Antonio Balzano, 25 anni, e Ciro Immobile, 21: gli uomini partita del Pescara. Lapresse

Non è giornata per le Grandi. Torino bloccato a Crotone, un punto a testa che non serve a nessuno tra Bari e Sampdoria (esordio in panchina di Iachini senza il botto), crollo casalingo del Padova (con il Grosseto) e pari del Sassuolo (con il Brescia). La sedicesima di B è però la giornata di Mandorlini che erige la quinta meraviglia: il suo Verona passa ad Empoli, ed è alla quinta vittoria di fila. Se la vogliamo considerare una grande - ma grande non è - torna alla vittoria solo il Pescara di Zeman, grazie a un gol-gioiello di Ciro Immobile, che si riprende il secondo posto (a -3 dal Toro). Ieri l'anticipo Livorno-Ascoli (finito 0-1) ha aperto questo turno di campionato, mentre lunedì alle 20.45 chiuderà il posticipo AlbinoLeffe-Reggina.

bari-sampdoria 1-1 — Un pari giusto, acciuffato con il cuore dal Bari in inferiorità numerica. Funziona solo in parte la cura-Iachini. Troppo molle la Sampdoria nel secondo tempo, quando, dopo l’espulsione di Kopunek, avrebbe dovuto chiudere il match. Il match è gradevole. Parte meglio la Samp che sfiora il gol con Pozzi (testa) dopo 8’ e con Foggia al 14’. Il Bari non sta a guardare: si fa pericoloso al 17’ e al 21’ di testa con Borghese. Ma è la Samp, pur senza brillare, a colpire con cinismo. Foggia fa le prove generali del gol al 24’: traversa direttamente su punizione dal limite. Un paio di minuti dopo rompe l’equilibrio Volta (testa), pescato solo in area, da un calibrato cross di Castellini da sinistra. Reagiscono i padroni di casa, più spigliati del solito al San Nicola. Bellomo e Caputo impegnano Romero, De Paula e Donati mandano a lato da posizione favorevole. Ma è Caputo a fallire clamorosamente il pari, in pieno recupero, a due passi da Romero. Il Bari vuole a tutti i costi il pari, ma non morde. Ci prova con scarso successo De Paula su rinvio corto di Rossini. Poi succede poco fino al 26’, quando Kopunek (subentrato a Bellomo) si fa esplellere per un fallaccio su Bentivoglio. Ti aspetti una Samp arrembante, con l’uomo in più, e invece è la squadra di Torrente ad attaccare. I frutti di tanta generosità sono raccolti da Borghese al 33’, abile a sfruttare sotto misura un tiro cross di Rivas. Il forcing finale della Samp si concretizza solo con una super parata di Lamanna su Rispoli. (Franco Cirici)

crotone-torino 0-0 — Pari senza reti allo Scida e scarne emozioni tra Crotone e Torino. Ne viene fuori un pareggio che non premia e non accontenta nessuno. Nemmeno un giro di lancette e Coppola deve dire di no a una staffilata di Sansone, diretta all’incrocio dei pali. Toro pericoloso al 21’ con Antenucci che salta la difesa su un suggerimento di Sgrigna, ma poi subisce il ritorno di Correia che gli mette la palla in angolo. Al 28’ Torino pericoloso sull’asse Sgrigna-Ebagua: ci pensa Abruzzese a salvare in angolo. Al 33’ Crotone vicino al vantaggio con Sansone che spara un destro a giro dal limite ma sul rasoterra è bravo Coppola, in tuffo spedisce il pallone sul palo. Un minuto dopo ci prova Parisi dal limite con un sinistro che non trova lo specchio. Nella ripresa Di Cesare entra per un acciaccato D’Ambrosio e al 17’ Sgrigna confeziona la migliore palla gol del Torino: Florenzi è prodigioso in chiusura su Ebagua. Tre minuti dopo è Coppola che si esalta su una conclusione dai 25 metri di Caetano diretta sotto la traversa. Ci provano Gabionetta (piattone a sorpresa da fuori area: attento Coppola) e Caetano al 32' (Coppola sventa con i pugni). Toro pericoloso con Verdi al 34’, ma il suo diagonale non trova lo specchio. Ultima occasione con Sansone al 38’ ma senza fortuna, il suo sinistro non trova lo specchio. (Luigi Saporito)

empoli-verona 1-3 — L'Hellas vola: vince ancora - è alla quinta vittoria di fila - consolidando la sua presenza in zona A. Una lezione di calcio di fronte a un Empoli troppo statico, non ancora al top della condizione, che incassa un brusco stop. Il 3-1 del Verona non si discute. E non lo fanno nemmeno gli allenatori. Mandorlini: "Una vittoria limpida". Pillon: "Risultato giusto, hanno giocato meglio". L’unica nota positiva in casa Empoli è sempre Ciccio Tavano, ancora in gol e salito a quota 11 reti in questo campionato. Fisicità, organizzazione, entusiasmo e concretezza: così il Verona di Mandorlini sta scalando la classifica. La gara del Castellani è stata quasi un monologo. Le prime avvisaglie al 14’ con Pelagotti che salva su Gomez. Al 16’, dal corner, palla in mezzo, tocco di Ferrari, irrompe Abbate in mezzo all'area piccola e segna: 0-1. L’Empoli perde Ficagna al 25’ (si teme una lesione muscolare), e qualche minuto dopo prende un altro gol: cross del Verona, Pelagotti in uscita tocca la palla, la sfera sbatte su Vinci, Hallfredsson la rimette dentro per Jorginho che infila all'angolino. Empoli in ginocchio ma che tenta di rialzarsi al 43’ con un palo di Saponara. Nella ripresa il Verona controlla e fa gioco. Solo negli ultimi dieci minuti si svegliano gli azzurri: prima Coralli, poi Tavano che al 42' trova l’undicesimo gol: palla a terra e destro a girare su assist del Cobra. Adesso la squadra di Pillon ci crede, ma all’ultimo minuto, in contropiede 4 contro 2 Halfredsson chiude i contro sull’1-3. (Giacomo Cioni)

juve stabia-modena 2-2 — Secondo pari interno consecutivo per la Juve Stabia contro un Modena rinvigorito dalla cura Cuttone (all'esordio in panchina). Sono proprio gli ospiti a rendersi per primi pericolosi al 21' con Nardini, liberato da un assist di Di Gennaro, ma Colombi è bravo ad opporsi di piede. La rete che sblocca il risultato arriva un paio di minuti più tardi: Raimondi batte dalla bandierina, Scognamiglio colpisce di testa, Giampà salva sulla linea e Mezavilla è pronto ad insaccare da sottomisura. Al 27' Sau ha l'occasione del raddoppio, ma Caglioni è bravo ad allungarsi. Nel secondo tempo, a cavallo tra il 19' e il 20', la Juve Stabia sfiora il raddoppio con Mbakogu e Cazzola prima che, sul capovolgimento di fronte, Stanco infili di testa alle spalle di un incerto Colombi su cross del solito Di Gennaro. Gli uomini di Braglia reagiscono con il cuore e, cinque minuti più tardi, ristabiscono il vantaggio grazie a uno spettacolare pallonetto di Tarantino, bravo a beffare Caglioni dopo aver tagliato a metà la retroguardia emiliana. Sembra finita ma, dopo che Danilevicius si mangia il 3-1, il Modena impatta di nuovo grazie a un rigore, fallo di Scognamiglio su Stanco, di Di Gennaro. (Gianpaolo Esposito)

nocerina-vicenza 2-2 — Non bastano due reti di vantaggio alla Nocerina per condurre in porto una vittoria che avrebbe meritato. Questo pari col Vicenza pone adesso in discussione la panchina del tecnico campano Auteri. Il primo tempo è piacevole, i ritmi sono abbastanza alti. La Nocerina parte col piede sull’acceleratore: al 12' Negro a pochi passi tira incredibilmente alto. Quattro minuti dopo i campani trovano il vantaggio, stavolta è Farias che si fa largo in area, Tonucci non può fare altro che atterrarlo, l’arbitro concede il rigore che Castaldo trasforma. Al 44’ la risposta del Vicenza si concretizza con un tiro di Mustacchio ben parato da Russo. Nella ripresa parte bene la Nocerina, e già al 2’ De Franco incorna da corner ma la palla sfiora la traversa. Il raddoppio è solo rimandato, ci pensa Sacilotto due minuti dopo che incorna un traversone di Bolzan e batte Frison. La gara va avanti senza sussulti fino alla mezz’ora, quando il Vicenza trova il gol con Abbruscato, bravo a sfruttare un errore della difesa. Gli ospiti a questo punto ci credono e cingono d’assedio i rossoneri, così al 40’ su corner trovano la rete del pari con Bastrini che insacca tutto solo a pochi passi dalla porta. (Roberto Errante)

padova-grosseto 0-1 — E’ un rigore di Sforzini a rompere l’incantesimo di Dal Canto all’Euganeo, fino a oggi imbattuto per nove mesi davanti ai suoi tifosi. Alla fine di 90' combattuti la spunta il Grosseto, che reagisce nel modo migliore al 5-1 incassato domenica scorsa dal Varese. La svolta arriva già al 9': Osuji perde palla sulla trequarti, Caridi ne approfitta, salta Trevisan e serve in area Alfageme, steso nel dribbling da Renzetti. E’ rigore, che Sforzini trasforma spiazzando Perin. Ferito, il Padova alza il ritmo ma il Grosseto si rintana e amministra le ripartenze. Con la cabina di regia bloccata (c’è Caridi a sacrificarsi su Italiano) i biancoscudati cercano continuamente il cross giusto per Cacia. Invano. E quando Narciso pare battuto è il palo a salvare il Grosseto su colpo di testa di Schiavi. La ripresa ha lo stesso leitmotiv della prima frazione: il Padova ha poche idee, imbrigliato com’è dal coperto 4-1-4-1 disegnato da Giannini. Sono così gli ospiti a sfiorare il raddoppio: al 52' con Grimi, al 59' con Sforzini e due minuti dopo con Caridi. Dall’altra parte, invece, Narciso controlla le sfuriate di Lazarevic e Hallenius. E quando, intorno al 70’, il muro toscano inizia a sgretolarsi, Donati lascia i suoi in dieci, che perdono lucidità e demordono limitando il passivo solo grazie a Perin, bravo tra il 75' e l'80' su Consonni. (Carlo Della Mea)

pescara-gubbio 2-1 — Neanche 70' d'inferiorità numerica fermano il Pescara. Dopo due turni in frenata (un punto tra Livorno e Padova), la squadra di Zeman vince 2-1 a Gubbio e agguanta il Sassuolo al secondo posto. Decide Ciro Immobile (al nono gol in campionato) al 7' della ripresa con una magia: dalla sinistra, arriva sul fondo, salta Donnarumma e dalla linea di fondo stupisce tutti calciando a giro nella porta vuota. La partita è intensa sin dall'inizio, e al 17' si spezza l'equilibrio: Immobile apre a destra per Zanon, che arriva sul fondo e crossa sul palo opposto, dove il terzino Balzano schiaccia di testa in solitudine. Il Pescara si espone, continua ad attaccare e alla fine combina un pasticcio: Graffiedi si invola verso la porta e Anania esce a vuoto, sbagliando clamorosamente il tempo. Capuano si sacrifica spingendo Graffiedi, causando un rigore e beccandosi il rosso: dal dischetto Graffiedi fa 1-1. La partita si scalda e l'Adriatico diventa una bolgia; il Gubbio ha un atteggiamento guardingo e cerca di ripartire, ma offre spazi agli abruzzesi che continuano a spingere nonostante l'inferiorità numerica. Nella ripresa, alla prima occasione, il Pescara torna in vantaggio con il capolavoro di Immobile (al 7'). Il Gubbio cerca il pari al 28' Ragatzu, sul quale è decisivo Anania. E' l'ultimo brivido. (Orlando D'Angelo)

sassuolo-brescia 1-1 — Un gol di Marchi al quarto e ultimo minuto di recupero permette al Sassuolo di evitare la seconda battuta d’arresto stagionale in casa, e allunga a dieci gare la serie positiva del gruppo Pea raggiunto al secondo posto dal Pescara. Mastica amaro il Brescia, che aveva a lungo cullato il sogno di poter ritrovare quella vittoria che agli uomini di Scienza manca da settembre. In vantaggio con un rigore di Jonathas, gli ospiti sembravano aver trovato le giuste contromisure al cospetto di un Sassuolo non brillantissimo, la cui manovra ha sistematicamente cozzato contro il muro eretto da Scienza già da inizio ripresa, quando la seconda ammonizione di Budel ha lasciato il Brescia in dieci. Così, la partita si è sbloccata solo nel finale, quando prima Marchi e poi Bianchi hanno sfiorato il pari ma il Brescia ha commesso l'errore di gettare alle ortiche, con El Kaddouri e Scaglia - determinante Pomini, nell’occasione - le occasioni del due a zero, dando strada, sul ribaltamento di fronte, alla conclusione in mischia di Marchi che tiene in alto il Sassuolo. (Stefano Fogliani)

varese-cittadella 0-1 — Claudio Foscarini festeggia il cinquantatreesimo compleanno battendo il Varese e infliggendo la prima sconfitta casalinga a Rolando Maran, l’ex tanto atteso. I padroni di casa, reduci dal brillante 5-1 di Grosseto, partono aggressivi e Cordaz compie il primo miracolo subito dopo il fischio d’inizio, respingendo un tiro ravvicinato di Martinetti. Pochi secondi dopo, e siamo solo al 1', il palo nega il gol a Carrozza. Sembra l'avvio di una partita all'arma bianca, ma sono gli unici acuti di una Varese mai stato incisivo nella prima metà della gara. Il Cittadella fa collezione di calci d’angolo, ha il predominio a centrocampo e si affaccia nell’area avversaria grazie alle intuizioni di Di Roberto. Nella ripresa cresce il Varese, e, spingendo molto sugli esterni, va di nuovo vicino al vantaggio con un insidioso colpo di testa di Cacciatore, deviato in corner dall’ottimo Cordaz (16’). Ma il colpo giusto lo trova al 24' il Cittadella, che fa saltare il banco quando Schiavon beffa, con una punizione dalla sinistra, Bressan. Gol e partita. (Filippo Brusa)