e col piglio giusto va vicina al raddoppio prima con Rizzato, (bravo il portiere a respingere) e poi con Campagnacci che spedisce a lato da pochi passi. Primi applausi della curva sud per il debuttante Zandrini che si fa trovare pronto sul colpo di testa di Ciofani. Il raddoppio giunge alla mezzora: Campagnacci per Bonazzoli che apre sulla destra a Ragusa, ma al momento di battere a rete Caracciolo lo stende e l’arbitro con l’aiuto dell’assistente concede il rigore che Bonazzoli trasforma (2-0). Ad inizio ripresa il Gubbio cerca di rientrare in partita, ma viene punito per la terza volta: angolo di Emerson e Freddi di testa in elevazione batte Donnarumma, inutile le proteste del portiere che si prende pure l’ammonizione. Momento di relax per gli amaranto e Gubbio che accorcia le distanze con un bolide da 25 metri di Mario Rui (3-1). Cercano di rimontare gli uomini di Gigi Simoni, ma la difesa si dimostra attenta e non capitola. (Lorenzo Vitto)

brescia-juve stabia 0-0 — In una partita che non avrebbe dovuto nemmeno iniziare, causa neve, Brescia e Juve Stabia prendono il classico "punto che non fa male a nessuno". Vince il freddo e i tremila coraggiosi che hanno osato sfidare il freddo in una serata gelida. La neve cade a Brescia dalle cinque del pomeriggio, ma si gioca lo stesso su un campo imbiancato e ai limiti della praticabilità. Però il pallone scorre e Di Bello dà il benestare. Si parte. Dopo tre minuti El Kaddouri calcia alto su cross di Daprelà. Al 5' l'occasione più ghiotta della prima frazione, per la Juve Stabia: punizione di Sau, flipper pazzesco in area e le rondinelle si salvano con Martinez. Poi, solo tentativi solitari per Jonathas che prova a bucare la difesa avversaria sfruttando la sua stazza. Al 9' non trova la porta di poco, al 30' invece è bravo Seculin a dirgli di no con i piedi. Nella ripresa, sempre Brescia a fare la partita (si fa per dire, viste le condizioni del campo) e Juve Stabia di rimessa. Eppure sono gli ospiti ad avere le chances migliori. Arcari, imbattuto da sei gare, si supera due volte, prima su Erpen in uscita bassa (17'), poi sulla botta dalla distanza di Mezavilla (37'), pericoloso anche in extremis su punizione. Calori inserisce Foti, che non ha un buon impatto e fallisce un match point al 28'. Finisce 0-0. Giusta conclusione di quella che non è stata una partita di calcio. (Luca Bertelli)

ascoli-nocerina 1-0 — Vittoria pesante dell’Ascoli che con un gol di Gerardi in zona Cesarini batte 1-0 la Nocerina sempre più ultima e staccata dal resto della classifica. Situazione sempre più complicata per i rossoneri di Auteri, mentre l’Ascoli, pur penalizzato di sette punti, si rilancia in chiave salvezza. Nella squadra di Massimo Silva è assente l’influenzato Soncin; in attacco Falconieri e Papa Waigo. Nella Nocerina manca Di Maio. Partita tesa in avvio con le due squadre che faticano a esprimere manovre interessanti. Silva perde per infortunio Scalise già al 17’; al suo posto entra Andelkovic. La partita è brutta, emozioni non ce ne sono. Almeno fino al 33’ quando Papa Waigo segna in mezza girata su lancio di Ciofani. Nel frattempo, però, il guardalinee aveva alzato la bandierina a segnalare una posizione di fuorigioco del bianconero che per la moviola sembra non esserci. E’ in fuorigioco certamente il senegalese al 42’ quando Concetti respinge di pugno un sinistro dal limite di Falconieri. Squadre al riposo sullo 0-0. Ascoli a trazione anteriore nella ripresa quando Silva mette Gerardi per Sbaffo. Nella Nocerina entra Alcibiade che al 13’ interviene maldestramente su un cross di Gerardi, costringendo alla parata in presa bassa Concetti. Preme di più l’Ascoli, ma la confusione è tanta. La squadra di casa sblocca il risultato al 39’ con Gerardi che risolve una mischia scaturita da un tiro cross da destra di Papa Waigo. Non succede altro e l’Ascoli porta a casa una vittoria importantissima. (Peppe Ercoli)