Gianvito Plasmati, 28 anni, ha castigato il Padova con una doppietta. LaPresse

A passo lento: è la giornata nella quale non corre nessuna delle grandi. Addirittura il Torino crolla sul più bello a Modena: raggiunto, e poi superato dalla squadra di Cuttone che nel finale trova una vittoria preziosa per la corsa salvezza. Si accontentano di un pari Reggina e Sassuolo, mentre Plasmati della Nocerina (doppietta all'Euganeo) costringe il Padova al 2-2. Ieri sera l'anticipo Livorno-Brescia (finito 0-2) ha aperto la ventesima giornata di B (penultima di andata, e ultima del 2011), nel pomeriggio si sono giocate otto partite. Domenica Varese-Verona è in programma alle 12.30, chiuderà il posticipo lunedì Pescara-Sampdoria alle 20.45.

albinoleffe-gubbio 0-0 — Per due volte la traversa ha fermato gli assalti dell'AlbinoLeffe. Eppure alla fine lo 0-0 di AlbinoLeffe-Gubbio sembra comunque giusto. Nella ripresa è stata addirittura la formazione allenata da Gigi Simoni a farsi preferire per continuità offensiva, grazie anche a variazioni tattiche con l'innesto di Raggio Garibaldi al posto di Buchel. La cronaca. Partita nel complesso dai toni modesti e senza grandi spunti. Sul taccuino solo una parata di Donnarumma al 6' del primo tempo su conclusione di Pacilli, poi al 32’ un intervento di rilievo di Offredi su tiro di Bazzoffia. Nella ripresa la traversa nega per due volte il gol ai bergamaschi: prima al 7' su tiro di Malomo, poi al 35' su un tiro di Cristiano. In mezzo, anche una ghiotta opportunità mancata da Mendicino (al 20'). (Fulvio Facci)

bari-vicenza 2-2 — Un tempo per uno, sacrosanto il pari. Ma gran merito va a Gigi Cagni, in grado di rivoltare il suo Vicenza dopo un primo tempo di sofferenza. In quanto a Torrente, può mangiarsi le mani con il panettone per la ghiotta occasione sprecata. La cronaca. Il Bari ha fretta. Passano 60 secondi e gli uomini di Torrente sbloccano il risultato con Dos Santos, abile a sfruttare di testa un angolo di Bellomo. Il Vicenza soffre soprattutto le incursioni di Stoian che, dopo 4', sfiora il raddoppio con un velenoso diagonale. Stentano a ripartire Rigoni e soci, anche perché i padroni di casa si assestano nella propria metà campo e concedono pochi spazi. Si sveglia il Vicenza al 21': traversa piena di Gavazzi (testa) su cross di sinistro di Bariti. Ma il Bari si fa ancora insidioso. Prima con Polenta (blocca a terra Frison), poi con Marotta, fermato in qualche modo da Augustyn. Al 32' il raddoppio del Bari: lo firma De Falco, con una calibrata punizione. Frison non sembra esente da colpe. A questo punto Cagni cambia due carte: entrano Maiorino e Mustacchio per Bariti e Augustyn. L'assetto passa al 4-2-3-1. Proprio Mustacchio (42’), fallisce da due passi il gol che potrebbe riaprire il match. Frison evita il terzo gol (Stoian) al 12’, con una gran parata. Poi emerge il Vicenza, al settimo risultato utile consecutivo. Al 14’ Rigoni accorcia le distanze, di destro al volo, su sponda di Misuraca. Il Bari scompare, e il Vicenza pareggia meritatamente con Maiorino al 39’, di testa, su cross di Misuraca. Allo scadere il Vicenza sfiora l’impresa: traversa piena di Maiorino, dopo una botta di Rigoni respinta da Lamanna. (Franco Cirici)

crotone-ascoli 1-2 — Portano bene i calzini rossi all'Ascoli di Silva. Vince a Crotone grazie a un secondo tempo eccellente, andando sul doppio vantaggio e soffrendo fino alla fine. Il Crotone si fa imbrigliare in un primo tempo di non gioco e poi si fa sorprendere dalle ripartenze marchigiane. La tattica dell’Ascoli è quella di bloccare il Crotone, e poi pungere con le ripartenze di Papa Waigo. Alta densità in difesa (in cinque in fase di non possesso) al punto da renderla impermeabile alle sortite dei padroni di casa. Ne viene fuori un primo tempo che di bello non ha proprio niente, un non-spettacolo che premia l’Ascoli. La cronaca. Al 4' mezzo pasticcio di Vinetot, regalo per Papa Waigo che assiste Di Donato che però spara alto. Maurantonio si disimpegna al quarto d'ora fermando facilmente un tiro dalla distanza di Florenzi. Nella ripresa, al 19', un cross di Gazzola trova Peccarisi appostato nel cuore dell’area di rigore che con un imperioso colpo di testa batte Bindi. Il Crotone reagisce due minuti dopo con Caetano che con un diagonale sfiora il pari. Ma è clamoroso l'errore di Djuric che non colpisce di testa un perfetto cross di Ciano a due metri dalla porta. Il Crotone bersaglia la porta dell'Ascoli (con Corriea, Ciano e Florenzi), ma con poca fortuna e l’Ascoli ne approfitta per raddoppiare con Soncin alla mezz'ora grazie ad un perfetto interno destro su assist di Papa Waigo. Al 39’ un cross di Sansone consente a Florenzi di colpire di testa a colpo sicuro riaprendo la gara. L’Ascoli però tiene e porta a casa una vittoria preziosissima. (Luigi Saporito)

empoli-grosseto 2-2 — Sforzini, si sa, è il miglior colpitore di testa della Serie B. I difensori dell’Empoli erano preparati, ma non è bastato. L’attaccante ospite ha segnato due gol fotocopia, quello del vantaggio e poi del pareggio: in pratica, ha fatto tutto lui. In mezzo, l’Empoli ritrova il gol di Mchedlidze e quello di Signorelli, sono loro che tengono alta la media reti che con l’infortunio di Tavano sembra persa. Se per l'Empoli le realizzazioni non sembrano un problema, lo sono invece le panne inattive visto che le due reti di Sforzini sono davvero in fotocopia. La cronaca. Al 10' il Grosseto passa in vantaggio: punizione in mezzo all’area di Consonni dalla destra e testa del centravanti romano che da pochi passi non fallisce di fronte a Pelagotti. Passano 3' e Mchedlidze pareggia dopo un'azione insistita di Coralli in area. Non accade nient'altro fino al vantaggio dell’Empoli: è bravo ancora Coralli a fare da sponda a Signorelli, controllo di destro del venezuelano e palla sul sinistro per un diagonale preciso all'angolino. Si va all’intervallo col vantaggio dell’Empoli e l’inerzia tutta azzurra. Ma nella ripresa il Grosseto entra davvero in partita. Molto più pericolosi gli ospiti, ma alla fine il gol arriva come nel primo tempo: stavolta la punizione-cross è di Petras, la testa e il decollo è sempre di Sforzini. Due a due e un punticino che sta bene sotto l’albero. (Giacomo Cioni)

juve stabia-cittadella 3-1 — La solita Juve Stabia formato Romeo Menti travolge il Cittadella inanellando l'ottavo risultato utile consecutivo. Un super Erpen, di gran lunga migliore in campo, trascina i gialloblu a una vittoria che catapulta la squadra di Braglia ad un passo dalla zona playoff. La Juve Stabia inizia con il piede sull'acceleratore e passa in vantaggio alla prima occasione con un destro al volo di Scozzarella, bravo a concretizzare in rete un assist al bacio di Erpen. I gialloblu insistono e raddoppiano dopo quattro minuti con un eurogol dell'argentino Horacio Erpen che, vedendo Cordaz fuori dai pali, lo beffa con uno spettacolare pallonetto quasi da centrocampo. La Juve Stabia si illude di aver già messo in ghiaccio il match e subisce il ritorno del Cittadella. Al 28' i veneti accorciano infatti le distanze con Maah sugli sviluppi di un'azione di calcio d'angolo: l'attaccante del Cittadella è lesto a profittare di una palla vagante in area per battere Colombi (osservato speciale da Ciro Ferrara, c.t. dell'Under 21, presente in tribuna). Gli uomini di Foscarini insistono all'attacco ma, nel finale di tempo, sono gli stabiesi a fallire per due volte con Sau la possibilità di calare il tris. In apertura di ripresa il Cittadella reclama un penalty per fallo di mani di Scognamiglio prima di sfiorare il pari con Schiavon e Gorini, sempre su azione d'angolo. Ma al primo contropiede utile la Juve Stabia punisce i rivali: al 12' Scozzarella pesca in profondità Sau che sigla il suo nono sigillo stagionale superando Cordaz in uscita ed insaccando a porta vuota. (Gianpaolo Esposito)

modena-torino 2-1 — E' la seconda sconfitta nel giro di pochi giorni per il Torino, un k.o. che consente comunque alla squadra di Ventura di mantenere la testa della classifica in attesa della sfida di domenica tra Varese e Verona. E' invece la prima vittoria della gestione Cuttone per il Modena. Dopo quattro tentativi (tre pari e una sconfitta), il tecnico di casa - un ex del Toro - può esultare per un successo insperato alla vigilia, che consente alla sua squadra di dare ossigeno alla classifica e di raggiungere quota 20. Inizio di gara scoppiettante con l’attaccante di casa Stanco che colpisce il palo al 2’. Pronta la risposta del Toro che con Verdi, su punizione, centra la traversa. Torino in vantaggio al 35’ con Stevanovic che da almeno 25 metri sorprende Caglioni con un tiro di rara precisione. In precedenza occasione per Bianchi, ancora di nuovo a secco, ma la sua conclusione di testa è imprecisa. La partita viaggia su binari di equilibrio, anche se il Toro dimostra di avere una marcia in più. Nella ripresa Modena più intraprendente e coraggioso, ma che raramente riesce a presentarsi dalla parti di Coppola. Il Torino cerca di controllare e limita la sua azione offensiva con un tiro di Sgrigna di poco sopra la traversa. Al 31’ la svolta. Pasticcio difensivo del Torino, ne approfitta Greco che si infila tra Glick e Coppola e viene steso. L’arbitro Gallione, in verità molto lontano dall’azione, concede il rigore ed espelle il portiere Coppola per fallo da ultimo uomo, anche se dalle immagini sembra che sia il difensore Glick ad atterrare l’attaccante modenese. Dal dischetto Greco batte Morello, appena subentrato a Coppola (Ventura toglierà Sgrigna) e firma il momentaneo pareggio. Il Modena prova a sfruttare la superiorità numerica e al 42’ con Ciaramitaro centra il bersaglio conquistando tre punti preziosi. (Paolo Reggianini)

padova-nocerina 2-2 — Funzionano a dovere le luci dell'Euganeo, ma s'inceppa il Padova di Dal Canto che fatica a strappare un punto alla coriacea Nocerina di Auteri. I campani sin dai primi minuti mostrano determinazione, mettendo sotto pressione la retroguardia biancoscudata con continui inserimenti. E al 15’ passano con Plasmati, pronto a ribadire in rete una conclusione di Negro. In un paio di minuti, però, il Padova si desta e raddrizza la situazione. Sul filo del fuorigioco Osuji libera Marcolini con un pallonetto di testa che supera tutta la difesa campana: facile per l'ex Chievo superare Russo e siglare l’1-1. Le emozioni si susseguono con un palo e un super Pelizzoli a dire di no allo scatenato Plasmati, vertice di una Nocerina che quando attacca, punge. Il Padova appare invece più disordinato, anche se ad inizio ripresa preme soprattutto in fascia. Lì dove si scatena Cutolo, che al 10’ si conquista un rigore per atterramento di Pomante: dal dischetto Milanetto trova l’angolo per il 2-1. A parti invertite però, come nel primo tempo, in pochi minuti si riequilibra la situazione. E’ il 14’ infatti quando Plasmati trova su punizione la sua doppietta personale. Due a due, quindi. Risultato che non cambia nonostante entrambe le squadre cerchino la vittoria fino all'ultimo minuto. (Carlo Della Mea)

reggina-sassuolo 1-1 — Il big match della giornata si chiude sull'1-1: un punto a testa, Reggina avanti con Emerson, raggiunta da Sansone su rigore. Il tecnico dei calabresi, Roberto Breda, si affida alla ventesima formazione diversa per provare il ritorno alla vittoria che manca da quattro turni. Con il pari (1-1) e la sosta, bisognerà valutare nei prossimi giorni le intenzioni del presidente Foti, se vorrà dare una svolta con un cambio in panchina. Ritmi iniziali bassi, con la formazione di casa a reclamare un calcio di rigore per contatto in area tra Magnanelli e Castiglia. La Reggina si porta però in vantaggio al 17' con un bolide da trenta metri di Emerson. Gli ospiti accusano il colpo e non riescono a rendersi pericolosi. Gara senza sussulti, che si accende poi alla mezz'ora: Cosenza strattona in area con le mani Bianchi che rovina a terra, l'arbitro questa volta senza esitazioni indica il dischetto con Sansone che spiazza Marino. In avvio di ripresa la Reggina prova a essere incisiva con Campagnacci, ma è bravo Pomini a distendersi e a respingere con una manata. Poi Sassuolo vicino al raddoppio con Longhi ma il tiro finisce di poco a lato. E' però la Reggina ad andare vicina al raddoppio, ma il tiro di Ragusa si stampa sul palo. Al termine della gara i tifosi di casa contestano la propria squadra. (Lorenzo Vitto)