Capodanno è passato, ma nel calcio il countdown va ancora di moda. Il 3 gennaio 2013, allora, c'è un conto alla rovescia che finisce e uno che, tutto sommato, comincia, o forse, ri-comincia. Giovedì è il giorno della riapertura delle liste: tre-due-uno-zero e finalmente gli affari già chiusi diventano ufficiali a tutti gli effetti. Fino al 31, poi, ci sarà tempo per depositare i contratti con la speranza (dei tifosi) che siano i propri dirigenti a passare per gli uffici della Lega. Zero-uno-due-tre: riavvolgiamo il nastro e riprendiamo a contare. Quando parte il mercato di riparazione, mancheranno poco meno di 72 ore alla ripartenza della Serie A: alle 18 di sabato 5 gennaio Catania-Torino aprirà il programma dell'ultima giornata del girone d'andata. La prima big in campo sarà la Lazio che ospiterà il Cagliari nell'altro anticipo, poi le altre tutte in campo nel giorno dell'Epifania. Nella calza, almeno per ora, non tutte le sette sorelle hanno la certezza di trovare un gustoso cioccolatino: vediamo come le grandi della Serie A, una per una, si sono già rinforzate. O semplicemente sognano di farlo.

Federico Peluso, 28 anni, sostiene le viste mediche a Vinovo. LaPresse

juventus — È già campione d'inverno, domenica aspetta la Sampdoria allo Juventus Stadium per prolungare la serie di quattro vittorie consecutive in campionato (sei in totale) ed è tra le poche squadre ad aver già inserito un tassello per ri-completare un puzzle che perde un pezzo. La Juve, infatti, non avrà Asamoah nel mese di gennaio visto che il ghanese è impegnato in Coppa d'Africa: in assenza dell'esterno sinistro titolare, Conte avrà a disposizione Federico Peluso, appena arrivato dall'Atalanta. Resta in piedi il sogno top-player, o quanto meno un'alternativa in attacco dopo l'infortunio di Bendtner, ma è difficile che arrivi un grande giocatore già quest'inverno.

lazio — Come detto, i biancocelesti saranno i primi a scendere in campo nel nuovo anno, considerando solo le prime sette in classifica. Hanno salutato il 2012 con il colpaccio di Marassi tornando a vincere in trasferta, vero tallone d'Achille della squadra di Petkovic. Il 2013 è partito con un addio (di Rocchi) e una minaccia, quella di Zarate, o meglio del suo agente. "O Lotito abbassa le pretese e avvia una cessione entro 5 giorni, o andiamo in scadenza". Poco male per il tecnico che medita il passaggio alla difesa a tre e di punte ne utilizza appena una, il solito Klose.

Tommaso Rocchi, 35 anni, neo acquisto dell'Inter. LaPresse

inter — È arrivato Rocchi e in attesa che i tifosi ne apprezzino l'impegno, questa è la prima buona notizia per Stramaccioni che finalmente avrà a disposizione l'atteso vice-Milito. Difficile, certo, che l'ex attaccante della Lazio (solo 3 presenze in questa stagione) vada in campo a Udine nel mezzogiorno di fuoco che attende i nerazzurri: al di là del valore dei friulani da affrontare senza Ranocchia e con un passato recente fatto di 4 sconfitte di fila fuori casa, viene in mente la scorsa primavera, quando il colpaccio esterno arrivò grazie a una doppietta di Sneijder e un gol di Alvarez. L'argentino sembra in partenza, l'olandese riprenderà a lavorare con un giorno di ritardo. E la soluzione del suo caso è la chiave del mercato dell'Inter, da qui a fine mese.

fiorentina — Qui i sogni son fatti di idee, bel gioco e tiki-taka più che di top-player da acquistare. I viola, terzi a pari merito dell'Inter, sono la sorpresa del campionato almeno fino ad ora, grazie al lavoro di Montella e ai risultati ottenuti. "Siamo un grande gruppo, perciò vinciamo", ha ammesso Stevan Jovetic. "La Juve non ha rivali, ma se dovesse sbagliare...", diceva qualche giorno fa il tecnico. Insomma, benvenuti nella terra dove nessuno si pone limiti. Dove l'anno scorso l'allenatore prendeva a schiaffi un giocatore e quest'anno un ex come Luca Toni è tornato un grande. Tanto che i Della Valle hanno smesso di cercare una prima punta da 15 gol e si accontenteranno probabilmente di un vice-Toni come Larrondo. Poi Montella aspetta anche Vecino e magari altri regali. Senza stare troppo in ansia per la ripresa del campionato: mancherà Rodriguez ma affrontare in casa il Pescara non dovrebbe rappresentare un grande ostacolo.

napoli — Due punti di penalizzazione, la squalifica di Cannavaro, la stanchezza di Mazzarri. Ci voleva solo Mino Raiola con le sue gufate: "Cavani andrà via nel 2013...". A Napoli avranno cominciato con gli scongiuri. Edinson, in realtà, resterà sicuramente fino a giugno, ma finora non sono bastati i suoi 13 gol per impedire agli azzurri di arrivare all'euro. Intesa come zona Champions e come moneta, ricordando i famosi cinque centesimi mancanti di cui ha parlato Maradona. Chissà se, dopo l'addio di Aronica e quello probabile di Dossena, possa bastare il rinforzo di Armero per ripartire. L'avvicinamento al big match con la Roma avviene in un clima non proprio idilliaco.

Miralem Pjanic in azione in Orlando-Roma. Ansa

roma — La vacanza lavoro in Florida si è chiusa con 5 gol all'Orlando City e il solito Lamela genio (2 gol) e sregolatezza (gomitata). La Roma è una delle poche squadre che al mercato guarda poco: Stekelenburg, per alcuni in bilico, è partito titolare nell'amichevole, ma non fa testo. Zeman, in ogni caso, ha in rosa già tutti i giocatori che voleva. E l'ambiente, dopo il 4-2 al Milan, è su di giri. "Stiamo benissimo, vedrete a Napoli...", ha detto Florenzi, uno dei migliori nel test americano. Domenica sera al San Paolo c'è da aspettarsi la solita squadra all'arrembaggio.

milan — A San Siro arriverà il Siena e tra Drogba, Balotelli, Pato e Robinho, sembra che tutti lo abbiamo dimenticato. Naturale che una squadra al settimo posto a -17 dalla vetta guardi più al futuro che al presente. Così l'avversario di domenica passa in secondo piano e tutto ruota intorno al mercato, in uscita e in entrata. Giovedì dovrebbe essere il giorno dell'addio di Pato, destinazione Corinthians, mentre Robinho per ora resta, tanto che è tornato a Milanello. Un attaccante, comunque, arriverà, forse addirittura due: Berlusconi reclama il top young, ma Drogba e Balotelli accendono di più i sogni dei tifosi. Se poi arrivassero in coppia...