Marco Sansovini, capitano del Pescara, autore di una doppietta. Lapresse

Scatto del Brescia in casa della Juve Stabia, Zemanlandia risponde superando il Crotone, mentre il Sassuolo regola il Cittadella. La fuga del Padova dopo il successo nell'anticipo, insomma, è già finita. In coda vince ancora l'Ascoli che cancella la penalità: ora è a quota 0. E lunedì il programma si chiude con i posticipi Empoli-Sampdoria e Vicenza-Torino. Come dire, il clou della 4ª giornata.

La festa del Brescia al gol di Feczesin.

juve stabia-BRESCIA 0-1 — Per il Brescia agganciare il Padova in vetta era quasi un'utopia a circa dieci minuti dalla fine. Un guizzo di Feczesin, agevolato da un'incertezza del brasiliano Cesar, regala invece agli imbattuti uomini di Scienza il primato sottobraccio ai veneti. Per la Juve Stabia seconda sconfitta casalinga consecutiva al termine di una partita che avrebbe visto gli uomini di Braglia, dopo un buon primo tempo, meritare qualcosa in più. La Juve Stabia parte a tutto gas e dopo neanche un giro di lancette infiamma il “Romeo Menti” con un'azione in puro stile rugbistico che vede Arcuri opporsi con difficoltà alla gran botta dal limite di Zito con Danilevicius che si divora la facile ribattuta. In campo c'è solo la Juve Stabia e un Brescia eccessivamente guardingo non rende giustizia alla sua classifica limitandosi a tocchettare a metà campo senza verticalizzare la manovra. Al 16' un Erpen troppo altruista preferisce un inutile tocco al centro alla conclusione personale, al 31' è invece De Bode a far tremare di testa la traversa su punizione con il contagiri di Erpen, migliore in campo tra i ventidue. Al 32' è Mezavilla a non approfittare di un pallone rimpallato su tiro di Danilevicius con un diagonale di un soffio a lato. I talenti del Brescia non si vedono e il primo tiro in porta dei lombardi arriva addirittura dopo 43 minuti quando Budel conclude centralmente sugli sviluppi di un angolo. Nel secondo tempo il Brescia si sveglia dal letargo e la Juve Stabia abbassa il ritmo forsennato della prima parte del match, la conseguenza è una seconda frazione senza emozioni. Al 5' accelerazione di Juan Antonio con la sfera che si perde di un soffio a lato. Ripresa senza storia se non per il gol ospite al 36', frutto di un pasticiaccio difensivo gialloblù, che relega la Juve Stabia all'ultimo posto con Ascoli e Gubbio. (Gianpaolo Esposito)

pescara-crotone 2-0 — Bene il Pescara di Zeman che torna alla vittoria all'Adriatico ai danni del Crotone. Al minuto 8 il vantaggio firmato da Sansovini su preciso assist di Togni. Al 36' l'occasione per raddoppiare, con il calcio di rigore concesso per un fallo in area ai danni di Immobile. Dal dischetto lo stesso attaccante calcia sul palo. Al 12' della ripresa il raddoppio ancora con Sansovini. Pescara a quota 9, un solo punto dietro alla coppia Brescia-Padova.

Fulvio Pea, tecnico del Sassuolo. Lapresse

Sassuolo-cittadella 2-0 — Seconda sconfitta consecutiva per il Cittadella, terza vittoria in quattro gare per il Sassuolo di Pea, che si issa al secondo posto in classifica, subito a ridosso delle grandi. Pea sceglie di cominciare senza i gioiellini Cofie e Boakye, Foscarini rinuncia a Bellazzini e quella che ne esce è una gara a lungo in equilibrio, con il Sassuolo che spinge ma senza scoprirsi e il Cittadella che gestisce e riparte. Non senza correre qualche pericolo – Magnanelli sfiora la traversa al 5’, Sansone la centra, con la collaborazione di Cordaz, al 12’ – ma trovando la gara che voleva Foscarini. Senza tiri in porta nel primo tempo, ma con un acuto importante in avvio di ripresa, quando è Pomini a neutralizzare Di Roberto e i veneti sembrano poter fare una partita non di solo contenimento. Sembrano, appunto: allo scoccare dell’ora di gioco arriva invece il lampo del Sassuolo: un traversone di Masucci da destra spiazza la retroguardia granata, sorpresa dal calcio al volo di Sansone e dal tap in di Marchi che vale il vantaggio dei padroni di casa. Foscarini prova allora a dar peso all’attacco inserendo Bellazzini, ma il Cittadella del Braglia ha limiti di equilibrio ben evidenti, che vengono smascherati al minuto 84, quando Sansone confeziona una ripartenza capolavoro che solo Magallanes ferma, in modo irregolare, non appena l’attaccante di casa è entrato in area. Rigore che lo stesso Sansone trasforma chiudendo il match. (Stefano Fogliani)

albinoleffe-modena 2-1 — L’Albinoleffe di Daniele Fortunato sta prendendo forma. Dopo il successo di Bari la formazione bergamasca si è ripetuta battendo il Modena per due reti ad una. Protagonista della giornata è stato Andrea Cocco che ha firmato una doppietta ma bene tra i padroni di casa ha fatto senz’altro anche Andrea Cristiano interprete di notevole prestazione. Lui che con Simon Laner, buono anche il suo spezzone di gara, non sarebbe dovuto restare in maglia celeste proposta nella circostanza in una nuova versione. Non si è trattato di una partita di grande intensità ma sicuramente gradevole sul piano del gioco. I padroni di casa si sono fatti preferire per una maggior continuità nell’impostazione della manovra. Il Modena, privo di Greco e di Di Gennaro e con Ciaramitaro ancora in via di ripresa, è stato un po’ alla finestra ma era riuscito sia pure in modo un po’ fortunoso a pareggiare la rete messa a segno all’inizio della ripresa da Cocco: bel colpo di testa su assist di Cristiano. Era il 24’ invece quando Marco Bernacci sfruttava una serie di rimpalli in area tornando così al gol, il primo in campionato, dopo il suo anno di riflessione concretizzatasi con l’inattività. Ma l’Albinoleffe non ci stava e riprendeva a macinare gioco sino ad ottenere il successo con il gol ancora di Andrea Cocco che al 33’ infilava dalla corta distanza Caglioni dopo che Diagouraga gli aveva dato inopinatamente il via libera mancando la palla sulla trequarti. (Fulvio Facci)

Formiconi festeggia il gol del Grosseto. Lapresse

grosseto-verona 2-1 — Il Grosseto si conferma squadra di rango e supera (2-1) in rimonta un bel Verona. Meglio i veneti nella prima frazione, a segno con Gomez (primo gol in serie B); i ragazzi di Mandorlini, che hanno mancato il raddoppio, hanno sofferto il ritorno dei maremmani nella ripresa, che hanno colpito con Sforzini e con Caridi dagli undici metri. Il Grosseto dovrà rivedere qualcosa in mezzo al campo, per i veneti una battuta d’arresto che può essere rimediata visto che la squadra è apparsa ben messa in campo. Dopo alcuni tentativi di marca locale con Consonni, Caridi e Bianco, il Verona passa al quarto d’ora: prolugata azione sulla sinistra, poi Berrettoni serve Gomez che con un tocco morbido supera Narciso. Il Grosseto fatica a ritrovare compattezza, mentre il Verona continua a giocare con estrema tranquillità. Al 44’, però, i toscani trovano il pareggio: corner di Caridi e incornata vincente del solito Nando Sforzini. Nella ripresa, dopo aver messo in campo l’esterno Alessandro al posto di Zanetti ed essere passato dal 4-3-3 al 3-4-3, i ragazzi di Ugolotti partono con uno spirito diverso, anche se sono i veneti a creare le occasioni migliori con un tiro centrale da lontano di Hallfredsson e uno di testa di Maietta su azione di corner. Ugolotti prova a mettere anche Alfageme al posto di un Lupoli a tratti imbarazzante. Una mossa che dà i suoi frutti al 35’ in occasione dell’episodio che ha deciso la gara. L’argentino, dopo aver ricevuto palla da Crimi, serve Sforzini in mezzo all’area. Il bomber viene steso da Ceccarelli. L’arbitro indica il dischetto. La trasformazione è di Caridi che spiazza il portiere. Il Verona chiude in avanti, mettendo spesso in affanno la retroguardia maremmana con Ferrari ed il fresco Bjelanovic, ma il fortino biancorosso resiste ed il Grosseto sale così a 8 punti. (Maurizio Caldarelli)

gubbio-reggina 1-3 — Quarta sconfitta per il Gubbio che contro la Reggina dà segni di riscossa e alla fine dei conti avrebbe meritato il pareggio. Purtroppo dieci minuti di ordinaria follia sono costati cari e un paio di ingenuità sono state fatali. Parte forte la Reggina che al 2' con Campagnacci chiama il portiere Donnarumma alla paratona. Passano undici minuti e Bonazzoli fa quasi gol con un gran colpo di testa, ma ancora Donnarumma si esalta e dice di no. Il Gubbio sembra intimorito, la Reggina padrona del campo. Piano piano però i "lupi" umbri si riarmano di coraggio e cominciano a costruire azioni in attacco. Così al 34' Bazzoffia, tra i migliori in assoluto, recupera palla su corta respinta della difesa, serve Mendicino che recupera la sfera dopo una carambola, si gira e segna con un diagonale di destro sul palo lungo. Esplode il "Pietro Barbetti". La Reggina sembra alle corde. E perde anche Bonazzoli, rimasto infortunato alla testa e con la schiena in disordine. Al suo posto entra al 39' Ceravolo che si fa subito applaudire per un tiro che sorvola di poco la traversa. Nella ripresa il Gubbio rinuncia a Raggio Garibaldi e schiera Montefusco con Mario Rui a centrocampo. L'andamento della partita vede la Reggina in avanti a caccia del pari e il Gubbio che prova a ripartire.Al 24' i calabresi trovano il guizzo vincente con Campagnacci, solo in mezzo all'area di rigore, che pareggia con un tocco sotto misura: 1-1. I padroni di casa non ci stanno e si riportano in avanti. Al 27 con Ciofani sono pericolosi in area, ma la difesa calabrese sbroglia in angolo. Al 37' però sono ancora i calabresi a passare: Ceravolo si libera e tira, respinge Donnarumma, palla ancora a Ceravolo che infila il 2-1. Il Gubbio prova a riportarsi ancora in avanti ma in pieno recupero la difesa umbra bisticcia col pallone, interviene ancora vefravolo che in anticipo supera con un tocco morbido Donnarumma e deposita in rete la palla del 3-1. Punizione troppo pesante per i rossoblù, Reggina che viince con merito. Ma la serie B è anche questa. (Euro Grilli)

Papa Waigo in azione contro la Nocerina. Lapresse

nocerina-ascoli 0-1 — Vittoria corsara dell’Ascoli sulla Nocerina al termine di una gara bifronte, ben giocata dagli ospiti nel primo tempo, decisamente meglio, invece, la Nocerina che ha sfiorato il pari in più occasioni. La maggiore esperienza e l’opportunismo dei marchigiani alla fine ha prevalso. Parte bene la Nocerina, al 3’ traversone di Del Prete Castaldo gira di testa impegnando Guarna. Al 17’, tuttavia, l’Ascoli passa in vantaggio, Gazzola recupera palla a centrocampo lancia Papa Waigo che batte in diagonale Gori. La reazione della Nocerina si concretizza con un tiro in diagonale di Negro al 42’ che sfiora il palo. La ripresa si mostra più vivace del primo tempo che si apre con la Nocerina la quale si rende pericolosa al 7’, Negro serve Farias la cui conclusione fa la barba al palo. Al 10’ sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi con Di Maio che di testa impegna Guarna. I rossoneri hanno l’occasione per pareggiare al 25’ ancora con Di Maio e sempre di testa, stavolta Guarna compie il miracolo. Ci prova la Nocerina fino alla fine, in pieno recupero Negro colpisce la traversa, il risultato, però, non cambierà. (Roberto Errante)

VARESE-LIVORNO 0-2 — Dopo tre anni e tre giorni l’imbattibilità del Franco Ossola, espugnato per l’ultima volta dall’Olbia il 7 settembre del 2007, crolla sotto i colpi dello spietato Livorno che profana il bunker di uno spento Varese, costretto a fermare il record di risultati utili casalinghi consecutivi a quota 55. Pur senza brillare più di tanto, la squadra di Novellino, nuovamente in marcia dopo lo stop interno con la Nocerina, ha avuto la meglio sui padroni di casa, ancora a secco di gol e di vittorie. I biancorossi avevano, infatti, l’obbligo di non indugiare tentando immediatamente l’assalto alla porta avversaria. Ma la formazione di Carbone ha deluso su tutti i fronti, palesando la consueta sterilità in attacco e dimostrandosi fragile in difesa. Solo Nadarevic ha cercato la via del gol ma le sue tre conclusioni, fra il 7’ e il 23’, non hanno avuto esito. A questi unici spunti offensivi offerti nella frazione iniziale è seguita solo una possibile palla gol al 2’ della ripresa, quando l’evanescente Cellini, lanciato da Zecchin, ha perso l’attimo giusto per concludere efficacemente. Ben più incisivo si è rivelato il Livorno che ha mostrato come ci si comporta sotto porta al Varese, frastornato, tre minuti più tardi, dal lampo di Luci, lesto a sorprendere Moreau dal limite dell’area con un preciso sinistro (5’), e abbagliato dal raddoppio di Dionisi che ha chiuso i conti al 26’. (Filippo Brusa)