Il Padova si conferma una realtà importante e giustamente ambiziosa. Niente da fare per il Brescia in quello che era un anticipo da leccarsi i baffi della nona giornata di B. Un Cutolo scatenato ha chiuso la pratica. I lombardi avevano pareggiato con Jonathas sul finire del primo tempo, poi nella ripresa una sfida bellissima chiusa con la prima sconfitta in campionato per il Brescia. Nel primo anticipo tutt'altro spettacolo, col Pescara che piega un brutto Cittadella in una partita da dimenticare.

Il gol partita di Sansovini. LaPresse

pescara-cittadella 1-0 — La fiera del gol di zemanlandia da due partite è andata in ferie: due gol fatti e uno subito in 180’, 4 punti conquistati. Il Pescara vince 1 a 0 con il Cittadella sfruttando un guizzo di Sansovini, al 10’ della ripresa, in una serata di scarsa brillantezza. I veneti giocano un gran primo tempo, sbagliando l’impossibile, mentre gli abruzzesi cercano di restare il più possibile compatti puntando sull’esplosività di Immobile in attacco. Può bastare per strappare la quarta vittoria consecutiva in casa. Per mezzora, del solito spettacolo zemaniano si vede ben poco. Alcuni tentativi del Cittadella, ben contenuti dalla difesa di casa, e qualche lampo di Pescara, che però non consente a Cordaz di fare neanche una parata. Al 30’ però i pescaresi perdono un pallone al limite dell’area veneta e Bellazzini è velocissimo a ripartire sulla sinistra, ma trova l’opposizione perfetta in uscita bassa di Anania. E’ la prima vera palla gol della partita. Che accende il match. Tre minuti dopo è il Pescara a creare i presupposti per sbloccarsi, ma la combinazione avviata da sinistra, Giacomelli-Petterini-Cascione, termina con il tiro al volo del centrocampista, svirgolato a causa del disturbo di Immobile. Al 38’ ci prova ancora la squadra di Zeman, con un’azione manovrata ancora sulla sinistra: il rasoterra finale di Petterini è parato a terra da Cordaz. E’ davvero clamorosa però la palla gol capitata sulla ripartenza al Cittadella: Maah palla al piede è una furia, salta tutti (Anania compreso) e calcia nella porta vuota. Trova l’intervento miracoloso di Balzano, in spaccata. Nella ripresa, l’atteggiamento del Cittadella è troppo timido fin dalle prime battute. E il Pescara ne approfitta: guadagna metri e trova il gol del vantaggio al 10’: Sansovini imbeccato da Cascione segna in girata. Quarto gol per il capitano biancazzurro, che subito dopo viene sostituito dal boemo con Soddimo. Doccia fredda per Foscarini, che nel primo tempo avrebbe meritato molto di più di un pari. La reazione veneta comunque è generosa, e negli spazi che la difesa abruzzese lascia scoperti può cercare il pareggio. Come al 23’: Maah parte nel corridoio intuito da Bellazzini ma viene ipnotizzato da Anania, il migliore del Pescara. (Orlando D'Angelo).

Il gran gol del 2-1 di Cutolo dopo un'azione personale. Lapresse

padova-brescia 2-1 — Lo vedi prender palla e partire a testa bassa, puntare il marcatore. Finterà a destra o a sinistra? Sulla mancina, solitamente. La passerà al compagno più libero? Difficile. Molto più probabilmente cercherà la soluzione più complicata, cercando la magia. Aniello Cutolo è così, vive di fiammate e dribbling. Che lasciano con il fiato sospeso, fino a quando non esplode il sinistro. Che per due volte ha trafitto il Brescia, sceso all'Euganeo per l'anticipo serale della nona giornata. Un Brescia che nei 90 minuti ha dimostrato, sia tatticamente sia atleticamente, di valere le prime posizioni. Ma che di fronte ad una delle grandi individualità dei biancoscudati, si è dovuta levare il cappello e cedere i tre punti. La prima mezz'ora di gara è tesa, si gioca con agonismo. Certo, il Brescia si mostra più ordinato, ma fatica ad arrivare dalle parti di Perin. Bovo è diga sulla mediana. Schiavi, dietro, di testa le prende tutte. Davanti, invece, il Padova è fumoso. Così ci vuole la prima invenzione di Cutolo, già soprannominato l'Aniello di Dio. E' il 31'. Cacia prova a sfondare centralmente in area ospite, da un rimpallo la palla esce ai 25 metri. La prende Cutolo, che si porta a spasso un difensore e dal limite fredda Agazzi con un potente rasoterra che sfiora il palo di destra: 1-0. Tramortito, il Brescia caracolla, ma sette minuti dopo ringrazia Portin, che con uno sciagurato disimpegno libera Jonathas solo in area. Tocco di destra, Perin battuto. Come non detto, 1-1 e primo gol subìto all'Euganeo dai biancoscudati. Si va al riposo con il Padova che abbozza una reazione: bravissimo al 40' Arcari, che in uscita disperata salva tutto su Cacia. Ad inizio di ripresa è il Brescia a tenere in mano il pallino. Budel al 7' impegna Perin, cinque minuti più tardi Demaio scheggia la traversa di testa su punizione di El Kaddouri. Con i suoi a faticare anche solo a impostare l'azione, Dal Canto corre ai ripari trovando più dinamismo nei nuovi entrati Lazarevic e Cuffa. Più di tutto però vale l'estro di Cutolo, che a metà ripresa decide di risolvere la partita. E' il 25' quando riceve palla sulla sinistra, sulla trequarti. Finte e controfinte, salta in fila cinque bresciani accentrandosi e spingendosi fin dentro l'area. Da lì fredda Arcari ancora col sinistro, mandando in visibilio l'Euganeo. La reazione della Leonessa è scomposta. Ci prova dalle fasce, visto che centralmente non si passa. Renzetti prima, e Schiavi poi, sono però bravissimi a salvare in area piccola su Ramos e Maccan, imbeccati entrambi dalla sinistra. Sono queste le ultime emozioni di una sfida che riporta il Padova in vetta, almeno per una sera. E lascia l'amaro in bocca al Brescia, arresasi solo a quel folletto chiamato Aniello Cutolo. (Carlo Della Mea).