Zlatan Ibrahimovic, Robinho e Massimiliano Allegri. Afp

L'avvento di Sulley Muntari al Milan, direttamente dall'Inter, e l'esclusione nella lista dei convocati per la Lazio di Pippo Inzaghi, suona come uno strappo nella recente storia del Milan. Il bomber per eccellenza rossonero potrebbe approdare al Siena, secondo il desiderio dell'attaccante di sfruttare al massimo l'epilogo della sua carriera. Massimilano Allegri, che si appresta a volare con la squadra a Roma, sul ghanese non ha dubbi. "Ha forza e ha tecnica. E' dinamico, proprio ciò che ci vuole per il nostro gioco. Quando ero assistente di Galeone all'Udinese ne ho apprezzato le qualità anche se era molto giovane. Ha una gran voglia di rimettersi in gioco. Fino a oggi non ha mostrato tutto il suo valore. Per lui è un'occasione importante". Sospira quando gli chiedono di Inzaghi? "E' libero di decidere se andare o non andare. Ho parlato con lui ieri e quindi se rimane sono contento se decide di andare via per rimettersi in gioco, per essere ancora protagonista in tutto e per tutto è libero di farlo. Tutto ciò non mette in discussione quello che ha fatto per il Milan, nè il rispetto che ho io per lui. Ma ora abbiamo un ciclo importante da affrontare fino al 26 febbraio, fra campionato, con gli scontri diretti, Coppa Italia e Champions. Dobbiamo dosare le forze ed essere sereni"

i complimenti di conte — Non si fa ammaliare dalla dialettica e dai complimenti sperticati dell'allenatore juventino, che insiste nel considerare il MIlan favorito e Ibra il Gulliver della squadra. "Non so quel sia il suo scopo; non mi interessa, Credo che la Juve stia facendo una grande annata. Lui ha trasmesso ai giocatori le sue idee. La realtà dice che siamo dietro di un punto e che non dobbiamo perdere il passo. Ci sono tante partite, ma adesso sono un pochino più favoriti loro perché noi nell'immediato abbiamo il calendario più difficile. Inoltre sono imbattuti, hanno la migliore difesa. Ne riparleremo il 26 febbraio".

le somme il 26 febbraio — Allegri, eccezion fatta per la Coppa Italia, non ha mai battuto la Lazio in campionato da quando è al Milan. Il livornese sorride rionico: "Indipendentemente da questi numeri domani sarà difficile. Loro sono carichi dopo la vittoria di Verona. Ci aspetta come sempre una partita di sacrifici, di lotta vera. La squadra di Reja ha doti tecniche e fisiche. Ha giocatori come Klose e Rocchi, Hernmanes e Ledesma che fanno la differenza. Meritano la loro posizione in classifica". Lui ripete e pensa all'immediata futuro e ai vari impegni, una sorta di tappone dolomitico. "Come ho già detto solo il 26 febbraio potremo tirare le somme e capire quante possibilità avremo di vincere lo scudetto".

Il momento della sostituzione durante Milan-Cagliari, di Ibra con Inzaghi. Ansa

bravo testone — Ma come si batte la Lazio? "Non ho ancora deciso nulla - sostiene -. Rientra sicuramente Thiago Silva; dovrò decidere chi far giocare come mezzala destra fra Ambrosini e Emanuelson". Mentre non si sbilancia su un'ipotesi di tridente, con Ibra e Robinho, insomma, ed El Shaarawy trequartista. Quindi una battuta di Ibrahimovic. "Cosa gli ho detto domenica sera dopo averlo sostituito? Gli ho detto 'bravo testone'. Ogni tanto glielo dico". Mistero risolto. E chiude con Tevez il cui arrivo è sfumato. "Ho parlato ieri sera con Galliani e non c'era assolutamemte nessuna speranza".