Vigilia del posticipo, domenica sera, a Napoli, per la Roma e il tecnico Luis Enrique sa che non satrà facile: "Loro sono una squadra fatta, come dimostrano la Champions e la stagione precedente: fanno garndi ripartenze e hanno un ottimo tridente, credo ci aspetteranno per ripartitre”.

totti — Capitolo Totti, con il suo sfogo dopo le critiche seguite al rigore sbagliato: "Gli ho parlato durante la setimana è l’ho visto a grande livello, questa settimana si è allenato bene. Il suo comportamento è lo stesso, con lui ho un buon rapporto, sia quando gioca, sia quando non gioca. dobbiamo continuare insieme e fare il nostro lavoro. Francesco è recuperato fisicamente, l'ho visto motivato, vuole battere altri record e può farlo, e il non segnare non è un problema: l'ha sempre fatto e lo farà quest’anno. È parte del progetto, deve continuare così“. Poi parla di un eventuale penalty: "Il prossimo rigore lo calcerà Francesco, a meno che lui mi dica di non essere in condizione".

difesa in emergenza — Dietro, ancora una volta sarà schierato De Rossi: "So cosa farò domani non ho dubbi, ma non lo anticiperò; per primo lo dirò ai calciatori. Mi dispiace per gli infortuni ma sono soddisfatto del comportamento degli altri ragazzi, che lottano per supplire a questa situazione. E normale durante una stagione che gli infortuni ci siano”. Poi un apprezzamento per De Rossi: "Da centrale mi è piaciuto. È bravissimo, sappiamo che non è un giocatore normale, può giocare in due ruoli: in difesa, con lui, è ottima l’uscita della palla, ma perdiamo a centrocampo".

intensità — La chiave di una ripresa può essere l'intensità vista contro la Juve: "In ogni partita se tu hai maggiore intensità dell’avversario hai un bel vantaggio. Con la Juve, la motivazione dei giocatori è naturalmente maggiore, contro il Napoli che ha una motivazione buona, perché è una squadra di grande livello, se non c’è la stessa intensità o superiore diventa difficile”

tattica — Il 4-2-3-1 control a Juve, con Lamela, Pjanic, Osvaldo e Totti è apparso redditizio. "Io gioco sempre con giocatori offensivi. Se uno è attaccante deve cambiare mentalità in fase difendsiva. Non ho cambiato, ho pensato che il miglior giocatore avversario, Pirlo, andava fermato, ma non con un giocatore difensivo perchè volevo subito il possesso di palla, mantenendo il nostro gioco. Mi piace andare avanti con i calciatori che sanno fare le due fasi: a me piace di più attaccare, ma penso che se un giocatore sa attaccare bene, puoi fargli pensare di saper difendere bene. Ad esempio, nel Napoli, mi piace tantissimo come Cavani fa il ritorno difensivo: quella è la mentalità di un grande giocatore. Mi ha sorpreso la sua qualità davanti. Un giocatore di quel livello non aspetta che gli portino il pallone, ma pensa a come aiutare la squadra. Un lavoro che fanno le punte di Barcellona e Real Madrid”.

atteggiamento — “Dobbiamo molto migliorare, ricordo gli errori a Genova su calcio piazzato, ma il calcio è uno sport di errori, se ne fai di facili è normale che un episodio cambi la partita”.

BORRIELLO — “L’ho visto davvero bene. Se ci sarà con il Napoli? Se è tra i convocati ci sarà, come no”.

bilancio — “Dopo 5 mesi e mezzo, vedo progressi, i giocatori colgono il ruolo del nostro lavoro. Vedo voglia di fare e un atteggiamento migliore: in questo caso sono contento del nostro rapporto. Certo, sarebbe meglio se arrivassero in fretta i risultati e ci fosse un po’ di fortuna. Manca tanto, bisogna migliorare tutti. Un voto? Siamo a scuola? Mettetemelo voi, io rispetto tutti i giornalisti e le persone, voi rispettate me".

mal di trasferta — Solo due i successi in trasferta, ma Luis Enrique garantisce che la Roma è pronta per Napoli: "L’obiettivo è di andare in una piazza difficile con un tifo caldo e fare la nostra partita, evitando gli errori facili e stando più profondi: ecco quello che dobbiamo per vincere questa partita”.