Luis Enrique, 41 anni. Ansa

Il prossimo 29 luglio avverrà il "closing" della trattativa per la cessione della Roma alla cordata americana di Thomas DiBenedetto. Ad annunciarlo, in una nota, è Roma 2000, società titolare della partecipazione di controllo nel club giallorosso. Con riferimento al preliminare di compravendita sottoscritto il 15 aprile, Roma 2000 fa sapere che oggi il CdA ha deliberato la concessione alla AS Roma, "subordinatamente al perfezionamento della compravendita sopra richiamata", un finanziamento da 10 milioni di euro e che, "successivamente alla delibera il contratto di finanziamento in questione è stato sottoscritto da Roma 2000 e da AS Roma; inoltre, sempre nella giornata di oggi, è stato sottoscritto tra UniCredit e la AS Roma un contratto di finanziamento di 30 milioni di euro". La firma di tali contratti "costituiva condizione sospensiva per l'effettuazione del closing ai sensi del contratto preliminare di compravendita".

PRIMO BILANCIOIntanto, da Brunico, Luis Enrique fa il primo punto sulla Roma che c'è e su quella che verrà, riuscendo a smorzare ogni avvisaglia di polemica e senza affrontare il discorso sui nuovi arrivi, ormai annunciati, di Bojan e Heinze. Zero su zero: tutto bene, tutto bello, tutto rose e fiori. "Di questi primi giorni di lavoro a Riscone di Brunico mi hanno colpito alcune cose: tutta la gente che accompagna la squadra e la grande voglia di lavorare dei giocatori. Non saremo in 11 a scendere in campo, ma 80mila. Questa è una pressione benedetta. Mi piace tutto di questo inizio di lavoro. Bojan? Finché non c'è la firma io non parlo. Stessa cosa vale per Heinze. Entrambi devono superare le visite mediche e fino ad allora da me non avrete nessun commento. La Roma sta operando sul mercato: la società sta lavorando per portare giocatori che possano dare cose differenti rispetto a quelli che già sono qui. Sarà comunque una Roma nuova, con alcuni giovani, come Lamela che è già in rosa, che affiderò ai veterani. Totti, De Rossi e Perrotta sono importanti, oltre che come calciatori anche come uomini. A loro chiediamo di dare l'esempio".

TOTTI-BALDINI — Inevitabile una domanda sul nervosismo di Totti dopo l'intervista di Franco Baldini che ha definito il capitano pigro. "Di loro due - dice Luis Enrique - non dirò niente, però tutti e due stanno facendo il meglio per la Roma. Non commenti dichiarazioni altrui. Entrambi pensano solo al meglio della Roma e per me va bene così. Qui a Brunico siamo tranquilli. I giocatori stanno lavorando in modo diverso rispetto al passato. L'unica cosa che mi preoccupa è proseguire il lavoro che si sta facendo. Non voglio avere in mente il modello del Barcellona, la Roma ha il suo modello. Poi esistono sistemi diversi di lavoro, per noi è fondamentale che i giocatori si sentano felici. La testa è fondamentale. Il giocatore che è soddisfatto farà le cose con facilità". Si erano sparse le voci su un Mirko Vucinic in procinto di lasciare il ritiro. Falso: il montenegrino ha lavorato anche oggi e il tecnico spagnolo taglia corto: "Vucinic? Tutti conoscono la sua capacità, le sue qualità e il suo modo di lavorare in allenamento. Non vedo nessun problema, c'è sintonia con lui e non vedo nessun problema rispetto a quello che si dice su Mirko". Appunto. Tutto rose e fiori.

Bojan Krkic al suo arrivo all'aeroporto di Fiumicino. Ansa

bojan atterraBojan Krkic in serata è sbarcato all'aeroporto Leonardo Da Vinci alle 21, proveniente da Barcellona. Al suo arrivo, il giovane attaccante - giacchetto casual bianco, pantaloni a pinocchietto grigi, scarpe da ginnastica bianche e borsetta a tracolla - è stato fatto uscire da un varco secondario per evitare tifosi, fan e cronisti che lo attendevano nella hall arrivi del Terminal 3. Prima di lasciare l'aereoporto su un monovolume, Bojan, non ha fatto alcun commento, limitandosi a salutare. Dopo le visite e le formalità burocratiche, il calciatore raggiungerà i nuovi compagni nel ritiro a Riscone di Brunico, in Alto Adige.

Bojan Krkic, classe 1990. Reuters

addio agrodolce di bojan — Le sue prime dichiarazioni da romanista risalgono alla mattinata. "Voglio continuare a dimostrare che cosa posso fare - ha detto -. Già da bambino volevo trionfare nel Barça, ma ora sono contento perché un'altra squadra me ne dà l'occasione. E comunque ho giocato con la migliore squadra del mondo e mi considero un privilegiato". Un eventuale ritorno alla corte del club catalano, comunque, non è da escludere a priori:" Me ne vado da un grande club ad un altro e da ambo le parti c'è interesse per il futuro. Non si può pensare a cosa succederà al secondo anno, perché nel calcio cambia tutto. Il mio obiettivo è andare alla Roma e far vedere ciò di cui sono capace e cosa succederà fra due anni lo vedremo a tempo debito". Il nodo con il Barça, in qualche modo, rimane sempre stretto per la presenza di Luis Enrique, determinante per il passaggio dell'attaccante a Roma: "E' stato un fattore molto importante per la mia decisione - ha sottolineato Bojan -. Mi ha mostrato molto affetto, un grande apprezzamento e stima. Gli sono molto grato". Di certo l'ex blaugrana non riserva le stesse parole al miele per Pep Guardiola: "Tra lui e me le cose non erano molto chiare. Per lui io contavo poco, ma va bene lo stesso. Non ho più parlato con lui dal giorno della finale di Champions, ed è stata una decisione mia".

Frattanto è stato siglato il contratto del difensore argentino Gabriel Ivan Heinze. L'accordo prevede una retribuzione di 1,2 milioni lordi, e il rinnovo automatico di un anno qualora il calciatore disputi nel corso della stagione sportiva 2011/2012 almeno 25 partite ufficiali.