Massimiliano Allegri è nato il 11 agosto 1967. LaPresse

Alla vigilia della sfida col Chievo, domani alle 18.30 a Verona, Massimiliano Allegri sente che è arrivato il momento per il Milan di puntare in alto: "In questo momento siamo al terzo posto, per mantenerlo bisogna puntare al secondo. Se abbiamo un approccio diverso, troppo conservativo, rischiamo di tenere un atteggiamento eccessivamente difensivo.

balo e le reazioni — L’esplosione di Balotelli, secondo il mister rossonero, non può prescindere dalla componente caratteriale: “Credo stia migliorando sotto questo aspetto, non ha avuto reazioni e non deve averle. Con l'indifferenza deve riuscire a zittire quelli che eventualmente saranno degli episodi brutti, che fino a questo momento ci sono stati sui campi di calcio e che piano piano vanno eliminati migliorando la cultura sportiva e l'educazione”. E se domani dovessero partire cori razzisti? “Giocherà sereno e tranquillo, non deve innervosirsi, anche perché dobbiamo cercare di centrare una vittoria che ci permetterebbe di passare una buona Pasqua e mantenere il terzo posto con 3 punti di vantaggio”. Il mister si augura che “d'ora in avanti ci siano meno episodi razziali dentro gli stadi, dove si va per vedere una partita di calcio, uno spettacolo. Poi toccherà agli organi competenti agire per mettere fine a questi episodi, basta andare a prendere quelli che li causano”.

ritmo e qualità — Allegri pretende la massima concentrazione a Verona: “Ci aspetta una partita molto difficile, il Chievo sta giocando bene ed è in ottima condizione. Ci sarà da lottare fino alla fine, ci sarà da soffrire. Penso che da qui alla fine del campionato sarà difficile vedere partite belle perché i punti cominciano a pesare. Contro il Palermo, ad esempio, abbiamo vinto una gara molto complicata contro una squadra che schierava una difesa con 5 uomini. Il Chievo – prosegue - ha una retroguardia solida, in avanti ha qualità per dare fastidio. Dovremo essere bravi a tenere il ritmo dei nostri avversari e dovremo far valere le nostre qualità tecniche. Sarà importante non concedere il contropiede, che il Chievo sviluppa molto bene. Domani cerchiamo di fare punti a Chievo, poi ci prepareremo per questo affascinante trittico di partite (Fiorentina, Napoli e Juventus, ndr), da giocare con un obiettivo importante che fino a qualche mese fa era un miraggio. In questo momento siamo al terzo posto, per mantenerlo bisogna puntare al secondo. Se riusciremo ad arrivare alla Champions League senza i preliminari l'annata diventerebbe ottima". Sulla vicenda Is Arenas e l'ipotesi di chiedere l'irregolarità del campionato, Allegri glissa: "Io penso solo al campo, c'è la società che vigila e che si farà valere nelle sedi opportune".

forze fresche — Allegri getta uno sguardo sui singoli e sulle loro condizioni, a partire da Zapata, escluso dalla trasferta a Verona: “Zapata è tornato molto stanco, preferisco lasciarlo lavorare qui per averlo a disposizione da martedì. Constant è un po’ influenzato, stamattina non si è allenato. Gli esterni di difesa saranno Abate e De Sciglio. Niang ha smaltito un accenno di influenza, si è allenato ed è pronto. Non so se partirà titolare o dalla panchina, nel finale di stagione i cambi diventano ancor più importanti”.

dedicata a claudio — La dedica per la gara di domani è inevitabilmente rivolta a Claudio Lippi, giornalista di Milan Channel scomparso per un incidente in moto lo scorso martedì: “Voglio ricordare un vostro collega, un ragazzo di 40 anni che aveva grande passione e che aveva sempre il sorriso sulla bocca anche nei momenti di difficoltà. Domani la squadra oltre a giocare per raggiungere i tre punti come sempre, proverà a dedicare anche una grande prestazione a Claudio Lippi. Un doveroso abbraccio alla famiglia, alla compagna e alla bambina di due anni che purtroppo dovrà crescere senza padre”.

panchine — "Dopo essere stato al Milan diversi anni, non mi ci vedo in un'altra squadra italiana". Con questa uscita, Allegri fa riferimento a Conte, che non esclude un giorno di poter allenare anche Inter o Milan. "Mi sento legato al Milan, ho delle cose dentro che non mi piace esternare. Mi piacerebbe un'esperienza all'estero, poi rispetto a Conte sono un pò più vecchio. Magari mi piacerebbe chiudere con la Nazionale. Ma un allenatore è un professionista, non può scartare ipotesi. Ora sto bene al Milan, non penso ad altre soluzioni. Galliani mi ha saldato alla panchina, ora bisognerebbe saldare la panchina sennò San Siro resta senza... - scherza il tecnico - Ognuno è libero di dire ciò che vuole, serve rispetto per i tifosi. Io sto bene al Milan, spero di rimanerci a lungo, ma so che per restare servono i risultati: speriamo che i ragazzi mi diano soddisfazioni".

tabella di marcia — Sul finale di stagione, Allegri mantiene la consueta prudenza: "Calcoli non ne faccio né ne voglio fare. Bisogna vedere di settimana in settimana, gli scontri diretti possono risultare determinanti oppure no. Per arrivare in fondo, che sia secondo o terzo posto, bisogna fare tanti punti perchè Napoli e Fiorentina ne faranno altrettanti, l'Inter ha una gara da recuperare, ci sono anche Roma e Lazio. Il campionato è ancora molto lungo, ci sono troppi punti in palio ed è difficile stabilire quanti ne servono".

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