Luis Enrique, 42 anni, tecnico spagnolo della Roma. LaPresse

Luis Enrique chiede alla sua Roma contro il Bologna, mercoledì sera al Dall'Ara, lo stesso approccio avuto con il Napoli, nella vittoriosa trasferta al San Paolo. "Avere la stessa motivazione e attenzione che abbiamo avuto con il Napoli, sarà la chiave della partita con il Bologna: è più facile essere motivati contro una grande squadra, ma alla fine se vinci il premio è lo stesso: tre punti. Abbiamo vinto a Napoli con grande fortuna, ma non mi è piaciuta la seconda parte di gara. Dobbiamo giocare sempre come nel primo tempo: voglio vedere sempre le stesse cose dai miei: possesso palla, pressing alto, ma va fatto bene, e che si esca con la palla dalla difesa sempre adattandosi all'avversario".

roma più completa — Prima di tutto, il tecnico spagnolo vuole equilibrio nelle due fasi, "altrimenti è impossibile competere al 100% e avere la possibilità di vincere -a he detto -. Contro Juve e Napoli ho visto una Roma più completa e ora mi aspetto lo stesso. Il Bologna ha necessità di fare punti, ha un tridente offensivo molto tecnico e rapido, ma mi preoccupa anche la consistenza difensiva. Penso che possa essere una partita per rinforzare quello che abbiamo fatto nelle ultime due giornate".

lamela — Luis Enrique con il Bologna riproporrà Lamela, che ha elogiato a lungo: "È un ragazzo di 19 anni con tantissima fame. Ha superato i problemi alla caviglia, sta giocando bene, può giocare come terzino, centrocampista e mi piacerebbe farlo giocare come interno di centrocampo: è una sorpresa molto gradevole e mi aspetto che continui così".

taddei — Complimenti anche per Rodrigo Taddei: "Ha fatto il vero ruolo di un professionista, ha aspettato il suo momento, era pronto per giocare dal primo giorno, si allena come un matto e fa una vita da professionista vero, per noi ora è importantissimo e fa benissimo entrambe le fasi di gioco".

simplicio — Altro elemento della rosa che ha sorpreso il tecnico è Simplicio. "È un caso come Taddei. Magari più difficile perchè non c'era in ritiro, ma quando vedo un giocatore che si allena bene in campo, io non ho problemi a cambiare la mia idea. È una sorpresa per me, non pensavo fosse così forte. Sta giocando bene e sono contento per lui".

gli attaccanti — Il tecnico parla anche degli attaccanti. "Osvaldo fumantino? Perché fuma - scherza ridendo Luis Enrique -. Qui non si arrabbia mai, ognuno ha la sua personalità e ognuno deve avere rispetto per il gruppo, l'importante è far capire a tutti che ci sono 2-3 regole da dover rispettare. Borriello? È nella rosa della squadra, sta facendo il suo lavoro, ogni settimana vedo un grande miglioramento. Cederlo? È una domanda per la società, il mio lavoro è di ottenere il massimo rendimento dai calciatori e dalla squadra, poi la società deciderà cosa fare".

Luis Enrique, 42, prima stagione sulla panchina giallorossa. Ansa

fisico — Il tecnico giallorosso non ha inoltre preoccupazioni dal punto di vista fisico. "Nessuna paura per il livello fisico della squadra, ma mi preoccupano gli infortuni dei giocatori: in quattro non si sono potuti allenare per i colpi ricevuti in campo".

mercato — Per quanto riguarda il mercato prosegue: "È un discorso per la società, che farà la sua scelta. Io darò la mia opinione. Dopo l'infortunio di Burdisso e Kjaer, se si deciderà di non prendere nessuno non succederà niente per me".

recuperi — Fra i recuperi per domani oltre a Pjanic che torna dalla squalifica c'è quella di Gago. "Pizarro non è ancora al 100%, Gago forse può essere convocato".

traguardi — Infine, il tecnico della Roma non si sbilancia sugli obiettivi stagionali. "Non ho un obiettivo, ogni giorno succede qualcosa. Mi dispiace, ma non ho traguardi. Continuo a lavorare ogni giorno, mi piacerebbe andare in alto nella classifica, ma dipende da tante cose. In classifica siamo ancora lontani da dove possiamo essere, ma la realtà è quella. Non ci sono ingiustizie, sei dove devi essere. A dieci giornate dalla fine della stagione vedremo dove saremo e cosa avremo fatto".

dedica di totti — Infine, la dedica di Totti dopo la vittoria di Napoli: "Mi ha fatto molto piacere. L'allenatore deve essere coinvolto dai calciatori, così come questi dal tecnico. Il mio rapporto con il capitano è molto buono, come ho già detto altre volte. Ci parliamo e verifichiamo le cose chiarendoci. Mi piacerebbe girare la dedica anche a tutti i tifosi. Tutti insieme siamo più forti, senza dubbio".