Is Arenas, lo stadio di Quartu Sant'Elena in provincia di Cagliari. Ansa

La decisione della Lega Calcio di spostare la sede di Cagliari-Milan da Is Arenas all'Olimpico di Torino ha mandato su tutte le furie i tifosi del Cagliari. Proteste riversate sui social network, da Twitter a Facebook, con nel mirino la Lega Calcio, ma soprattutto il sindaco di Quartu Mauro Contini, colpevole di non messo la firma che avrebbe consentito ai rossoblù di giocare nel proprio stadio la gara con i rossoneri, una delle più attese della stagione, come quelle con Roma e Juve, anch'esse non proiettate sugli schermi isolani.

il sindaco vota quartu — Ma il primo cittadino quartese non ci sta e dice la sua in un'intervista al quotidiano online Cagliaripad.it: “Quella di non far giocare il Cagliari allo stadio di Is Arenas è una posizione dell'autorità preposta a garantire l'ordine e la sicurezza pubblica, che è stata irremovibile nonostante tutti i nostri sforzi e le proposte della Lega Calcio per far giocare la partita a Quartu domenica prossima, con anche delle prescrizioni o almeno per gli abbonati”. Il sindaco di Quartu si ritrova in mezzo a un braccio di ferro tra Prefettura, che ha di fatto chiuso Is Arenas, e l'Osservatorio Nazionale delle Manifestazioni Sportive che, invece, aveva ritenuto l'impianto prono per ospitare la partita. E Contini prende le distanze dalla posizione della Prefettura: “Una chiusura totale, che non condivido e che può avere conseguenze imprevedibili” Poi un appello “a tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti perché si trovi una soluzione che possa comunque consentire lo svolgimento a Is Arenas di Cagliari-Milan, seppure con le necessarie limitazioni del caso”.

Lo Stadio Olimpico di Torino. LaPresse

silenzio assordante — Silenzio totale, invece, da viale La Playa. Il presidente Cellino ha dato l'ordine di cucire le bocche e così nessuno rilascia dichiarazioni ufficiali. Anche Sau e Nainggolan, intervenuti al Cagliari Point per la presentazione del nuovo numero della rivista della società cagliaritana, non hanno potuto rispondere alle domande dei cronisti. Cagliari-Milan a Torino, ma col dubbio, visto che la società, che ora non rilascia dichiarazioni, nei giorni scorsi aveva ricordato che “o si gioca a Is Arenas o non si gioca”. In queste ore si cercherà di valutare se esiste ancora una possibilità di fare marcia indietro, col Milan che dà la sua disponibilità ad attendere fino a sabato, giorno prima della partita. Da parte loro, i tifosi hanno già dato la loro risposta: il Cagliari non deve andare a Torino, a costo di perdere la partita a tavolino, oppure dovrà mandare, in segno di protesta, la squadra Primavera.

milan favorevole — "I tifosi milanisti hanno sempre avuto un rapporto ideale con i tifosi del Cagliari. Non ricordo, a mia memoria, una sola situazione che abbia dato luogo a dei contrasti, a dei fatti spiacevoli". Lo ha dichiarato Silvio Berlusconi, in un'intervista all'emittente Videolina. Intervistato prima della decisione ufficiale della Lega Calcio, quando c'era il rischio della disputa a porte chiuse o di un rinvio, Berlusconi ha detto: "Assolutamente si arrivi a giocare. Davvero non vedo come si possa dire sì ad una squadra come il Napoli, e non al Milan. Tra l'altro il Milan ha dei tifosi che sono considerati i più educati in Italia, dopo quelli del Cagliari, non credo che ci possano essere occasioni di disordini".

ha deciso il prefetto — In serata si sono rincorse voci di un ripensamento, ma la Lega precisa che la decisione non può essere rivista se il Prefetto di Cagliari non cambia la sua valutazione circa l'agibilità dell'impianto. Tale valutazione è rimasta negativa anche di fronte a diverse proposte avanzate dalla stessa Lega e dall'Osservatorio. "Questo è un fatto fondamentale - si fa notare in Lega -. A questo punto comunque una decisione diversa potrebbe essere presa solo con una mutata opinione del Prefetto di Cagliari, e con l'assenso del Milan. Se non avviene questo la questione è chiusa in modo tombale".

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