Il rigore di D'agostino, 3° della gara, per il momentaneo 2-1. Ansa

Il Bologna passa in riva all'Adriatrico e torna a respirare mentre il Pescara riscopre la paura. La quarta sconfitta di fila fa sprofondare gli abruzzesi in piena zona retrocessione, complice la vittoria del Genoa. E monta la rabbia dei tifosi (leggi l'articolo). Partita ricca di emozioni con addirittura tre rigori nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo che aveva illuso la formazione di Bergodi. Poi nella ripresa i rossoblų hanno avuto la meglio grazie alle prodezze di Gilardino e Kone, che completano la rimonta. La terza sempre col risultato di 2-3 dopo quelle di Roma e Napoli (guarda il tabellino).

PRIMO TEMPO DI RIGORE — L'avvio vive su un sostanziale equilibrio. Il Pescara prova a fare la partita, il Bologna si difende senza soffrire e prova a ripartire. Da una parte debutta Sforzini, ma per "l'armadio" non arrivano cross interessanti. Dall'altra si nota l'assenza di Gabbiadini che sembra togliere profonditā alla squadra di Pioli. Solo un episodio puō sbloccare una partita iniziata sotto una violenta pioggia. E puntuale si materializza quando scade la mezz'ora: serpentina irresistibile di Weiss, steso in area da Antonsson. Dal dischetto lo stesso slovacco trasforma. Non passano cinque minuti e De Marco assegna la massima punizione anche al Bologna per l'ingenuo fallo di Zanon ai danni di Konč. Diamanti non sbaglia e rimette la gara in equilibrio. Ma č giornata di rigore, non solo per il clima. Infatti poco prima dell'intervallo ancora Weiss s'inserisce in area e finisce a terra dopo un contatto, forse involontario, con Konč. Stavolta č l'arbitro di porta a "suggerire" il penalty: č il turno di D'Agostino che fa centro con qualche brivido perché scheggia la traversa prima di segnare. Tre rigori in quindici minuti, un piccolo record. (leggi la cronaca)

Kone realizza il gol del definitivo 2-3. Lapresse

VIOLINO DI GILA — Dopo l'intervallo parte forte il Bologna che mette subito i brividi a Perin con Konč e poi trova il pareggio. Funziona l'asse Diamanti-Gilardino: punizione del fantasista e perfetta incornata dell'attaccante al decimo gol stagionale (leggi l'articolo). Scatenato il Gila che poco dopo pesca il jolly con un clamoroso gol, annullato per un fuorigioco millimetrico. Ci crede il Bologna, mentre il Pescara sembra accusare il colpo e soprattutto la stanchezza dopo un buon primo tempo. Viene a mancare l'effetto Weiss, imprendibile per 45 minuti, mentre non pervenuto se si esclude qualche buona sponda il rinforzo Sforzini. Anche perché non gli vengono recapitati palloni invitanti per i suoi centimetri.

ribaltone — Nell'aria il sorpasso che si concretizza a metā ripresa. Spunto sulla sinistra di Morleo e perfetto il cross per l'inserimento di Kone che con un destro al volo mette la freccia rossoblų. Bergodi prova a rivitalizzare i suoi con un doppio cambio: Bjarnason e Celik per D'agostino e Cascione. L'effetto non č quello voluto anche perché il Bologna chiude la gara in totale controllo, senza concedere nulla. L'ultima mossa disperata č Abbruscato per uno sbilanciatissimo 4-2-4 che perō non cambia la situazione. Per il Pescara dopo il brutto k.o. di Marassi un'altra batosta che rimette sull'orlo del baratro. Ossigeno puro invece per il Bologna che conquista punti pesanti nella corsa salvezza anche se č vietato abbassare la guardia. Perché dietro corrono tutti.