Il presupposto è chiaro: se la Juve avesse Cavani non ci sarebbe storia e lo scudetto sarebbe già stato assegnato. Poiché, invece, il capocannoniere del campionato, capace di segnare più di un gol a partita in stagione (25 in 23 gare), gioca nel Napoli, è lecito per gli azzurri sperare ancora. Senza i due punti di penalizzazione il Napoli sarebbe a 5 lunghezze dalla vetta e dunque può pensare di insidiare da vicino la capolista anche in virtù del fatto che lo scontro diretto si giocherà al San Paolo. Non è certamente solo merito di Cavani se il Napoli è secondo con la Lazio, perché ha ragione Mazzarri quando afferma che la squadra esalta le caratteristiche del Matador, ma l'uruguaiano sta vivendo un momento di forma esaltante e in Italia nessuno è più decisivo di lui. Potrebbe essere in lizza per il prossimo Pallone d'oro, a patto di vincere però qualcosa nel 2013. Cavani spera di riuscirci a Napoli, ma ha una clausola rescissoria da 63 milioni che rappresenta un'occasione per chi ha il portafogli gonfio e voglia di investire su uno dei centravanti più forti al mondo. De Laurentiis proverà a trattenerlo, magari aumentando la clausola e di conseguenza l'ingaggio. Molto, però, dipenderà anche dalla volontà di Cavani, che è ambizioso per natura. A Napoli è cresciuto e si è consacrato, in estate deciderà cosa fare da grande.
Abbiamo fatto tre domande a quattro esperti sul Matador.

Edinson Cavani, 25 anni, attaccante del Napoli. Ap

1 — Con Cavani che segna un gol a partita, il Napoli può ancora sperare di riprendere la Juve e inseguire il sogno scudetto?
José Altafini: "Direi di sì, il Napoli può pensare di raggiungere il primo posto. Quando hai uno come Cavani in squadra devi necessariamente guardare al massimo obiettivo. Certo, la Juve resta favorita, ma può perdere colpi come è accaduto contro la Sampdoria".
Beppe Savoldi: "Secondo me no, c’è ancora troppa differenza con la Juve. Certo, se Cavani continua a segnare con queste medie spaventose allora le cose potrebbero anche cambiare. Però, se si ferma lui il Napoli non ha una alternativa di valore in attacco".
Francesco Graziani: "Certamente sì, il Napoli deve assolutamente pensare in grande. Può lottare fino in fondo con la Juve per lo scudetto. Il Napoli non è solo Cavani, ma quando hai l’attaccante più forte e sai sfruttarlo, non puoi precluderti nessun traguardo".
Aldo Serena: "La Juventus ha un organico superiore a tutte, però avere un attaccante che segna come Cavani è un vantaggio notevole che il Napoli, grazie a Mazzarri, sta sfruttando al meglio. Cavani è l’unico in Italia che attualmente sposta gli equilibri".

2 — La clausola rescissoria di 63 milioni di euro rispecchia il valore di Cavani oppure il Napoli deve provare ad alzarla per trattenerlo?
Altafini: "Non me ne intendo molto di clausole e di mercato, inoltre qui il discorso è piuttosto complesso. Logicamente, uno come Cavani va trattenuto perché rappresenta un valore aggiunto. Però, è giusto che di fronte a 63 milioni il club intenda privarsene".
Savoldi: "In questo momento Cavani non ha prezzo, è in assoluto il migliore attaccante del nostro campionato. Aver fissato un prezzo rappresenta un pericolo per il Napoli perché a quelle cifre il giocatore è appetibile per i maggiori club europei. "
Graziani: "Magari andrò controcorrente, ma se dovesse arrivare una squadra in grado di pagare quella cifra, può starci che Cavani se ne vada. Con tutti quei soldi sarebbe possibile rifondare la squadra acquistando tre giocatori di altissimo livello"
Serena: "Secondo me, 63 milioni di euro corrispondono attualmente al valore di Cavani perché il Matador rientra nel novero di quei centravanti che in Italia sono del tutto fuori mercato. Occhio, però, perché all’estero quelle cifre sono appetibili".

3 — Cavani si sta imponendo ormai ad altissimi livelli. Può essere considerato tra i cinque attaccanti — intesi come prime punte — più forti del mondo?
Altafini: "Cavani sarà insieme a Messi e Cristiano Ronaldo uno dei grandi protagonisti del Mondiale 2014. Ormai è un attaccante di fama internazionale e presto comincerà a segnare con regolarità anche nell’Uruguay. Lui e Falcao sono attaccanti fortissimi"
Savoldi: "E’ di sicuro tra i primi cinque. In effetti, dietro Messi, Ronaldo ed Ibra ci sono al momento Cavani e Falcao. Due emergenti con caratteristiche diverse. Il Matador tra i più grandi è il meno centravanti, anzi è una seconda punta".
Graziani: "La mia classifica è la seguente: Messi, Ronaldo, Cavani, Ibra e Falcao. Per me l’attaccante del Napoli oggi è più decisivo anche di quello del Psg. E’ un centravanti di movimento, che farebbe faville in qualsiasi grande squadra d’Europa".
Serena: "Messi è fuori categoria e il solo Cristiano Ronaldo si avvicina all’argentino. Dietro di loro c’è un ricco panorama del quale fanno parte Ibra, Falco e Rooney. Cavani a differenza di altri sa far tutto e ora vive per il gol"